
Nella mia vita ho provato emozioni bellissime legate a momenti indimenticabili: il rigore parato in una torrida Olbia, la prima vittoria della mitica …, gli esami di maturità, il matrimonio e la partenza per gli Stati Uniti di mia sorella, l'ingresso in chiesa di … con … che piangeva ed io che piangevo più di lui, l'affetto degli amici e dei fratelli di Baia, la nascita dei miei nipotini, quando ho chiesto alla mia … di sposarmi, il giorno del mio matrimonio in mezzo a tanti amici, quando ho saputo che sarei stato padre, la prima ecografia... (omissis) ...poi la mattina del 27 giugno 2011 un'ostetrica mi dice:"papà prendi in braccio tua figlia" e li tutto ciò che hai provato prima diventa normale perché questa è un'emozione talmente forte da azzerare tutte le altre.
Ecc.ecc.
Parole fantastiche, a mio parere.



Allargo la domanda anche al Forum.
Quali sono state le emozioni della vostra vita? Quei momenti particolari, quei flash, che restano e resteranno impressi nella memoria pur col passare del tempo?
Io ho pensato (con facilità) e al momento credo di poter indicare questi 5 indimenticabili ricordi.
1) 11-12 dicembre 2010. 30 ore di emozioni continue, quasi come se fosse un sogno: un weekend stupendo e concluso con una magia.
2) 13 dicembre 2009. Curiosamente stessa location: Reggio Emilia. Dopo oltre 3h30’ di corsa affronto con ottima tenuta il km 41 della mia gara. Ecco il km 42. Ce l’ho fatta. Sono ormai gli ultimi metri. Sto per diventare a 31 anni un maratoneta.
3) 29 maggio 1994. A Erba c’è la finale di un torneo a 7 di calcio, giochiamo in casa. Paro anche i sassi in quella partita, ma a due minuti dalla fine perdiamo lo stesso 2-1 e c’è un rigore contro. Me lo tirano a fil di palo a destra, volo e paro pure quello. Sull’azione nostra susseguente pareggiamo. Supplementari ancora sul 2-2 e poi rigori. Ne paro altri due e vinciamo il torneo. La folla mi acclama. Un pomeriggio da eroe.
4) 9-12 agosto 2010. Le mie vacanze romane, una tradizione estiva. Ma stavolta sono più belle.
5) 19 settembre 2010. Corro a Monza senza ancora sapere di essere migliorato di colpo dopo 3 anni. Comincio una progressione inattesa dopo pochi km e il fatidico e fino a quel momento inarrivabile muro dell’ora e 30' in mezza maratona cade. Non me lo aspettavo proprio. L’arrivo incredulo in autodromo è il primo a braccia alzate di una (da lì in poi) lunga serie. Ma l’umore di quel periodo è un po’ in bilico e così pochi minuti dopo il traguardo mi commuovo. Le prime, e finora uniche, lacrime da runner.
Spero comunque di avere tante altre cose con cui aggiornare e integrare questo elenco.