[Diario] Road to UltraTrail

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da gambacorta »

beh inzomma io 43 tutti di neve ancora non li ho mai fatti, non ti sminuire troppo, eh! :D
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
fai correre anche tu il :pig: scopri->qui<-come!
douglas_mortimer

Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da douglas_mortimer »

Ho letto solo adesso. Congratulazioni a Victor per aver finito la gara ma anche per averla cominciata, cosa che già richiede un certo coraggio. Applausi dovuti. [-o< [-o< [-o<
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Grazie anche a te, @douglas_mortimer :beer:
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Buongiorno a tutti!
Mi sono resto conto che non posto nel 3d da mesi ](*,)
Aggiorno con i racconti delle ultime 3 gare fatte. Niente di entusiasmante, ma giusto per rendervi partecipici che non sto oziando completamente :mrgreen:

PANORAMICA DI PRIMAVERA (Lamezia Terme [CZ] - 06/04/2023)
La Panoramica di Primavera è solitamente la prima occasione dell'anno per incontrarsi con i compagni di squadra e così è stato anche questa volta, essendo i partecipanti della Kos Running ASD ben 11.
Purtroppo il tempo nel pre gara non è clemente e la pioggia incessante ci fa rifugiare all'interno del bar di fronte proprio l'area di partenza. Scambiatici i saluti ci dirigiamo verso le nostre auto per il cambio e, dopo un po' di riscaldamento e le foto di rito, ci disponiamo nei pressi del gonfiabile della partenza.
Rispetto agli altri anni mi metto il più avanti possibile perchè in mezzo a noi ci sono anche quelli della non competitiva che potrebbero causare qualche caduta o forte rallentamento nelle prima centinaia di metri del percorso.
Allo start riesco in effetti a partire spedito con il mio passo, senza alcun intralcio, mentre vedo alcuni miei compagni di squadra più avanti aumentare il passo e la distanza nei miei confronti. In realtà poi il compagno di squadra era solo uno, Roberto. Da lontano avrò visto male.
Poche centinaia di metri in piano e si inizia a salire. Col compagno di squadra Carlo facciamo tutta la salita insieme e recuperiamo qualche posizione su chi è partito troppo allegro. Il cielo è nuvoloso ma non piove e ciò rende le condizioni climatiche ottime per la gara.
Al 5° chilometro, mentre sta per terminare la salita, Carlo allunga e nei successivi km di discesa prende qualche centinaio di metri di vantaggio su di me.
Corro tutti e 3 i km di discesa (incredibilmente) sotto i 4 e raggiungo Roberto col quale scambio qualche parola, ma Carlo è sempre molto lontano.
Ma a fine discesa si ricomincia a salire e so già che in questo tratto recupererò tempo e posizioni.
E così faccio: supero 3-4 atleti in difficoltà e nell'ultima salita prima di arrivare sul rettilineo del traguardo mi avvicino a Carlo fino a qualche decina di metri, ma non riesco a fare di più così taglia il traguardo distaccandomi di 8 secondi. Per lui una grande prestazione e record di 10 minuti sul suo tempo precedente, mentre io faccio lo stesso tempo del 2019.
Chiudo i circa 10 km di gara con un ritmo medio poco sotto i 4'40''/km che, in considerazione del fatto che nell'ultimo anno e mezzo ero sceso sotto i 5'/km solo 3 volte (due allenamenti e una gara), mi rende molto soddisfatto della prestazione!
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

CORSA DEL MITO (PALINURO-MARINA DI CAMEROTA [SA] - 13/05/2023)

