vorrei trovare delle parole da scrivere. e scriverle.
vorrei uno di quei momenti in cui inizio a vomitare pensieri e sentimenti e emozioni e nostalgia e. parole.
vorrei che le dita si muovessero da sole sulla tastiera, che scivolando tessessero ciò che provo dentro.
ne sono piena, dentro, in realtà. come sempre. eppure sono così sparse e disordinate che faccio fatica a trovarle. a riordinarle.
vorrei correre. vorrei che fosse ancora questo pomeriggio e che ci fosse ancora quel sole e quell'azzurro e quell'aria non più calda ma non ancora fredda, quasi fosse ancora la fine dell'estate. vorrei ancora quella strada mai fatta piena di gialli e rossi e arancioni morenti, quell'ultimo spiraglio delizioso di autunno che se ne va, come ogni anno, muore. vorrei essere lì e vorrei correre. non in macchina come prima, ma correre, volare, come tanto amo fare. mi manca da morire farlo più spesso. più di quanto riesca a fare ultimamente.
a volte mentre sono lì, durante il mio passeggiare diverso, a volte mi viene da piangere. alcune volte piango, anche. è un'esplosione di cose, non accade spesso, o almeno non abbastanza, ma quando accade è meraviglioso ed indicibile. mi vengono i brividi. come quando mi ritrovo nel bel mezzo di un vuoto pieno. come quando ci sono solo io e il silenzio della natura e dei campi e dell'autunno. come quando l'aria mi si insinua nei polmoni ed il suo sapore è dolce ed antico e nostalgico. come quando, d'inverno, non vedo nulla e ci sono solo io e la nebbia. e i profili degli alberi maestosi a fare capolino in lontananza. come quando ripercorro strade fatte centinaia di volte ed è come se fossi in un posto nuovo perchè la natura fa mutare ogni cosa quando vuole. come quando i campi si trasformano in schiere di spighe di grano, o di pannocchie. come d'estate, quando diventa tutto un labirinto e se guardo vedo solo verde e pannocchie e cielo e non riesco a rendermi conto di dove mi trovo. come quando il cielo meraviglioso mi regala tramonti mozzafiato. come quando i raggi illuminano le fronde degli alberi e ogni colore è acceso e ogni cosa è così Viva, Viva cristo, e tutto è così pieno al punto da esserne sporco, sporco di Vita. come quando alle orecchie mi arriva una canzone di quelle che vorresti ascoltare mentre corri in mezzo al nulla con il nulla e con te stesso. come quando il suono ti conduce e ti crea. ti crea. come quando i passi si allungano e non puoi contenerti, non ci riesci più, e corri, corri finchè non hai più fiato in gola, e quando finisce corri lo stesso, perchè è Troppo per finire, è Troppo per essere abbandonato, quel momento, quell'istante. non lo vorresti lasciare. mai più.
come quando corri in un posto del tutto nuovo ma allo stesso tempo vecchio, in un altro paese, in un altro stato. come quando l'odore del mare ti accompagna lungo tutto il tuo percorso ed il sorgere del sole segna il tuo arrivo. chissà dove, chissà come. come quando ti ritrovi a correre sulla strada che percorrevi a piedi quando avevi 5 anni, assieme a tua nonna, per andare fino alla dacha. come quando di anni ne hai 23 e sei di nuovo lì ed il sole sta sorgendo e le persone pensano che stai perdendo l'autobus. come quando scorgi il bosco di betulle in lontananza, proprio quello dove facevi lunghe passeggiate mentre raccoglievi funghi, come quando ti giri e alle tue spalle c'è una tempesta in arrivo, ed il cielo è nero come è nero il tuo passato e la tua infanzia. come quando sei arrivato, e allora ti giri e corri, corri verso quel nero con il sorriso sulle labbra.
come quando piove. come quando l'acqua scivola e la natura ti lecca le ferite. come quando l'aria diventa dolce ed afosa, quasi fosse estate, in pieno inverno. come quando non c'è un centimetro del tuo corpo che sia asciutto, e tu corri, ugualmente, fino alla fine, navigando nelle scarpe, sguazzando nelle pozzanghere, sguazzando negli sguardi allibiti, corri. come quando eri bambino, e non te ne fregava niente della pioggia, o della gente, anche, come quando chissenefrega, sì.
è così che accade. ogni cosa è lì ed allo stesso tempo non lo è, e il mio cuore è così colmo che semplicemente non ce la fa più, frana. e mentre continuo a correre, piange, la mia anima. piange.
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