NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

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ludovico_van
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da ludovico_van »

:thumleft: :thumleft: :thumleft: ottimo,non vedo l'ora di leggerlo.
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panatone.g
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da panatone.g »

Ecco finalmente il racconto.

Titolo: Non c'è 2 senza 3 (cit. Juventus)

Ci sono gare che per quanto ti impegni, per un motivo o per l'altro non se ne viene a capo, altre, come questa, che riescono al 1° colpo, a me (io sono addirittura al 3° finisher).
NCR, abbreviazione di nove colli running.
A chi non ne ha mai sentito parlare ecco un riepilogo di dati da far spavento.
202,4km da terminare in max 30 ore. 3840 metri di dislivello (pendenze anche del 18°). 90Km di salita e altrettanto di discesa, partenza ore 12 dal porto di Cesenatico con temperature minimo di 25°C e quasi sempre con un sole che non da tregua fino a sera e la notte 7/10°C umido, sperando che non piovi.
Dopo tutti questi dati si può ben capire che chi si presenta sulla linea di partenza non può non avere una rotella fuori posto (anche 2 come me).
Ma veniamo alla gara.
E' il 3° anno di fila che mi iscrivo alla NCR. Il 1° anno era un punto di domanda enorme. Non amando le salite non sapevo come e se l'avrei finita. La terminai con le lacrime agli occhi e le gambe doloranti per 3 giorni di fila.
Il 2° anno ero più preoccupato. Deciso di dare tutto quello che avevo, la terminai zoppicando ma felice di averla finita migliorando il mio tempo (8° assoluto).
Quest'anno ripetersi non sarebbe stato facile (un errore dare per scontato di finirla solo perché la si è già finita).
Di comune accordo quest'anno la famiglia non mi segue, quindi decido allora di ridurre al minimo la trasferta.
Sveglia alle 04:00. Mi vesto e faccio colazione (latte nesquik e gocciole). La borsa è già pronta e in macchina, quindi alle 04:30 parto. Da casa all'hotel hanthos di Cesenatico mi separano 370km (il garmin mi dice 3h40' di guida).
Una breve sosta all'autogrill e come da programma arrivo alle 08:15 circa.
C'è già movimento nell'hall dell'albergo, la consegna delle sacche ai vari ristori è sempre una situazione delicata e nevrotica.
Dopo l'iniziativa qualche mese prima della Milano-Sanremo corsa da altri, mi ero chiesto se uno potesse correrla senza assistenza quella gara. Decido allora di ricreare quelle difficoltà utilizzando solo una sacca con il cambio e lo zainetto per la notte, il resto mi appoggio ai vari ristori, sempre ben forniti. Ovviamente non ho assistenza esterna sul percorso.
Alle 09:30 ci trasferiamo al porto, qui posso ritirare finalmente la sacca con il pettorale.
Nella sacca omaggio ho la piacevole sorpresa di trovare 2 gadget molto utili. Una fascia la utilizzare in vita come porta pettorale e un marsupio porta borraccia da 0,5lt. Sono marchiati raidlight (Enrico Vedilei). Decido di testarli subito in gara.
Inutile elencare gli amici di avventura che incontro man mano, tutti conosciuti nelle varie competizioni precedenti, sembra di essere a casa.
Alle 11 vado a bere un caffè con l'amico Antonio. Nel tragitto incontro Ciro di Palma, che questa volta non gareggia ma fa assistenza, e scambiamo 2 chiacchiere. Lui sa che sono qui con il dente avvelenato per l'occasione sfuggita un mese prima a Torino, ritirato dopo 15 ore per aver ceduto di testa. Mi incita cercando di lasciare alle spalle quella gara ma non nego che questa è una rivincita nei confronti della mia crapa.
Alle 12 via. Fa caldo, 25°C ma un leggero venticello e il cielo velato non lo fanno pesare.
Nella prima parte di 20km non si può superare la macchina dell'organizzazione, dopo, allo scattare delle 14, si fa sul serio.
Il mio programma è come lo scorso anno. Il 1° colle, Polenta, lo corro, poi gli altri sono di cammino in salita e il resto di corsa.
Lo passo in 5° posizione e arrivo agevolmente ai piedi del 2° colle, Pieve di Rivoschio. Lo scorso anno ho provato a correrlo, ma non ne avevo voglia e ho desistito subito. Sia il 1° anno che il 2° anno da qui in poi ho bevuto litri e litri di acqua per reintegrare quelli persi.
Inizio il 2° colle corricchiando e pian piano riesco a scollinare. Non ho l'orologio, ma sicuramente sono in anticipo rispetto allo scorso anno.
In discesa raggiungo il forte Zambon che come al solito mi dice che gli manca l'allenamento, non è al massimo della forma e l'ultimo lungo che ha corso è la Milano-Sanremo, “STICA.......”
Lo supero ma so già che è più forte di me e anche stavolta mi batterà. Supero anche un belga e in lontananza vedo la figura di Bonfiglio con al seguito l'assistenza in bici. Non mi sembra vero, dopo tutta questa strada corsa, ho davanti quello che al momento è 1° (e lo rimarrà fino alla fine).