La Corsa del Mito è una gara che si svolge tra i comuni di Palinuro e Marina di Camerota nel Cilento. Essendo questa gara arrivata alla 11esima edizione, già da qualche tempo l'avevo messa nel mirino, ma a causa della distanza dei luoghi e al mancato svolgimento negli ultimi anni per la pandemia, l'avevo fino ad ora scartata.
Quest'anno invece, complice la mancanza di altre gare nel periodo, la numerosa partecipazione dei miei compagni di squadra e il fatto che la famiglia di mia sorella fosse solo ad un'ora da auto da lì, mi sono deciso ad organizzare un weekend fuori con tanto di gara inclusa.
Avendo deciso solo una settimana prima di partecipare, non ho fatto alcun allenamento specifico per la gara, ma essendo il mio unico obiettivo il divertirmi va bene così.
I miei compagni di squadra salgono quasi tutti con un pullman in noleggio, mentre io e qualcun altro in macchina. E proprio la mia macchina 3 giorni prima della gara mi molla in mezzo al traffico cittadino e mi fa temere il peggio visto il lungo viaggio da percorrere. Ma da sola si riprende e neanche il controllo del meccanico di fiducia trova qualche malfunzione. Il problema non si ripete più e quindi il sabato mattino parto più o meno tranquillo.
La gara è alle 17:30 quindi mi tocca fermarmi ancora prima di arrivare a Marina di Camerota per pranzare. Non voglio mangiare ne qualcosa di troppo pesante ne troppo tardi, per non avere ripercussioni in gara. La scelta così ricade sul borgo per me sconosciuto di Policastro Bussentino, che si trova a poco meno di 30' di auto da Marina di Camerota.
Qua mi fermo e con la mia famiglia giriamo nel centro storico e visitiamo il Duomo. Pioviggina così alle 12:30 andiamo già al ristorante dove ho prenotato e pranziamo. Verso le 13:30 ripartiamo e intorno alle 14 siamo a Marina di Camerota, dopo aver attraversato parte del percorso di gara nel quale ho potuto ammirare gli splendidi passaggi delle falesie rocciose che uniscono la montagna al mare. E un paio di salitine abbastanza lunghe e dure.
Le strade cittadine sono già piene di atleti e non vedo l'ora di raggiungere i miei compagni di squadra. Ma proprio quando sto per arrivare al parcheggio dell'Hotel ecco che la macchina mi molla di nuovo, bloccando completamente il passaggio carrabile in quella stretta stradina. Dopo qualche leggera imprecazione l'auto si sblocca come la volta scorsa, così riesco a raggiungere il parcheggio.
Scarico i bagagli, faccio il check in e mi preparo per la gara. E' ancora presto ma bisogna prendere la navetta che da Marina di Camerota arriva a Palinuro perchè la partenza si trova lì.
Raggiungo i compagni di squadra che si trovano al grande parcheggio dello stadio e dopo i vari saluti e le presentazioni con chi non conosco, andiamo al luogo di partenza delle navette. Qua troviamo una bolgia di gente e, nonostante ci sia uno tosto a dirigere le manovre dei pullman e le salite degli atleti sugli stessi, ci tocca provare a salire su 3-4 pullman prima di riuscire a farlo.
Non appena arrivati al centro di Palinuro ci fanno scendere e dobbiamo andare a piedi fino al porto, ottima occasione per studiare i primi km del percorso di gara, ma purtroppo si mette subito a piovere forte. Prendo il cappello nella sacca che mi sono portato dietro e me lo metto, sperando che non piova fino all'orario di partenza visto che non sono ancore le 16.
Per fortuna la pioggio si ferma e, a parte un altro paio di scrosci, il meteo resta clemente per il resto del tempo. Ritirati i pettorali, consegnate le sacche che ritroveremo all'arrivo e fatte le foto di squadra, intorno alle 17 iniziamo il riscaldamento, insieme alle altre circa 650 persone che partecipano alla gara competitiva.
Alla partenza mi posiziono vicino ai compagni di squadra e quando viene dato il via faccio parecchia attenzione a non cadere urtando qualche altro atleta, visto che lasciata l'area del porto la strada si restringe repentinamente.
