Una corsa senza meta...
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Una corsa senza meta...
Boh non sapevo dove scrivere queste due righe, penso sia la parte giusta altrimenti scusatemi...
Oggi avevo in programma un 4x2km in progressione, un allenamento impegnativo ma che le emozioni di questa giornata l'hanno reso penso indimenticabile.
La mia penso sia una storia un pò comune a tutti, figlio di una famiglia di lavoratori, mamma e papà che escono al mattino presto e tornano la sera tardi poche festività e quasi niente ferie, sono cresciuto quindi così, con mia nonna e mio fratello più piccolo a colmare le assenze dei miei genitori che però ringrazierò sempre per tutto quello che hanno fatto per me, se oggi sto a scrivere queste due righe da casa mia e non da qualche parte dall'altra parte del mondo il merito penso sia il loro.
Crescendo ho avuto tanti conoscenti ma pochi amici, non ho neanche il classico amico d'infanzia, poi all'università la svolta, ho conosciuto dei colleghi che prima sono diventati amici e poi la mia famiglia. Anni di gioie e dolori condivisi, poi il giorno della mia laurea insieme a uno di loro, la gioia di quei momenti lascia quasi subito il posto alla cruda realtà, le strade si separano quasi subito, io a lavoro, lui a lavoro, gli altri all'uni e le occasioni per vederci sono sempre meno.
Oggi, sessione di laurea di novembre, era la loro giornata, altri due componenti di quella che è stata la mia famiglia stanno per laurearsi e io non posso mancare, ieri ho lavorato quasi 14 ore ho finito distrutto ma consapevole che l'indomani sarei stato con loro a condividere questa grande gioia, per quella che forse è stata la nostra ultima volta tutti insieme.
Ma la mattina non era iniziata nei migliori dei modi con la mia ragazza che mi ha mollato, era una decisione nell'aria già da qualche settimana ma io non avevo mai avuto il coraggio di farlo, forse perchè ogni volta che volevo farlo i ricordi di anni passati insieme mi fermavano, sono convinto che sia la scelta giusta per entrambi ma di certo la cosa mi ha parecchio frastornato. Ma oggi è il giorno dei miei fratelli, quindi torno a casa, mi faccio elegante, e vado all'università.
Baci e abbracci con tutti i colleghi mi fanno provare nostalgia per i bei tempi passati in facoltà ma è quando a fine sessione ci abbracciamo che capisco che qualcosa è finito. Trattengo a stento le lacrime mangio due pasticcini e volo in direzione aeroporto, è il momento dell'addio con uno dei miei fratelli acquisiti che sta per raggiungere la sua famiglia, gli chiedo quando tornerà e al suo "penso mai più" ci scappa un abbraccio che vale più di mille parole.
Torno a casa e mi cambio è il momento del progressivo, dentro di me un susseguirsi di ricordi, ogni ricordo un'emozione diversa, prendo il lettore mp3 che non usavo da mesi. Il live di knocking on heavens door dei guns 'n' roses in loop continuo, i primi due km li corro a 4'46", i secondi due a 4'38", corro con una rabbia che non ho mai avuto ogni passo mi sembra di fare un solco sull'asfalto, il terzo blocco lo corro a 4'30". Nella mia testa le emozioni si mischiano tra di loro, ascolto la musica ma non la sento, una sensazione difficile da spiegare, guardo il garmin di tanto in tanto ma non dò importanza al passo, ricordo che qualche lacrima si è presentata ai miei occhi ma il mio orgoglio non l'ha fatta uscire. Parto per l'ultimo blocco a 4'20", ricordo di non aver pensato nulla, corro senza una meta solo più forte che posso, il garmin segna l'8°km avrei finito ma la testa mi ordina di continuare, stacco il garmin e do tutto, uno scatto infinito, la sofferenza dell'acido lattico che si accumula mi fa tornare nel mondo reale, accelero finchè posso poi mi sdraio in terra sfinito. Guardo il cielo e riprendo a sentire la musica, le emozioni pian piano lasciano il posto alla ragione. Mi rialzo e vado verso casa, un'altra giornata è finita.
A giorni altri due fratelli andranno via da questa piccola Sicilia, forse non li rivedrò mai più ma il ricordo dei giorni passati insieme resterà indelebile nella mia testa per tanto tempo ancora.
Scusate se ho scritto un poema ma oggi mi sento di dire grazie alla corsa e alla fatica per avermi fatto provare sensazioni mai provate prima, volevo solo farlo sapere a chi può capire l'importanza di una corsa senza meta ma con il solo obiettivo di sfogarsi...
Oggi avevo in programma un 4x2km in progressione, un allenamento impegnativo ma che le emozioni di questa giornata l'hanno reso penso indimenticabile.