Accelero il passo e lo raggiungo ma non lo supero, non sono degno di essere il 1° alla NCR, neanche per 100 metri. Gli faccio la battuta che sta andando troppo piano, ma mi risponde che lui è in tabella, 6'/km, invece io sono fuori luogo. Infatti subito dopo ritorno alla realtà e decellero. Vado avanti e arrivo ai piedi del 3° colle, Ciola.
Non ci provo neanche a correrlo e inizio a camminare a passo sostenuto.
1ª crisi. Vengo colpito da forti crampi ad entrambe le gambe, quadricipiti, polpacci e caviglie. Più volte rischio di cadere a terra dal dolore. Si affianca il furgone dell'organizzazione, che stranamente già da qualche km mi segue, e mi chiede se ho bisogno.
Biascico acqua, acqua. Crampi vuol dire carenza di liquidi e sali, e non avendo ancora camminato , non avevo ancora bevuto a sufficienza.
Tracanno qualunque cosa sia liquida e assumo 2 pastiglie di Polase che ho al seguito.
Vado avanti e vedo la cime del colle con il ristoro. Una ragazza, credo per compassione vedendo uno storpio che cammina, mi viene incontro chiedendomi se ho bisogno. Gli passo la borraccia vuota, chiedendogli se me la può riempire di tè caldo o al massimo acqua.
Raggiungo il ristoro e la mia borraccia( di tè nemmeno l'ombra, e andrà avanti così fino a notte inoltrata) e mi fermo a bere. I crampi da fermo sono micidiali e riparto subito.
Un signore mi saluta dicendo:”Tanto non arrivi a Cesenatico”. Gli rispondo con un gestaccio e mi allontano.
La discesa è più difficoltosa per l'equilibrio e ogni passo è calibrato per non cadere.
Ho sempre a fianco il furgoncino dell'assistenza e capisco solo ora perché, non segue me ma segue quello che in questo momento è 2°, che comunque in questo caso sono io.
Mi raggiunge e mi supera Zambon, la donna americana e il belga.
Con l'americana scambiamo 2 parole e mi confida che questa è l'ultramaratona con il più bel paesaggio che abbia corso. Come darle torto!!!
Man mano che corro in discesa, le gambe si ristabilizzano.
Raggiungo il ristoro ai piedi del 4° colle, Barbotto, e da fermo sento ancora le gambe ma niente che mi faccia preoccupare. All'inizio della salita cammino.
Comincio a fare calcoli. Il sole è ancora alto, a differenza dello scorso anno che già da qui diventava buio.
Sicuramente sono in anticipo, e voglio mantenerlo fino all'arrivo in cima al colle.
Scollino, 84,8km in 8h25' (sono le ore 20:25). Per la 1ª volta vedo iniziare il tramonto da lassù.
Sono in anticipo rispetto allo scorso anno di 50', un'eternità, ma so che lo scorso anno da qui in poi sono andato in progressione, quindi meglio non dormire sugli allori.
Metto l'intimo sotto la maglietta e cambio la maglietta, metto i manicotti e infilo lo zaino in spalla. Chiedo del tè caldo e come al solito mi rispondono che non ce l'hanno, ma hanno del brodo caldo. Anche stavolta dico di no e mi accontento di acqua e riparto dopo aver salutato il monumento dedicato a Pantani.
Il ristoro del Barbotto non è la cima, ma ci sono ancora dei tratti sali e scendi, per poi esserci un lungo discesone.
Diventa buio in fretta e la sola luce presente sono le lucciole che ti tengono compagnia, sono inevitabilmente stanco ma le gambe ora girano bene.
Lascio navigare il cervello in mille pensieri, non ho portato le cuffie apposta per godermi appieno questo notte stellata e pensare ai guai lavorativi che patisco in questi mesi.
Tra me e il belga è un sorpassarci a vicenda. Così facendo non mi rendo conto di aver scollinato il 5° colle, Monte Tiffi e il 6° colle, Perticara.
Alla discesa del 6° colle lo vedo seduto su una sedia. Cerco di farmi capire per incentivarlo ad alzarsi ma chi lo accompagna in italiano mi dice che ha mal di stomaco e vuole ritirarsi. Sto con lui cercando di farlo desistere da questi insani propositi ma niente da fare, consegna il pettorale. Nel frattempo mi raggiungono la coppia D'Avanzo e Sobrino. Ora sono 6°. Riparto quando loro sono ancora al ristoro ma ben presto mi supereranno.
Arrivo al ristoro ai piedi del 7° colle, Pugliano, e finalmente alla richiesta di tè caldo, mi rispondono che ce l'hanno ma bollente.
Mi riempono un bicchiere e me lo porgono. Provo a berlo ma è davvero bollente e non ho voglia e tempo di aspettare che si raffreddi.
Mi viene la “brillante” idea di far riempire la borraccia che ho al seguito e ripartire, così lo bevo mentre cammino.
9km di salita mi separano dalla cime del Monte Pugliano, 136,6km dall'inizio della gara.
Dopo 1km di cammino sento che la borraccia non è più calda come prima e in men che non si dica mi tracanno mezza bottiglia di tè in un colpo solo. Alla fine della bevuta mi rimane uno strano sapore in bocca, non riesco a capire cosa sia e dopo nemmeno un minuto mi ritrovo in ginocchio al margine della strada a rimettere l'anima.
Dopo i primi 5 minuti di incazzatura cerco di fare mente locale su cosa potesse avermi fatto male. All'inizio escludo il tè, ma quando risento quello strano odore nella borraccia intuisco che il tè bollente deve aver rovinato l'interno della borraccia e così facendo ho rilasciato qualche strana sostanza.