Si comincia subito a salire per un km e dal porto si arriva al centro di Palinuro. Vedo i compagni di squadra Roberto e Luca molto davanti a me ma raggiungo Alessandro col quale proseguiamo insieme. Mi supera e si allontana anche Francesco, un ragazzo calabrese di un'altra società che è salito insieme ai miei amici.
Con Alessandro corriamo insieme un paio di chilometri fatti di saliscendi, fino a quando poco prima del 3° km ci inquadra un cameraman in moto. Pensiamo a qualche video che verrà pubblicato successivamente, invece siamo trasmesso in diretta sul grande schermo che hanno posizionato vicino all'arrivo al porto di Camerota, come mi faranno notare dopo mia moglie e mia figlia che non si sono perse la visione.
4° e 5° km sono più o meno in piano e allungo un po' il passo, tant'è che quando arrivo al ponte sul Mingardo mi ritrovo senza Alessandro e in compagnia di un atleta campano al quale per sbaglio tiro una manata ad una spalla, essendomi deconcentrato a guardare il fiume che stiamo superando. Gli chiedo scusa e avanziamo insieme per qualche chilometro, scambiando qualche parola. Entrambi non abbiamo idea di che ritmo gara dover tenere quindi decidiamo di proseguire a circa 4'50''/km fino alla fine, salita permettendo. Raggiungiamo nel frattempo altri due atleti con un'andatura simile alla nostra e includiamo anche loro nel nostro gruppetto. Tutto sembra procedere bene: abbiamo un buon ritmo, non faccio tantissima fatica e le pulsazioni medie sono intorno a 165. Questo fino a circa l'8° km, quando da dietro mi raggiunge la mia compagna di squadra Mariacarmela, scortata da Alessandro e altri amici.
La vedo molto in forma così saluto e abbandono il gruppetto campano con cui stavo procedendo, e mi impegno a provare ad aiutarla a recuperare qualche posizione.
Il primo step è raggiungere Luca, che ci è davanti di qualche centinaia di metri. Il ritmo al km passa dai 4'50'' a poco sopra i 4'30'' e intorno al 9° km raggiungiamo, salutiamo e sorpassiamo Luca. E' iniziata la salita e il ritmo cala, ma nonostante lo sforzo percepito continuiamo a recuperare posizioni.
Il prossimo obiettivo nel mirino è Roberto, anche se è abbastanza lontano da noi. Continuiamo ad avvinarci e intorno al 12° km raggiungiamo, salutiamo e sorpassiamo anche lui.
Come nuovo obiettivo mi pongo un paio di ragazze che vedo davanti, in modo da far recuperare altre posizioni a Mariacarmela. La discesa del 12° ci fa un po' rifiatare, ma al 13° c'è di nuovo salita e sento di non poter reggere ancora a lungo questi ritmi. Ma so anche che tra poco il percorso inizierà a scendere verso il porto quindi stringo i denti e continuo a tirare, continuando a ripetere a Mariacarmela (e a me stesso) di resistere che siamo quasi alla fine.
Quando intorno al km 13,5 si inizia a scendere capisco che ormai la gara è finita anche se non so con esattezza cosa ci riserverà il percorso. Anche in discesa continuiamo a sorpassare qualcuno, tra cui un paio di ragazze e Francesco, il ragazzo calabrese che era salito con la mia squadra.
Arrivati nel centro cittadino inizia ad esserci tanta gente che ci incoraggia e, gasati dalla folla e dando il cinque ai vari bambini posti ai lati della strada, facciamo l'ultimo tratto in salita del lungomare in un ritmo da infarto, nonostante dietro di noi non ci fosse più nessuno in grado di raggiungerci. Così dopo l'ultima curva e in vista del traguardo mollo finalmente un po' e taglio il traguardo insieme a Mariacarmela in poco più di 1h e 10', con una media di circa 4'45''/km, tempo per me inaspettato alla luce del dislivello presente sul percorso. E soprattutto concluso con una FC max registrata di 182 bmp che credo sia un record per me.
Riguardo la gara, bella la partenza da Palinuro e fantastica la visuale che si ha da Marina di Camerota nonchè i km tra le falesie. Molto emozionante anche il passaggio tra l'incitamento del pubblico sempre a Camerota. Qualche km della parte centrale della gara invece un po' monotono, ma alla fine proprio questi erano quelli più corribili.
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

