Uso del cardiofrequenzimetro

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gnr
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da gnr »

zeromaratone ha scritto:crisi vagale
dopo le prime corse l'organismo si adatta. Mi ricordo dopo le prime 10k, all'arrivo mi sembrava di stare per svenire, non appena tagliavo il traguardo e per qualche secondo mi girava la testa, poi il fisico si abitua a improvviso cambio di frequenza cardiaca.
Si adatta oppure si lascia la pelle :mrgreen:
Scherzo ma per sdramatizzare, non perche' sia una cosa da prendere alla leggera.
E' importante riconoscere i propri limiti e non spingere oltre, dando il corpo tempo per adattare alla corsa ed a rinforzarsi...
cuore ed arterie possono richiedere 2-3 anni prima di diventare degne di un sportivo, anche di piu' per un ex-fumatore.
Anche quando si e' abituato a gestire il dopo gara e' importante continuare a muoversi, o se proprio non e' possibile, sdraiarsi a terra...
sopratutto dopo una gara durata ore anche se a media intensita'.
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tomaszrunning
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da tomaszrunning »

The Observer ha scritto:Magari è roba vecchia e criticata..., ma esiste un metodo alternativo che può essere usato per misurare FCmax senza stress eccessivi.

Il test dura fra tutto una quindicina di minuti - non conteggiando riscaldamento, stretching, etc. Penso di provarci appena possibile.

Praticamente, dopo un po' di riscaldamento ci si mette sotto sforzo, ma invece di spingere al massimo si aspetta di raggiungere il livello 15 della "Scala di Borg" (sforzo pesante, immediatamente al di sotto della soglia anaerobica, in altre parole al massimo che si riesce a mantenere continuativamente* ). A questo punto si misura il valore di FC (RPE15).

Quindi, sempre mantenendo lo stesso livello di sforzo (non la stessa FC ovviamente) si aspettano 8 minuti a partire da questo momento e si misura di nuovo FC (8HR), quindi altri 2 e si misura ancora FC (10HR). A questo punto si mettono questi 3 valori dentro questa formuletta:

MHR = 108.461 + 0.5108 (RPE 15)-0.6570 (8HR) + 0.6075 (10HR)-0.2641

Questo sistema sembra più accurato della famigerata FCmax = 220-età (e derivate), e può essere utile per chi non se la sente di spingere al massimo o non ha fatto una visita cardio accurata. Oggi, se si ha un cardiofrequenzimetro a disposizione basta segnarsi il tempo di inizio e poi esaminare con calma la traccia, una volta tornati a casa. L'importante è riuscire a mantenere lo stesso livello di sforzo per 10 minuti, che non dovrebbe essere impossibile anche per chi è poco allenato.

Per i dettagli, vedi http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1861482.

* RPE15 non è necessariamente l'80% di FC in quanto la percentuale dipende dal livello di allenamento del soggetto e comunque, non essendo ancora noto FCmax, parlare di 80% non avrebbe senso.
In parole povere:
dopo riscaldamento 15' a bomba ed annota HR, corri sempre a bomba per 8' ed annota HR, ancora 2' a bomba ed annota. Poi a casa xompleta la formula?
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da The Observer »

yep.
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gnr
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da gnr »

tomaszrunning ha scritto: In parole povere:
dopo riscaldamento 15' a bomba ed annota HR, corri sempre a bomba per 8' ed annota HR, ancora 2' a bomba ed annota. Poi a casa xompleta la formula?
non esattamente.
L'intensita' deve essere percepita come "Hard/Heavy" (Dura/Pesante) che almeno per me non e' sinonimo di "a bomba"...
comunque andrai meno veloce di una gara 10km, tanto per dire.
Dopo il riscaldamento basta correre 15 minuti consecutivi di "Hard/Heavy", munito di cardio.
Non occorre annotare nulla.
Poi' a casa identifichi RPE15, 8HR e 10HR e fai il calcolo.
Vedi il mio esempio linkato poco prima.
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da The Observer »

vero. però siccome si sta al limite del sopportabile, è impossibile fare altrimenti in continuità per 15 minuti. La mia difficoltà è stata proprio quella di mantenere questo livello e non sotto. In pratica mi stancavo prima dei tempi richiesti, oppure potevo tirare di più di quello che avrei potuto (livello 15).
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da gnr »

Si, il 15 e' un livello di sforzo ne carne ne pesce a cui la maggiore parte di noi non e' abituato, e le cose a cui non siamo abituati ci fanno paura.
L'identificazione del livello e' comunque il risultato di un nostro giudizio soggettivo che puo' variare per mille motivi.
Per questo sono curioso di vedere se quel test "azzecca" su altri o se il mio risultato positivo fu solo caso.
bradipoprincipiante
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da bradipoprincipiante »

Come già' detto voglio fare uno dei test massimali sul campo da voi suggeritomi (penso il 400 più 800 in quanto secondo me ci capisco di più rispetto alle salite in quanto non saprei i dislivelli le lunghezze ecc), al limite se mi sbaglio di 1/2 battiti non mi importa, mi importa solo vedere se la mia frequenza Max e' 190 invece che 180 teorica da formuletta (l'altro giorno correvo a 170 battiti ma non sentivo affanno, per niente, anzi stavo bene, secondo la teorica sarebbe dovuto essere oltre il 90 per cento...ho fatto solo pochi km comunque, cioè 4).
Secondo voi che percentuale della Max potrebbe essere stata? O meglio che Max potrei avere, c'è' qualcuno di voi che ha 40 anni e a 170 battiti corre per 4 km tranquillo?
Ho un po' paura a fare il test massimale sul campo perché sono da solo.. E se vado in fibrillazione? Vabbè che se così fosse anche se ci fosse qualcuno cosa farebbe?
adrenalina
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da adrenalina »

a 170 "tranquillo" non è il termine esatto; pure avessi (dubito) 195 di FCmax, stai cmq spingendo o almeno, il tuo cuore sì.
Fai una delle tante prove descritte qui e inizia a vedere su che valori reali stai.
Ciao!
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disti
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da disti »

Se non è allenato è normale che a 170 non avverta uno gran sforzo. Io ho circa 195 di massima e l'anno scorso dopo essere stato fermo 2 mesi i 170 battiti li raggiungevo come niente, ora a 170 mi devo fare il mazzo :D

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zeromaratone
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro

Messaggio da zeromaratone »

In generale (e l'ho fatto presente spesso in questo 3D) l'obiettivo cardio non è quello di salire ma quello di scendere. A parità di passo, avere bpm bassi, (al contrario di un motore dove gli rpm salgono all'aumentare della velocità), il sistema cardiorespiratorio funziona al meglio.
Spingere per arrivare oltre il 90% della FCmax teorica o reale che sia, non è ottimale, se si parla di granfondo e mezzofondo e se non stai correndo i 400 metri o si affronta una salita (pagandone inevitabilmente poi le conseguenze... cioè sei "spompato"... )
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]

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