Foia ha scritto:Ma porca zozza!
Per una volta che in una maratona internazionale il servizio fotografico ha un costo decente (22,90€ per il download di tutte le proprie foto) compaio in solo 2 scatti
Bel racconto Foia!
Visto che non conosco Parigi, non posso commentare il tuo racconto.
Ma dall'esperienza nelle grandi Maratone che ho corso, mi sorge spontanea una domanda:
che senso ha inserire i sottopassi???
Io li odioooooo....non solo per le pendenze, ma soprattutto perché ad essi si abbinano spesso le grida incontrollate di qualche runner
che ama sentire il suo eco e crea discurbo alla concentrazione della maggioranza dei suoi vicini!
A volte leggendo un po' in giro le recensioni,
mi sembra che le organizzazioni facciano la gara a creare un percorso più veloce possibile,
eliminando esperità ed introducendo leggere discese...nello studio del percorso. E poi invece
soprattutto nelle grandi Maratone spesso vedi la presenza di un sottopasso....quando magari un strada alternativa a 50 metri di distanza la trovavi benissimo!
Ma che senso ha? Oltre a non essere positivi per le gambe degli atleti, sono bruttissimi da percorrere....non mi basta avere 40 chilometri di spettacolo, vorrei evitare anche 2 km di grigiore!
@Foia:
Tornando al racconto...come al solito denso di emozioni, ne ricavo un paio di riflessioni.
La tua gara ha avuto un esito simile alla mia Maratona di Roma,
molti aspetti in comune.....ad eccezione del fatto che io ho evitato di andare al passo nei momenti di leggera crisi
e son partito con idee poco bellicose, la gara l'ho affrontata con molta prudenza nella prima metà.
Come stato d'animo: Mi accomuna molto la "non emozione" in partenza (avevo altro a cui pensare)
e la non soddisfazione piena nel finale (visto che avrei preferito correrla per il tempo che con lo spirito di un lunghissimo).
Ma dalla tua esperienza ricavo anche un insegnamento:
Parigi non mi avrai! Non l'anno prossimo sicuramente!
FInché non avrò validi motivi "turistici" per visitare la Capitale francese,
non verrò "semplicemente per correre" una delle varie Maratone annuali.
A rafforzare la convinzione per l'anno prossimo c'è il calendario, che ad inizio aprile è sempre molto denso
e quindi mi propone diverse gare che vorrei provare o bissare . Sky Mario
I sottopassi ti segano indubbiamente le gambe, visto che sono per di più nella seconda parte della gara, ma il primo tunnel con musica a palla e luci laser è stato veramente spettacolare (mi sembrava un'ambientazione tipo film sul futuro...) e uscire alla luce del sole dopo circa 1 km è stato un pò come "rinascere". Correre poi a Parigi, a maggior ragione se non ci sei mai stato, è splendido per tutto quello che puoi ammirare e molto motivante anche il calore del pubblico! Anche se non è piatta ho fatto il PB per cui la consiglio a tutti!