TRAIL LI FOJI (Picerno [PZ] - 04/06/2023)


PARTE 1 - UNA GARA QUASI PERFETTA

Dopo la comunicazione arrivata mercoledì 30 maggio del secondo rinvio del trail di Sala Consilina a causa della peste suina sul territorio, giovedì sera, a poche ore dalla chiusura delle iscrizioni, ho deciso di iscrivermi al Trail Li Foji. Lo avevo inizialmente scartato perchè non avevo tanta voglia di alzarmi alle 5 e farmi 2,5 ore di macchina (e altre 2,5 ore al ritorno...) per partecipare ad una gara a cui avevo già preso parte un paio di anni (anche se allora avevo fatto la 50 km) e che non mi aveva entusiasmato, ma vista la carenza di trail mi sono convinto ad andare.
Le gambe sono un po' stanche perchè la settimana di scarico prevista doveva essere quella successiva, ma confido che con un paio di giorni di riposo riesco ad essere al meglio.
La mattina della gara mi alzo prima della sveglia che era puntata alle 5. Faccio un'abbondante colazione, mi preparo e parto per Picerno. Arrivo in anticipo rispetto a quanto indicato da Google Maps pur facendo il giro lungo da Sicignano, forse per la mancanza di traffico sulle strade.
Trovo un posto al fresco di un parcheggio multipiano proprio al di sotto dell'anfiteatro Impastato che doveva essere il punto di consegna dei pettorali, punto che è però stato spostato nella piazza Plebiscito che è sede anche della partenza della gara.
Ritiro il pettorale e il pacco gara e torno in macchina a prepararmi. Qui temporeggio fino a dopo le 9 e poi torno a Piazza del Popolo dove saluto l'amico Marco e suo padre, mi faccio punzonare ed entro nella griglia di partenza, dopo una visita veloce in bagno.
Lo speaker fa il breafing sulla gara e ci dice di fare attenzione ai cartelli e alle fettucce; da parte mia sono tranquillo perchè pur facendo ogni anno diversi trail non mi sono mai perso, neanche alla stessa gara del Li Foji da 50 km fatta nel 2021.
Davanti a me guardo con la massima ammirazione Marco Olmo, leggenda vivente del trail e ospite della manifestazione, che a 75 anni ancora riesce ad essere competitivo in gare così dure.
Alle 9:30 partiamo e attraversiamo il centro cittadino; si sale subito e così sarà per almeno 2,5 km. Quando corro vicino a Marco Olmo mi sembra di essere in una specie di limbo dove la realtà si mescola con i sogni: sto correndo insieme a colui che a 58 anni ha vinto l' Ultra Trail du Mont Blanc diventando campione del mondo, quella stessa persona di cui possiedo un libro e di cui ho visto gli speciali in TV.
La salita è subito dura ma questa parte la conosco già perchè ripercorre un tratto della 50 km; si fa la via crucis fino alla chiesetta e poi la pendenza inizia a diminiuire. Cammino quasi sempre in questi tratti e solo a ridosso della chiesetta ricomincio a correre con continuità.
Continuando a salire giungo al primo ristoro al km 6,4 e 1.187 m di quota; ho le borracce ancora abbastanza piene sia di sali sia di acqua, così afferro una banana al volo e mi butto in picchiata nella discesa, a inseguire il gruppetto di atleti che mi precede. Ma proprio quando arrivo giù vedo gli atleti che tornano indietro dicendo che i nastri segnalatori sono spariti. Effettivamente guardando in alto mi accorgo che gli stessi proseguivano ad un certo punto sulla destra, mentre noi siamo scesi giù. Poco male, invece di tornare indietro, taglio il percorso per raggiungere le balise e mi ricongiungo al sentiero tracciato. E' la seconda volta che imbocco un sentiero non corretto perchè già in precedenza in tanti ad un certo punto avevamo sbagliato percorso, ma in quel caso poi si era ricongiunto a quello ufficiale.
Si continua a salire e scendere nel bosco e non c'è niente da annotare se non che ad una discesa poco prima del 10° prendo una storta alla caviglia sinistra che mi fa sbilanciare e subire una leggera distorsione al ginocchio destro causandomi un dolirino che mi accompagnerà poi fino a fine gara.
Da questo momento, inoltre, inizio a trovare diversi tratti fangosi: inizialmente cerco di aggirli passando dal bosco, ma dopo un po' capisco che è tutta fatica sprecata e procedo diritto, affondando completamente i piedi nella melma e facendo attenzione a non lasciarci dentro le scarpe.
Sempre intorno al 10° km entriamo nel fitto bosco, di cui mi ricordo sempre per esserci passato nel 2021, quando però ero in preda ai crampi e faticavo a camminare. Stavolta vado più spedito e pur in salita riesco spesso a correre.
Intorno al km 12,5 usciamo dal bosco e raggiungiamo l'area dei ripetitori del Monte Li Foji (quota 1.326 m) e da qui iniziano 3 km di discesa che ci porteranno al secondo punto di ristoro, che nella gara del 2021 era invece la sede della partenza.
In discesa i due atleti che mi precedono mi staccano, nonostante faccia un paio di km intorno ai 4'45''/km, e proprio vicino al ristoro mi raggiunge e sorpassa anche un terzo atleta. Al ristoro agguanto un bel pezzo di crostata che dall'aspetto mi ispira molto e rifiuto la birra che gentilmente mi offrono: mi aspetta il km più duro e difficile di tutta la gara e voglio essere concentrato al massimo. Inizia subito infatti il vertical che mi porterà in poche centinaia di metri da quota 1.100 a quota 1.300. Salgo molto lentamente ma nonostante tutto recupero un paio di posizioni. Mi sento bene e so che una volta in cima la gara sarà finita. Purtroppo però non sarà così.