La mia penso sia una storia un pò comune a tutti, figlio di una famiglia di lavoratori, mamma e papà che escono al mattino presto e tornano la sera tardi poche festività e quasi niente ferie, sono cresciuto quindi così, con mia nonna e mio fratello più piccolo a colmare le assenze dei miei genitori che però ringrazierò sempre per tutto quello che hanno fatto per me, se oggi sto a scrivere queste due righe da casa mia e non da qualche parte dall'altra parte del mondo il merito penso sia il loro.
Crescendo ho avuto tanti conoscenti ma pochi amici, non ho neanche il classico amico d'infanzia, poi all'università la svolta, ho conosciuto dei colleghi che prima sono diventati amici e poi la mia famiglia. Anni di gioie e dolori condivisi, poi il giorno della mia laurea insieme a uno di loro, la gioia di quei momenti lascia quasi subito il posto alla cruda realtà, le strade si separano quasi subito, io a lavoro, lui a lavoro, gli altri all'uni e le occasioni per vederci sono sempre meno.
Oggi, sessione di laurea di novembre, era la loro giornata, altri due componenti di quella che è stata la mia famiglia stanno per laurearsi e io non posso mancare, ieri ho lavorato quasi 14 ore ho finito distrutto ma consapevole che l'indomani sarei stato con loro a condividere questa grande gioia, per quella che forse è stata la nostra ultima volta tutti insieme.
Ma la mattina non era iniziata nei migliori dei modi con la mia ragazza che mi ha mollato, era una decisione nell'aria già da qualche settimana ma io non avevo mai avuto il coraggio di farlo, forse perchè ogni volta che volevo farlo i ricordi di anni passati insieme mi fermavano, sono convinto che sia la scelta giusta per entrambi ma di certo la cosa mi ha parecchio frastornato. Ma oggi è il giorno dei miei fratelli, quindi torno a casa, mi faccio elegante, e vado all'università.
Baci e abbracci con tutti i colleghi mi fanno provare nostalgia per i bei tempi passati in facoltà ma è quando a fine sessione ci abbracciamo che capisco che qualcosa è finito. Trattengo a stento le lacrime mangio due pasticcini e volo in direzione aeroporto, è il momento dell'addio con uno dei miei fratelli acquisiti che sta per raggiungere la sua famiglia, gli chiedo quando tornerà e al suo "penso mai più" ci scappa un abbraccio che vale più di mille parole.
Torno a casa e mi cambio è il momento del progressivo, dentro di me un susseguirsi di ricordi, ogni ricordo un'emozione diversa, prendo il lettore mp3 che non usavo da mesi. Il live di knocking on heavens door dei guns 'n' roses in loop continuo, i primi due km li corro a 4'46", i secondi due a 4'38", corro con una rabbia che non ho mai avuto ogni passo mi sembra di fare un solco sull'asfalto, il terzo blocco lo corro a 4'30". Nella mia testa le emozioni si mischiano tra di loro, ascolto la musica ma non la sento, una sensazione difficile da spiegare, guardo il garmin di tanto in tanto ma non dò importanza al passo, ricordo che qualche lacrima si è presentata ai miei occhi ma il mio orgoglio non l'ha fatta uscire. Parto per l'ultimo blocco a 4'20", ricordo di non aver pensato nulla, corro senza una meta solo più forte che posso, il garmin segna l'8°km avrei finito ma la testa mi ordina di continuare, stacco il garmin e do tutto, uno scatto infinito, la sofferenza dell'acido lattico che si accumula mi fa tornare nel mondo reale, accelero finchè posso poi mi sdraio in terra sfinito. Guardo il cielo e riprendo a sentire la musica, le emozioni pian piano lasciano il posto alla ragione. Mi rialzo e vado verso casa, un'altra giornata è finita.
A giorni altri due fratelli andranno via da questa piccola Sicilia, forse non li rivedrò mai più ma il ricordo dei giorni passati insieme resterà indelebile nella mia testa per tanto tempo ancora.
Scusate se ho scritto un poema ma oggi mi sento di dire grazie alla corsa e alla fatica per avermi fatto provare sensazioni mai provate prima, volevo solo farlo sapere a chi può capire l'importanza di una corsa senza meta ma con il solo obiettivo di sfogarsi...
10 Km - 44'33" - Elephant Run 2017
Re: Una corsa senza meta...
Io sono convinto che le emozioni che ho provato leggendo questo testo siano una frazione microscopica di quelle che hai vissuto tu. Ad ogni modo voglio che tu sappia che sono comunque tantissime e di un'intensità sconvolgente. Mi sono realmente commosso.
Capisco (o, almeno, credo di poter capire) quanto dura sia stata per te oggi. Ti auguro solo di superare questo momento difficile e che la corsa sia con te.
In bocca al lupo.
Capisco (o, almeno, credo di poter capire) quanto dura sia stata per te oggi. Ti auguro solo di superare questo momento difficile e che la corsa sia con te.
In bocca al lupo.
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Re: Una corsa senza meta...
Difficilmente quando vedo un messaggio così lungo mi metto a leggerlo, ma devo dire che ne è valsa la pena
Anche se abbiamo una storia molto diversa alcune cose che hai scritto avrei potuto scriverle io. Grazie

