Esprimo un mio parere personale.
Dal punto di vista teorico, nulla da eccepire su quanto scrive Albanesi, il problema nasce quando la persona che vuole partecipare a una maratona è un podista normale non un campione, se applichiamo il lunghissimo alimentare ad un atleta che corre la maratona sotto le 2:30, ha un senso, se lo applichiamo ad una persona che per fare la maratona impiega 4:00 circa, non ha senso.
Provo a spiegare il mio pensiero, lo scopo del lunghissimo alimentare è quello di abituare l'organismo a lavorare in deplezione di glicogeno, e quindi ad utilizzare i grassi, se l'atleta top entra in crisi tra il 25° km e il 30 °km, passando a questo kilometraggio i 1:15/1:30, si può ben capire che chi impiega 4 ore a finire la maratona, passera ai 25/30 km, in 2:30/3:00, le scorte di glicogeno saranno finite da un pezzo...
Per chi corre a ritmi lenti, più di 4'30 al Km la maratona, l'importante è fare dei lunghi, l'abitudine a bruciare grassi verrà automaticamente.
Le cose importanti da tenere presenti per correre la maratona senza farsi del male, sono poche, ma quelle importanti sono:
1) Visita medica, con sistema cardiovascolare idoneo agli sforzi prolungati.
2) Esame del sangue
3) Avere un peso idoneo alla pratica di attività podistica competitiva, se no meglio perdere peso e poi in seguito partecipare a gare podistiche.
4) Praticare sport da almeno un paio di anni, con un attività cardiovascolare simile alla corsa (ciclismo, MTB, Sci di Fondo, Nuoto), e/o correre da almeno 1 anno.
Un mio consiglio, lasciate perdere le tabelle, se l'obiettivo è quello di finire la prima maratona, è sufficiente allungare i Km. un po' per volta, fino ad arrivare a 36 Km, 15 giorni prima della gara, magari con step di questo tipo 15 -20- 25 - 32 -36 ogni 15 giorni.
Inoltre, va considerata l'età del soggetto, se si hanno 25 anni, tutto ci è cosentito, se ne abbiamo più di 40, e non abbiamo mai fatto attività fisica, forse un po' meno, salvo eccezioni...
Mi capita sempre più spesso di vedere persone che iniziano a correre da pochissimo e il loro obiettivo è solo concludere una maratona in un certo
tempo (mi chiedo il perchè, e forse lo conosco anche...), per carità è giusto che ognuno si ponga i propri obiettivi,e si gratifichi come preferisce, ma se il confronto è con se stessi, perchè porsi dei tempi per la prima maratona, cominciamo a finirla..
Rimane inteso, che ognuno, se prova piacere a seguire una tabella e lo stimola a correre meglio, è libero di utilizzarla, però
non esiste la tabella magica, il corpo ha semplicemente bisogno di adattamento, un po' come quando siamo passati da correre 20 minuti, ad ora che magari coriamo per 2 ore senza problemi.

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1)ho fatto il test in ospedale oltre quello normale e il risultato è stato "eccellente"
2)me lo faranno quando saro all'obitorio
3)sono in sovrappeso ma sto lavorando sodo x arrivare alla maratona con le carte in regola
4)corro a piedi da circa 6 anni x 4 anni tutti i giorni con media di 90km alla settimana ora invece 6 giorni con media di 70 km a piedi ma corro pure in bici 50km al giorno e il sabato dai 60 ai 120.
Non seguo tabelle credo siano limitative in quanto solo noi sappiamo che stato di forma abbiamo in quel dato giorno infatti i miei esercizi sono finalizzati su me stesso.
Grazie a tutti ora ho le idee un po piu chiare mangiare come sto facendo con logica e allenarmi come sompre e come dico io "lentamente ma inesorabilmente"

Cio che si ama non si possiede.
lentamente.....ma inesorabilmente
La verità null'altro è che il proprio punto di vista