Non avevo mai corso una gara così corta di resistenza, per cui mi ero iscritto tantissimo tempo prima senza nessuna aspettativa ma giusto perchè voglio completare il Campionato con tutte le prove possibili. Non è mia abitudine lasciare a metà le cose.
Poi, dopo i fattacci di Boston, la partecipazione all'evento è diventata più significativa. Infatti per l'occasione ho deciso e messo il pettorale di ricordo di quella terribile giornata (lanciato dalla rete dei runners) sul retro della mia maglia e un nastrino nero sul pettorale con il numero. Ritengo che il mondo della corsa sia una grande famiglia itinerante, per cui se succede qualcosa di così tragico e spietato al nostro spensierato ambiente, mi sento in dovere di palesare il mio lutto in segno di rispetto.
Arrivo al Novi Sad e trovo sugli spalti Paolo Deuterio, le solite 2 chiacchiere e si parte per il riscaldamento. Si unisce a noi un suo vecchio amico di scuola, contagiato dalla passione per la corsa sulla strada di Damasco.
Siamo tutti nella prima serie, quella dei meno veloci e composta da 140 concorrenti. Ci posizioniamo indietro a circa 100m. o poco più dall'arco di arrivo e ci informano che dovremo effettuare 6 passaggi sotto il gonfiabile. Parte il minuto di raccoglimento e il pensiero vola ad oltre oceano... applauso finale e il cuore batte più malinconico...
Ok... si parte! Non sò a che ritmo impostare una gara così, per cui spingo a sensazione ma esagero arrivando a punte di 3'40'' (velocità cosmiche per me!
). Ne viene fuori un primo Km. da 4'05'': ritmo da ripetute! 
Infatti dopo il 3°Km. sono bello cotto e il ritmo scema insieme alla frequenza...
Vengo superato come tutti dal primo (che chiude allegramente a 15'43'') e concludo in 21'58'' con un ritmo gara schizzofrenico.Già in una gara da 12Km. è tutto così veloce per me... figuriamoci in questa! Comunque recupero subito e mi ristoro con Paolo e il suo amico ma ci starebbe un'altra ripetuta lunga, in quanto ormai sono bello riscaldato.
Manifestazione divertente e filata abbastanza bene!
Ciliegiana sulla torta la birra post-gara con Paolo al baretto covo degli Ultras del Modena, con Pink Floyd a palla e situazione ambientale etilica generale abbastanza elevata.
Alla fine mi ritrovo con un bel test dei 7' e un tracciato di frequenza da analizzare!
Donatore
Vorrei chiedermi se posso mantenere questo ritmo, ma già del 2° giro c'è poco da ragionare, con tutto l'acido lattico che circola; mi attacco ai "garetti" di quello che ho davanti, e quando mi sale la carogna provo a superarlo, ecco gli unici pensieri.
il rettilineo principale mi farebbe ritornare nella testa gare che non posso più sostenere oramai... 