PARTE 2 - DISPERSO

Giunti in cima i volontari dell'organizzazione rilevano i nostri chip e ci fanno qualche foto. Sono trascorse 2 ore e 7 minuti dallo start e scoprirò in seguito che mi trovavo alla 14° posizione e, visto che ancora ero abbastanza fresco e che in discesa me la cavo, c'erano tutte le condizioni per riuscire a recuperare anche qualche altra posizione. In effetti il 5° e il 6° arrivati al traguardo sono passati da questo punto di rilevamento circa un minuto prima di me, mentre Marco Olmo (poi arrivato 8°) mi era dietro di 5 minuti.
Al km 15,80 c'è il l'incrocio fatidico: occorre andare a sinistra, ma ne io ne quello che mi precede vediamo indicazioni (c'erano indicazioni?), così seguiamo le balise rosse e proseguiamo sul sentiero che già stiamo percorrendo. I segni sul percorso sono sempre presenti quindi non ci viene alcun dubbio sul fatto che abbiamo preso una direzione sbagliata. Ad un certo punto raggiungiamo un altro ragazzo con qualche problema di crampi e andiamo avanti tutte e tre insieme. Dopo un po' ci raggiunge anche un altro atleta da dietro e il gruppo arriva a 4 componenti.
Arrivati circa al 22° km, usciamo finalmente dal bosco e raggiungiamo la strada asfaltata, dove ci sono due cartelli: quello rosso della 100 km e quello verde dell 50 km, uno che indica di salire verso destra e l'altro che indica di scendere a sinistra.
Ci fermiamo a decidere su come procedere anche se capiamo subito che, non essendoci i cartelli gialli della nostra gara, abbiamo sbagliato da qualche parte in precedenza. Uno dei ragazzi dice che la traccia lo porta a salire a destra e così ci incamminiamo ma dopo un po' ci rendiamo conto che stiamo di nuovo tornando in direzione del Monte Li Foji così torniamo indietro e stavolta proviamo a scendere verso sinistra. Corriamo veloci sull'asfalto per circa 1 km ma una volta giù le balise terminano e sia vedendo ad occhio quanto sia distante l'abitato di Picerno sia osservando che la strada poi va in direzione opposta, decidiamo di tornare indietro.
Quindi risaliamo, stavolta camminando, la ripida strada asfaltata e stavolta decidiamo di tornare indietro sul percorso da cui siamo venuti in precedenza. Ma proprio dopo poche centinaia di metri ecco venirci incontro un altro folto gruppo di atleti (una decina) anch'essi alla ricerca della corretta via da seguire.
Uno di loro è al telefono con gli organizzatori i quali gli dicono che dal punto in cui siamo (vicino al centro di allevamento bestiame), proseguendo sulla strada prima o poi arriveremo a Picerno. Così una parte del gruppo riprende di nuovo a scendere dalla strada asfaltata mentre gli altri temporeggiano un po', pronunciando frasi irripetibili verso l'organizzazione.
Iniziamo la discesa in 4 (3 uomini e 1 donna), ma il ragazzo che parlava al tel con l'organizzazione poi resta indietro e lo perdiamo di vista. Si corre sempre su asfalto e la discesa è spesso ripida, così inizio a sentire dolore alle gambe e soprattutto al ginocchio a cui mi ero fatto male prima. Il navigatore del mio compagno di corsa ci tiene aggiornati sui chilometraggi mancanti al centro abitato. All'inizio segna ben 6 km da percorrere, che ci porterebbero ad arrivare a quasi 30 km di gara, contro i 23 previsti... Non ci sono più balise e ormai navighiamo a vista verso Picerno.
Al 27° km ritorniamo a trovare delle balise rosse e lasciamo la strada asfaltata per buttarci in una ripida discesa sterrata.
Si continua a scendere fino a circa 28,5 km per poi iniziare a salire fino al centro cittadino. Finalmente inizio ad intravedere altri atleti davanti a me ma ho deciso che farò l'ultimo km camminando, noncurante di poter recuperare posizioni. Tanto non ha più senso visto il giro che ho fatto.
Taglio il traguardo in 3h 47' 51'', dopo aver percorso circa 29,5 km e 1.650 m di dislivello positivo (la gara prevedeva 23 km e 1.200 m d+...) ma la cosa più strabiliante è che davanti a me ci sono, con la medaglia al collo, parte dei ragazzi che invece di scendere a piedi come ho fatto io si sono fatti venire a riprendere in macchina dagli organizzatori. Mi auguro almeno che siano stato squalificati ma invece proprio davanti a me in classifica trovo il ragazzo che mi ha confermato di essere arrivo in macchina nei pressi del traguardo.
Conclusione sulla gara: ok che fare 3 eventi sullo stesso percorso è complicato, ma non è possibile sbagliare più volte il percorso in una gara, soprattutto quando a sbagliare sono decine e decine di atleti abituati a fare corsa in montagna. Ed è un peccato perchè i luoghi meritano. Non credo però che avrò più voglia di rifare questa gara o almeno non succederà fino a quando la delusione sarà dimenticata, in particolare quella di vedere in classifica gente che è stata ufficialmente trasportata in macchina dall'organizzazione.