Anche se abbiamo una storia molto diversa alcune cose che hai scritto avrei potuto scriverle io. Grazie

Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
https://www.strava.com/athletes/9496294
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- Iscritto il: 26 mag 2010, 22:45
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Re: Una corsa senza meta...
Bella storia. Emozionante. Intensa.
Ma la vita é un continuo percorso pieno di sorprese, qualcosa ci viene tolto e qualcosa ci viene dato ogni giorno. Forza e in bocca al lupo.


Ma la vita é un continuo percorso pieno di sorprese, qualcosa ci viene tolto e qualcosa ci viene dato ogni giorno. Forza e in bocca al lupo.
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:113 (2 ritiri)
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Re: Una corsa senza meta...


21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019
Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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Miro
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Re: Una corsa senza meta...



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- Iscritto il: 11 dic 2012, 19:20
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Re: Una corsa senza meta...






10 km 40'26" lastrapazza 08/03/15
21 km 1h28'28" mezza Maratona Scandicci 17/02/19
42 km 3h14'47" maratona Firenze 24/11/19 (già aggiunto 3 minuti per riduzione percorso)
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- Iscritto il: 11 apr 2010, 19:31
- Località: Milano
Re: Una corsa senza meta...
Che racconto bello ed emozionante! Penso di riuscire a capirti... quando un turbinio di emozioni ti travolge, rifugiarti in quel "binario parallelo" in cui correre a perdifiato mentre tutti i fotogrammi scorrono l'uno dopo l'altro... il caos sembra non placarsi ma mentre le gambe girano senza una meta lo scacci, quel che conta è la strada davanti a te. Finisci di correre, abbandoni quel binario parallelo ma lo fai con una nuova testa, una nuova consapevolezza.La corsa è legata indissolubilmente anche a molti ricordi della mia vita, sia felici che meno felici.
Un abbraccione
Un abbraccione

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My blog http://eastwood89.blogspot.com/
PB 10k - 36'48'' (Cusano Milanino, 19/05/2018) - Non omologata
PB 21k - 1h20'22'' (Berlino, 22/08/2021)
PB 42k - 2h52'41'' (Valencia, 2/12/2018)
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Re: Una corsa senza meta...




Sheridan - Marco
http://connect.garmin.com/profile/Sheridan_71
10km 37' 57" 16-03-14 StraVicenza
21,1Km 1h 22' 36" 16-02-14 Giulietta&Romeo Half Marathon
42,2Km 2h 58' 52" 02-03-14 Treviso Marathon
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Re: Una corsa senza meta...
Ciao Fabrizio la vita ci riserva gioie e delusioni, ma si deve sempre sempre tirare dritto e non mollare.
Io come alcuni dei tuoi "fratelli" dopo la laurea ho dovuto lasciare la mia città "Benevento".
Ho lasciato i miei tanti tanti amici, i miei fratelli, la mia famiglia. I primi tempi di serate solo davanti alla tv o a studiare ne ho passate tante.
Ma la cosa che più mi dispiace, è pensare che i miei genitori, padre operaio e mamma casalinga, dopo vagonate di sacrifici per far laureare i loro tre figli oggi non se li possono godere perchè per lavorare siamo in giro per l'Italia.
Poi però ci sono tante sorprese, ho incontrato incontro il mio amore, mi sono sposato e tutto riparte, ma in qst turbinio di emozioni noi abbiamo la nostra immancabile compagna: la corsa.
Continua così, mai mollare e sempre con un obiettivo da raggiungere.
Ciao
Io come alcuni dei tuoi "fratelli" dopo la laurea ho dovuto lasciare la mia città "Benevento".
Ho lasciato i miei tanti tanti amici, i miei fratelli, la mia famiglia. I primi tempi di serate solo davanti alla tv o a studiare ne ho passate tante.
Ma la cosa che più mi dispiace, è pensare che i miei genitori, padre operaio e mamma casalinga, dopo vagonate di sacrifici per far laureare i loro tre figli oggi non se li possono godere perchè per lavorare siamo in giro per l'Italia.
Poi però ci sono tante sorprese, ho incontrato incontro il mio amore, mi sono sposato e tutto riparte, ma in qst turbinio di emozioni noi abbiamo la nostra immancabile compagna: la corsa.
Continua così, mai mollare e sempre con un obiettivo da raggiungere.
Ciao
