[DISCUSSIONE UFFICIALE] Appoggio

Discussioni sui vari tipi di appoggio e stile di corsa

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ingpeo Utente donatore Donatore
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Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da ingpeo »

Ciao! :D
Mi sa che il plantare su misura è la soluzione in questo caso. Non li ho mai usati ma da quel che ho sentito in giro ci vogliono un po' di sistemazioni ed aggiustamenti prima di averi giusti.
Lo hai provato subito correndo o prima lo hai usato qualche ora durante la giornata per abituarti?
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Gigetto
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Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da Gigetto »

Grazie mille, posso dirti che ho cominciato a camminarci sopra per 1 ora al giorno e piano piano aumentando.

la cosa che mi lascia un po così e così è che se non riesco a tenerli su per camminare figuriamoci a correre.

Adesso vediamo giovedì cosa mi dice il podologo dato che ho preso un appuntamento x sistemare la cosa.

Speriamo di venirne a capo xchè ho una gran voglia di correre :-)

Grazie 1000
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ingpeo Utente donatore Donatore
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Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da ingpeo »

Ok, prosegui l'iter, a quanto pare necessitano di una ritaratura :wink:
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FrancescaSavonese

Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da FrancescaSavonese »

Abbi fede, vedrai che il dolore sparirà ed il plantare servirà. :thumleft:
(ma ke ho fatto, la rima???)
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dade
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Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da dade »

FrancescaSavonese ha scritto:Abbi fede, vedrai che il dolore sparirà ed il plantare servirà. :thumleft:
(ma ke ho fatto, la rima???)
:asd2: ehehhe
FrancescaSavonese

Re: APPOGGIO PIEDE DX

Messaggio da FrancescaSavonese »

Skerzi e rime a parte, anche io quando misi all'inizi i plantari provai del dolore, anche fastidioso. Però poi pian piano è sparito e non ho mai avuto più problemi

:salut:
Pyron
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Re: appoggio statico o dinamico?

Messaggio da Pyron »

fisioandrea ha scritto:
gianluca72 ha scritto:grazie per avermi risposto, ma allora secondo te tutte quelle menate delle aziende che propongono scarpe con differenti sistemi di intersuole o sistemi antipronazione sono solo delle mere azioni commerciali oppure esiste realmente un rapporto tra infortunio e tipologia di scarpa/appoggio?
è una bella domanda

personalmente ritengo che il 99% sia marketing, per pochissimi casi invece il supporto, ad esempio, è necessario. fondamentalmente si dovrebbe uscire dal segmento A3 solo in casi di infortunio strettamente legato al tipo di appoggio
Ti quoto giusto per riportare la mia esperienza.

Facevo atletica fino a 17 anni, poi ho smesso per noia.

Dopo 8 anni decisi di riprendere a correre, da integrare nella mia routine di attività fisica.

Ero partito deciso, convinto che correre fosse ancora facile come lo trovavo tanti anni prima quando facevo atletica... Quanto mi sbagliavo: mal di schiena, dolori vari, e per finire, un paio di infortuni, uno nel 2007 all'anca sx e uno nel 2008 alla caviglia dx (distorsione).

Fatto sta che non mi sono mai arreso, ma non riuscivo mai a superare i 5 km per via del dolore all'anca sx, che portava a una sensazione di bruciore diffuso su tutta la gamba.
E questo provando diverse scarpe (generalmente A3): Asics, Adidas... Soldi buttati

Finché, ad agosto dell'anno scorso, non ho comprato le Vibram Five Fingers, più per speranza che per fiducia.

Basta, da allora i problemi sono svaniti: per 4 anni ho avuto il limite imperativo dei 5-6 km per al massimo uscite di 30' e ora invece riesco a fare anche uscite di 12 km e a ritmi superiori (prima difficilmente superavo i 6'/km mentre ora scendo anche sotto i 5').

L'unico fastidio è stato l'iniziale all'inizio il dolore ai polpacci, muscoli evidentemente sottoutilizzati con le normali scarpe da corsa.

Ora invece, faccio veramente fatica a correre con una scarpa che non sia minimale come le VFF: ho delle Lunaracer, che sono delle racing , quindi già più vicine alle VFF rispetto a una comune A3, ma il movimento è del tutto diverso da quello che faccio con le Vibram e correre con quelle mi costa molta più fatica.


Ovvio che un caso (il mio) non fa statistica, ma quanto meno fa riflettere: io sono alto 182 cm e peso 78kg, ho una falcata neutra, con una leggera pronazione. Per essere un corridore, non sono propriamente leggero e a sentire la moderna concezione di scarpa da corsa, dovrei correre con delle A3 con supporto anti-pronazione o al massimo delle neutre, mentre invece mi trovo bene con delle scarpe, che non avendo nessuna sorta di ammortizzazione o rinforzo, dovrebbero condurmi all'infortunio in breve tempo.
Tra l'altro, al piede destro dopo la distorsione ho sviluppato una leggera lassità, quindi ho una pronazione in appoggio dinamico maggiore, eppure senza nessun plantare o correzione corro molto più naturalmente

E invece... faccio uscite da 8-10km 4-5 volte a settimana senza particolari problemi, che sarà poco in senso assoluto, ma rimane tantissimo rispetto alle precedenti uscite da 5k massimo x 3 volte che potevo fare a causa dei vari dolori con le cosiddette scarpe "normali".

