Così, giusto per la precisione.

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Si corretto, qui di seguito la tabella per la corrispondenza dei valori del test dei 7', tenere presente che il valore di velocità che emerge da questo test, cioè il VO2max, è generalmente maggiore del 5% della velocità di soglia anaerobica.:Marchino ha scritto:Attenzione ragazzi, il test dei 7' misura il massimo consumo di ossigeno (vo2 max), mentre il protocollo BAS misura la soglia anaerobica.
Così, giusto per la precisione.
Imbeccato da Marchino (nella sezione allenamento e strumenti), a questo punto dico la mia sull'uso del cardiofrequenzimetro; premetto che anche io, ho posseduto per un anno un cardio (RS200SD Polar) ,ma l'ho rivenduto ed ho acquistato un Garmin Forerunner 205 (senza cardio).mauri1965 ha scritto:Visto l'interesse che c'è relativamente all'utilizzo del cardio, apro questo post, in cui posterò dei dati reali, utilizzando me stesso come cavia, lo scopo è quello di trasmettere a coloro che amano questo strumento, le funzionalità, le metodologie e le difficolta di utilizzo.
Naturalmente, tutti coloro che non lo usano, non si preoccupino, che tutto ciò che si fa con il cardio in linea di massima, si può fare senza.
Iniziamo col dire che per utilizzare il cardio in modo scientifico, è necessario conoscere la propria velocità di soglia anaerobica, che è quella velocità oltre alla quale si ha accumulo di acido lattico nei muscoli, che alla lunga non ci consente più di mantenere la stessa velocità.
Consiglio tra l'altro a tutti di leggere questo link ed il relativo pdf, segnalato da geminiani, che spiega bene tutte le grandezze utili per l'utilizzo di questo strumento.
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Dal grafico prendendo un righello e tracciando due linee rette che si intersecano fra loro, si genera un punto che è la velocità di soglia a cui corrispondono le relative pulsazioni.
In questo caso la velocità è 16 km/h che equivale a 3'45" al Km., e le pulsazioni sono 172.
La difficoltà nell'esecuzione in pista di questo test, consiste nel decrementare il tempo di percorrenza di 1 sec. ogni 200 mt, io sono partito da 56 sec, e sono sceso dopo 15 intervalli, a 42 sec. circa.
Ora sono in grado di determinare le velocità, a cui devo correre gli allenamenti in funzione delle varie grandezze tipiche delle maratona, e sono anche in grado di stimare la velocità e le relative pulsazioni a cui dovrei correre la maratona, tenendo in considerazione la normale deriva che si ha nel tempo.
Di questo però ne parliamo dopo....
quando poi all'apertura del post affermi:mauri1965 ha scritto:Sicuramente per stilare una tabella per un amatore, ritengo sufficiente, il test sui 7', oppure una prova sui 10000 mt.
A mio avviso dire di usare un cardio in maniera scientifica, utilizzando dei test approssimativi stona parecchio, ma stona anche perchè questi allenamenti vengono poi fatti osservando la FC...mauri1965 ha scritto:.....Iniziamo col dire che per utilizzare il cardio in modo scientifico, è necessario conoscere
la propria velocità di soglia anaerobica, che è quella velocità oltre alla quale si ha accumulo di acido lattico nei muscoli, che alla lunga non ci consente più di mantenere la stessa velocità.
0,5 km l'ora non sono pochi... ma soprattutto sono tante 5 pulsazioni, considerando i vari errori/variazioni di frequenza, che si possono verificare, allenandosi con un cardio;meglio allora se proprio si vuole allenarsi con tale strumento, fare un test in laboratorio sulla percentuale di lattato nel sangue....scientifico continua a stonare secondo me.mauri1965 ha scritto: Premesso che il test è stato fatto per dare a chi utilizza questo strumento una modalità di utilizzo corretta, non ho mai detto che sia l'unico metodo per utilizzare il cardio, ma di sicuro è un metodo scientifico, magari impreciso se fatto su pista, ma chi se ne frega se sbaglio di 5 pulsazioni la frequenza di soglia o di 0,5 km/h la rispettiva velocità di riferimento....