Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

[trevi3000]

Io cambierei la domanda: ma perchè le case più importanti fanno le scarpe con una forma dell'avampiede che è completamente diversa di quella del piede umano, le devono vendere ad extraterrestri?
Io vado di Altra o Topo Athletics per la corsa/trekking, Merrel nel tempo libero, hanno quello che chiamano wide toebox, come fosse qualcosa di strambo, in realtà è semplicemente assecondare la forma naturale del piede.
Non sono certo un natural runner, mi piace l'ammortizzazione, anche bell aimportante, però mi da proprio fastidio dover prendere 2 numeri in più per aver un po' di spazio per le dita senza bucare l'esterno del mignolino o far vesciche all'esterno dell'alluce!

totalmente d' accordo, ormai io uso altra, inov8 (nella versione piu larga possible, scala 5) per il running, devo aggiungere che mi trovo molto bene anche con le hoka versione wide (per esempio le clifton).

per il tempo libero vivobarefoot o freet, per il trekking ho visto con piacere che Meindl ha fatto una collezione 'Comfort Fit' che e praticamente piu larga in punta.

Stavo cercando qualcosa di simile anche su Scarpa e Sportiva ma probabilmente per il fatto che fanno cose piu tecniche hanno ancora un approccio 'stretto'?

[toscanofi]

Secondo me le scarpe non devono ne essere strette ne larghe bisogna starci bene dentro e non danneggiare unghie ecc.. troppo strette secondo me impossibile correre ma anche troppo larghe diventa massacrante …

[same]

dipende dall'utilizzo. Nella corsa su strada meglio un po comode, nei trail tecnici, soprattutto le discese, meglio belle precise

[toscanofi]

@same certo ma secondo me vanno prese le scarpe giuste e basta ne strette ne larghe.

[AlbertoDeLucia]

Non a tutti i runner piacciono le scarpe strette, ed ognuno ha le sue teorie; premetto che la scarpa non dovrebbe essere proprio stretta in quanto il piede deve essere libero di dilatarsi e di articolare bene tutti i suoi elementi; d'altro canto una scarpa larga potrebbe essere fortemente penalizzante sotto l'aspetto della velocità e della spinta: il piede scivolerebbe all'interno della scarpa dissipando molta energia senza trasferirla al movimento, per non parlare del pericolo di abrasioni e vesciche che questo extra movimento potrebbe creare. Ergo, se si corre lentamente ad andatura di crociera senza particolari esigenze una scarpa generosa trova il suo perché, mentre una corsa veloce, rapida ed energica richiede una scarpa perfettamente aderente al piede (che abbia magari quel tot di elasticità per assecondare la possibile dilatazione dovuta ai km (Alcuni ultra-trailers a metà gara cambiano scarpe sostituendole con una misura maggiore). Concludendo, i fattori che determinano la calzata sono diversi: lunghezza e larghezza del piede, distanza percorsa, tipo di terreno, e preferenza personale sulla sensibilità o meno del fondo. A volte, più che la misura giusta, è difficile trovare la forma giusta per il proprio piede.

[RobertoV]

Per avere il piacere di levarsele come premio dopo l'allenamento. /s