In rosso il tratto percorso in più dopo l'errore:
Immagine
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Buongiorno a tutti!
E' da un bel po' che non aggiorno il mio diario, ma qualche altra garetta (almeno lo scorso anno) l'ho fatta.
Poi una serie infinita di malanni ha pregiudicato il tutto ed ora ecco l'ennesimo rientro.
Ricapitolando:
- bronchite da metà settembre e fine ottobre, con alternanza di periodi di corsa e di fermo;
- covid per l'Immacolata, con 7 giorni di fermo ;
- influenza subito dopo Capodanno e 10 gg di fermo;
- di nuovo sintomi influenzali dal 21 gennaio e 15 giorni di fermo.

Il tutto condito da una infinita serie di medicinali.

Dal 10 febbraio ho ricominciato a correre nuovamente ma di certo non posso ancora dire di andare a regime. Anche perchè ormai c'è sempre dietro l'angolo la paura di altri malanni...
Spero di riuscire a fare un mesetto intero di corsa in modo da avere la voglia di mettere in programma anche qualche gara [-o<
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da leolinux »

Che filotto @victor76
Buona ripresa!
SM60
21k 1h38'32" - Vittuone - 10/02/2019
42k 3h43'51" - Brescia - 13/03/2022
6h 56.723km - Parco Nord - 07/05/2023
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da victor76 »

Spero sia la volta buona! Grazie @leolinux :beer:
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
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Re: [Diario] Road to UltraTrail

Messaggio da HappyFra »

Ti auguro di rimetterti presto a dovere, forza @victor76 ! :vicini:
21: 1:50:49 - 2024 Verona
42: 3:58:33 - 2024 Barcellona

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