Folgorato da questa idea, allo start scatto come un centometrista e...voilà...dopo 50 mt mi ritrovo in scia dei mitici corridori nord africani. Galvanizzato come un toro da monta che si accorge che sta per arrivare il luna park cerco di tenere il ritmo, e mi atteggio a gran cazzone imperiale


Ai 200 mt quel poco pubblico che c'è mi vede in mezzo a questo branco affamato di colore diverso dal mio e mi guarda con raro stupore: "chi è quel pazzoide" sembrano domandarsi, ed impercettibilmente vedo le loro labbra contorcersi in un inequivocabile sorrisetto ironico.
Io so che scoppierò presto: me ne accorgo al passaggio dei 700 mt, quando comincio a sentire un rivolo di bava alla bocca e il rumore del cuore ormai prossimo al collasso rebus sic stantibus.
Ma ormai sono lì, e novello top runner stringo i denti fino a quando sento il bip del mio gps che suona il primo km. Guardo il tempo folgorato e vedo stampigliato un bel 3.38. IMPOSSIBILE (per me). Un nanosecondo dopo il marocchino al mio fianco esclama, in perfetto italiano, ai suoi seguaci: "riscaldamento finito"....Cedo di schianto, distrutto dalla presa di coscienza di una inferiorià schiacciante. Mollo gli altri top runner e mi concedo ritmi più umani....
MA CHE GUSTO QUEL KM


Pochi giorni fa....
E' un tardo pomeriggio, infilo le scarpette un pò controvoglia e mentre scendo dalle scale decido: "oggi mi faccio un 10 km nel parco tranquillo". E così faccio....almeno per i primi 5 km.
Mentre tengo un onorevole (per me) ritmo intorno ai 4.45 vedo sbucare un'ombra nera dietro la mia curvetta preferita: è lui, non posso crederci!!. Il più forte podista della mia regione (naturalmente marocchino

Di nuovo il raptus omicida

Poi gli sparo al volo: "Ehi Aziz, ti dispiace se faccio un pò di strada con te?. Ma tu non rallentare...ti seguo".
Mi fa un cenno di si con la testa e mi accodo. Già la manovra di avvicinamento mi fa capire che ho detto la seconda stronzata di giornata....quei due tre metri che mi separano da lui sembrano gli ultimi passi di enrico toti...al posto della stampella lancio una parolaccia a me stesso per l'imprudenza e oso. Ecco, ora stiamo correndo fianco a fianco. Io e lui, uno mica da niente, uno che "beve" le mezze in un'oretta e spiccioli di minuti (penso che abbia un personale intorno ad 1.07 ma per la privacy meglio che non vi dica il nome). E' piccolo, gambe magrissime, una gazzella. Lo guardo e sembra volare sull'asfalto. Leggerissimo...a fianco si ritrova un ometto con qualche capello bianco, con uno stile di corsa da paracarro ed intento a sputacchiare a destra e a sinistra, già paonazzo dopo 100 metri e pronto al ricovero a fine giro. Riesco a stargli dietro con sforzi indicibili per un paio di km, poi saluto. Naturalmente baro: non ho neanche la forza di alzare un braccio e saluto facendo un'occhietto e una mezza smorfia. Vorrebbero essere una cosa tipo "stammi bene, hasta luego" e invece probabilmente sembrano una cosa del tipo "so che sto per morire, che vuoi farci.....tocca a tutti prima o poi". Sono devastato, altro che ripetute....devastato ma contento.