E' solamente da Agosto del 2010 (da quando ho preso le VFF Speed) che corro così, ma per quanto mi riguarda grido già al miracolo, mai mi sarei aspettato un cambiamento del genere in così poco tempo, soprattutto dopo 4 anni in cui nonostante svariati tentativi, non riuscivo a superare nè certi limiti nè dolori al limite della sopportazione.
gianluca72
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Re: appoggio statico o dinamico?

Messaggio da gianluca72 »

sicuramente un riscontro fisiologico soggettivo è la migliore diagnosi per ciascuno visto che per qulcun altro usare delle scarpe "a piedi nudi" potrebbe provocare gravi problemi.
Io credo che ognuno di noi con l'uso e l'esperienza e gli errori riesce a stabilire il proprio optimum.
Io sono ancora in fase di sperimentazione ( anche se fortunatamente la corsa fino ad oggi mi ha causato solo un lieve stiramento per uno scatto inopportuno, una distorsione ma credo per il fondo sconnesso( scogli a mare) e una leggera infiammazione al tendine di achille ma solo quando usavo delle scarpe non da running) e attualmente sto provando le adrenaline gts10 di brooks. Anche se sono orientato sempre al minimalismo ( nike free kinvara etc...)
Pyron
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Re: appoggio statico o dinamico?

Messaggio da Pyron »

E'
gianluca72 ha scritto:sicuramente un riscontro fisiologico soggettivo è la migliore diagnosi per ciascuno visto che per qulcun altro usare delle scarpe "a piedi nudi" potrebbe provocare gravi problemi.
Io credo che ognuno di noi con l'uso e l'esperienza e gli errori riesce a stabilire il proprio optimum.
Io sono ancora in fase di sperimentazione ( anche se fortunatamente la corsa fino ad oggi mi ha causato solo un lieve stiramento per uno scatto inopportuno, una distorsione ma credo per il fondo sconnesso( scogli a mare) e una leggera infiammazione al tendine di achille ma solo quando usavo delle scarpe non da running) e attualmente sto provando le adrenaline gts10 di brooks. Anche se sono orientato sempre al minimalismo ( nike free kinvara etc...)
E' indubbio che ognuno deve effettuare i suoi riscontri.

Secondo me in ogni caso la mia esperienza è troppo assurda rispetto ai canoni del mondo "classico" della corsa (plantari, motion control, stability, arc support, supinazione/pronazione, etc) al punto tale che penso che vedremo nei prossimi anni una decisa inversione di tendenza in favore del minimalismo.

Già adesso si intravede qualcosa, tralasciando Vibra, Nike ha buttato fuori le Free, New Balance le MT100 e 101, Merrell a Febbraio presenta le Trail Glove e molte altre case sembrano avere qualcosa di minimalista in cantiere (pure Asics mi pare).

Vedremo come andrà a finire.
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piertutor
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Re: appoggio statico o dinamico?

Messaggio da piertutor »

Pyron ha scritto:E'
gianluca72 ha scritto:sicuramente un riscontro fisiologico soggettivo è la migliore diagnosi per ciascuno visto che per qulcun altro usare delle scarpe "a piedi nudi" potrebbe provocare gravi problemi.
Io credo che ognuno di noi con l'uso e l'esperienza e gli errori riesce a stabilire il proprio optimum.
Io sono ancora in fase di sperimentazione ( anche se fortunatamente la corsa fino ad oggi mi ha causato solo un lieve stiramento per uno scatto inopportuno, una distorsione ma credo per il fondo sconnesso( scogli a mare) e una leggera infiammazione al tendine di achille ma solo quando usavo delle scarpe non da running) e attualmente sto provando le adrenaline gts10 di brooks. Anche se sono orientato sempre al minimalismo ( nike free kinvara etc...)
E' indubbio che ognuno deve effettuare i suoi riscontri.

Secondo me in ogni caso la mia esperienza è troppo assurda rispetto ai canoni del mondo "classico" della corsa (plantari, motion control, stability, arc support, supinazione/pronazione, etc) al punto tale che penso che vedremo nei prossimi anni una decisa inversione di tendenza in favore del minimalismo.

Già adesso si intravede qualcosa, tralasciando Vibra, Nike ha buttato fuori le Free, New Balance le MT100 e 101, Merrell a Febbraio presenta le Trail Glove e molte altre case sembrano avere qualcosa di minimalista in cantiere (pure Asics mi pare).

Vedremo come andrà a finire.
@ Pyron: non ho mai corso con scarpe minimali come quelle che citi, quindi ti chiedo: tu fai uscite da circa 10-12 km, ma se dovessi fare "lunghi" o gare dalla mezza in su ti fideresti a correre con le FF o similari?
Per il resto, casi estremi come il "quasi bare-footing" a parte, anche io faccio atletica fin da giovane e mi sento sinceramente di condividere l`opinione di Fisioandrea sul marketing e le capacita` di adattamento del corpo umano . In questo momento (guarda caso) uso proprio le Adrenaline 10: me le hanno consigliate nel mio negozio di fiducia dopo prova su tapis; pero`, a voler essere onesti, fino a qualche mese fa - e particolarmente quando ero ragazzo, intorno ai 18 - correvo tranquillamente con ogni tipo di scarpa, non sapevo nemmeno a quale categoria appartenessero (A2, A3, A4), l`unica distinzione era il peso...e, a ripensarci ora, ho quasi sempre utilizzato calzature veramente molto leggere, anche in allenamento e su distanze lunghe. Nonostante cio` non ho mai avuto infortuni o fastidi di alcun tipo...(ora che me la sono gufata mi dedichero` agli scongiuri :mrgreen: )
Lorenzo

Le prossime:
Mezza del Naviglio, Cernusco (Mi) - 22/05/16

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