Che gara strana ieri...
Partiamo dall'inizio:
Dopo aver dormito qualche ora in palestra, ci si alza verso le 3 per colazione e preparativi...i miei sono particolarmente lunghi, soprattutto quelli per i piedi che erano praticamente nastrati completamente, però alla fine neanche una vescica!
Ci si prepara alla partenza, la temperatura è fresca, ma non eccessivamente fredda.
Partiamo sulle note della marcia di Radeski e partiamo...
Mi accorgo subito che c'è qualcosa di strano: nei primi 5 km collinari non faccio nessuna fatica a stare con Barnes, Gadin, ...

e così anche nei successivi 5km, sulla salita più impegnativa della gara con una pendenza notevole. Qualcuno inizia a chiedersi dove sia Marco... Al primo controllo al 10km arriviamo in circa 7/8.
Proseguiamo verso Costa salata (rischiando anche di sbagliare strada), siamo rimasti in 6.
Sulla salita successiva rimaniamo prima in 4, poi Pablo e Flavio sferrano il loro attacco, siamo verso il 30km, li rivedrò dopo l'arrivo.
Proseguo con Matteo Bertoli fino a circa il 46 km. Sulla salita dal 46 al 48 km vado in crisi, me l'aspettavo e quindi non mi preoccupo...Matteo mi abbandona

e se ne va, vengo superato da Silvio
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con cui avevo fatto circa metà del GTV, e inizio a vedere alle mie spalle una sagoma dallo stile di corsa inconfondibile...Nel giro di 5 km me lo trovo dietro e visto che va a circa il doppio della mia attuale velocità lo faccio passare e lo saluto con un "Dai Marco, forza". Lui mi risponde con un "Dai vieni". Credo di essere riuscito a stargli dietro per 30/40 metri buoni!
Proseguo la mia gara, ecco la salita al punto più alto della gara, il Monte Ebro mt 1700, da qui a parte un dislivello di 150 mt sarà tutta discesa. L'ultima discesa la soffro un po', la pendenza è tanta e non riesco a far andare le gambe come vorrei.
Il traguardo comunque arriva in fretta, l'emozione e la soddisfazione sono immense, vengo addirittura intervistato dopo l'arrivo!
Nel dopo gara, mentre aspetto l'arrivo di un po' di amici, ricevo i complimenti di Checco Galanzino e Marco Olmo, raggiante e straordinariamente loquace, felice di essere riuscito a risolvere un po' di problemi.
Sono contento anche per Pablo Barnes che ha fatto una bella gara ed è arrivato piangendo dalla felicità.
Ovviamente complimenti a tutti i finisher!

Non occorre guardare per vedere lontano.
Reivindico absolutamente el derecho al vagabundeo, a la aventura, a la utopìa y al romanticismo...