Ora non ho più nulla da bere e mi tocca farmi 8km di salita con quel sapore in bocca.
Scollino e la corsa prosegue fino ai piedi dell'8° colle, Passo del Grillo.
Inizio la salita e nel frattempo mi raggiungono e superano la coppia Camilloni e Pradas. Scollino e in discesa li raggiungo.
Tra la fine della discesa e l'inizio del 9° colle, Gorolo, c'è un tratto noiosissimo che sembra non finire mai.
Corricchiamo e finalmente raggiungiamo l'ultimo colle.
In salita mi staccano, ma non voglio forzare più di tanto, perchè a differenza di loro so cosa ci aspetta dopo il ristoro in cima al colle, 30km su strada noiosa.
Arrivo in cima, sono le 08:09 del mattino e il caldo comincia a farsi sentire. Dopo 172,2km in 20h09' sono felice. Qualunque cosa succeda da qui in poi, io all'arrivo ci arrivo e la famigerata medaglia sarà mia.
Mi ricambio e mi scarico anche. Riparto con voglia di finire e vedere quanto ho migliorato rispetto allo scorso anno.
Sia l'anno scorso che il 1° anno da qui in poi è stato un calvario, in entrambe le volte fisicamente ero a pezzi. Quest'anno le gambe stanno relativamente bene e decido la tattica più logica. In discesa corro, in salita cammino e in pianura decido al momento.
Così facendo arrivo al ristoro Savigniano e da qui mi mancano 15km. Rimango sorpreso quando mi dicono che davanti a me, a 150 metri, c'è la coppia Camilloni e Pradas. Li raggiungo correndo e mi aggrego a loro passo alternato alla corsa. Ora arrivare 6°, 7° o 8° non ha più senso, arrivare in parata invece sì.
I km scorrono e senza rendercene conto facciamo altri 5km.
Da qualche tempo vedo che ci affianca la macchina di un atleta d'élite della nazionale 24 ore, è Beltramino. Penso che si stia godendo la gara, ma quando per caso mi volto indietro, mi accorgo che ci sta raggiungendo con ottima falcata Zecchino Maria Luisa.
Camilloni non ci sta a farsi superare e accellera il passo. Io e Pradas invece aspettiamo che ci raggiunga per poi provare ad aggregarsi a lei.
Ci raggiunge e noi ripartiamo a correre. (Nella 1ª NCR negli ultimi 20km mi aggregai ad una coppia di amici ma MAI e dico MAI diedi un cambio per tirare un po').
Maria Luisa vuole finire sotto le 24h di gara e a me incomincia a stuzzicarmi l'idea di provarci anch'io, sono però se sono parte attiva del gruppo.
Il passo lo decide Maria Luisa, tanta corsa e poco cammino. La cosa bella è che quando corre ha una grinta invidiabile, mentre quando cammina è una palla unica: “non riusciremo ad arrivare in tempo” “ma chi me lo ha fatto fare” “MAI PIU'” ecc.
Com'è come non è, si convince quando all'ultimo cavalcavia gli dico che mancano 500 metri.
Di solito dico che non è dignitoso camminare alla fine ma lei non si fa pregare e accellera il passo. Camilloni e Pradas si erano già staccati e io fatico non poco a stargli a fianco.
Nel rettilineo finale mi accodo volutamente a lei, è giusto che si prenda tutto l'applauso che merita. Senza l'americana che è arrivata prima di lei, Maria Luisa avrebbe migliorato il PB femminile della gara.
Taglio il traguardo in 23h50'59'', 111 minuti in meno rispetto a 2 anni fa e 68 minuti rispetto allo scorso anno. Sono strafelice.
Il dopo gara è il solito stupido siparietto delle flessioni che mi piace tanto e piace tanto anche a quel matto di Castagnoli che ha inventato questa pazza gara.
Dopo il ritiro del diploma e della medaglia pesante 672 grammi, vado a mettermi sotto i denti qualcosa di solido al catering.
C'è tanto ben di Dio sui tavoli ma appena assaggio qualcosa, una strana sensazione in bocca mi fa desistere. Mi accontento di una macedonia fresca, ma appena mi alzo dopo averla mangiata la vomito nell'aiuola adiacente al catering.
Ok, niente cibo. Si torna a casa.
Dall'arrivo al porto dove ho parcheggiato la macchina sono 2/3km di cammino. Non mi pesano perché è un tripudio di complimenti da parte di ciclisti che mi guardano come una figura strana che cammina dopo tutta quella strada fatta di corsa.
Quando arrivo alla macchina mi viene sonno. Vorrei partire subito per arrivare prima di cena a casa per giocare con il mio bimbo, ma un pisolino è doveroso.
A fianco al parcheggio c'è un prato e mi stravacco sull'erba e mi addormento quasi subito.
Prima però passa una famiglia con bimbi e sento la signora rivolgersi ai bambini con la frase: “Poverino è stanco, dopo tutta quella strada fatta in bici”. Io nel dormiveglia sento quella frase e mi viene da rispondere: “Se permette sono uno di quei matti che l'hanno fatto a PIEDI”. Lei imbarazzata per la gaffe davanti ai propri figli mi risponde seccata: “MA CHI TE LO FA FARE...”
Ecco, mentre guido verso casa questa frase riecheggia nella crapa insistentemente, ma non ho trovato ancora la risposta. Mah.
10/15 10k Montestella 43'16''
11/11 21k Garda 1h32'32''
04/16 42k Roma 3h24'46''
04/10 50km Romagna 4h26'35''
04/12 100k Seregno 9h15'22''
09/11 24h Lupatotissima pista 199,133km
05/14 Nove Colli Running 23h50'59''
09/13 e 09/16 Spartathlon
loris.c

Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da loris.c »

Complimenti veramente, grande gara, gran racconto e una gran forza di volontà.
Grande Panatone!

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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da Jorgelin »

Bellisimo racconto, panatone, un carattere grandissimo! =D> :thumleft:
10k:43'31"-21.1k:1h36'54"-30k:2h30'52"-42,2k:3h38'57"-6h:53,623k-12h:99,113k-Asolo 100:12h54'
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da gab_spencer »

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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da Omar »

panatone.g ha scritto:Ecco finalmente il racconto.

Titolo: Non c'è 2 senza 3 (cit. Juventus)

Taglio il traguardo in 23h50'59'', 111 minuti in meno rispetto a 2 anni fa e 68 minuti rispetto allo scorso anno. Sono strafelice.

Grandissimo, non ci sono altri aggettivi, dal tuo racconto sembra quasi la normalità correre 202 km e rotti di cui più di 90 di salita.
E' evidente che sei stato magistrale nella ristrutturazione mentale del "202 non sono tanti !"
Amo l'atletica perchè è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.(E.Montale)
21,097km: 1h38'43" Cernusco 29/4/12
42,195km: 3h45'02" Treviso 4/3/12
50km: 5h16'20" Castelbolognese 25/4/15
100km: 13h05'16" Faenza 25/5/14
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ludovico_van
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da ludovico_van »

Leggo i tuoi racconti e poi ho sempre la stessa reazione: è inutile commentare. qualsiasi commento non renderebbe giustizia a questa tua ennesima impresa.
Mistico!
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da panatone.g »

Grazie ragazzi per i complimenti. Non credo di fare qualcosa di speciale, ma voglio far capire che se lo faccio io, lo possono fare quasi tutti. Osa fallire (come diceva qualcuno).
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04/12 100k Seregno 9h15'22''
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MarcelloS. Utente donatore Donatore
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da MarcelloS. »

Una leggenda. ... immenso panatone !!!!! :hail: :hail: :hail:
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
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9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
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espresso832
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Re: NCR Running a Cesenatico > 17 maggio 2014

Messaggio da espresso832 »

Panatone, senza parole...:) :)
"Corro perché, in quel momento, i miei demoni ed io definiamo il nostro futuro insieme..."
Ah, mi chiamo Cristian...

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