fartlek [Discussione ufficiale ]

[andreapittia]

bo, capisco che è solo una questione di nome, ma io tutto ciò che prevede distanze e minutaggio lo chiamo IT o ripetute o altro, non fartlek. Per il fartlek è totale assenza di precise fasi scandite per minuti e/o distanze

Condivido in pieno. Spesso però è difficile non darsi dei tempi da seguire nel fartlek. Se dovessi consigliare ad un amico un lavoro di fartlek non sapendo dove lo stesso si allena farei fatica a dirgli "corri dall'albero al cestino piuttosto che dal palo al marciapiede". E credo che, conseguentemente, per tale motivo si tende a codificare gli allenamenti di fartlek in minuti Forte/Piano.
Poi, per quanto mi riguarda, ritengo fondamentale vederlo come uno strumento di allenamento diverso, per esempio, dalle classiche ripetute.

[enjoyash]

le ripetute si fanno sul passo però, tot distanza o minuti a un certo passo. Nel fartlek invece dovrebbe esserci libertà assoluta nel passo, veloce, medio lento, son concetti molto più vaghi di 4:30/km, 5:00 e 5:30.
Una specie di fartlek lo facevo quando giocavo a calcio, a comando dell'allenatore.

[ellepi]

L'unico vincolo che pongo nel fartlek è la durata o la distanza totali: quanti chilometri faccio in tutto? Oppure, a che ora finisco?
Solitamente lo affronto anche senza GPS per essere sicuro di liberarmi dall'idea di un allenamento codificato.
Per il resto deve essere libertà assoluta, altrimenti viene meno la peculiarità da cui nasce: il gioco!

[fujiko]

esattamente ellepi.

[enjoyash]

beh certo la definizione classica e originaria è quella di lavoro collinare o a ritmi vari e liberi, però nella prassi è invalso l'uso di riferirsi come fartlek anche a lavori su tempi predeterminati ma con ritmo a sensazione.

[arme]

non sono mai stato un fanatico del fartlek, nel senso che da 'metodico- scientifico' quale sono preferisco le ripetute per fare allenamenti di qualità sulla capacità aerobica.

detto questo, lo sto rivalutando ultimamente, e rispetto alle ripetute:
PRO: ti libera la testa, non sei schiavo dell'orologio, l'allenamento 'vola via', i tratti veloci vengono fatti a gran belle velocità (per me attorno a 3'40'')
CONTRO: nel confronto con la RP è meno qualificante secondo la mia esperienza, perché quando si sente la fatica del tratto veloce si tende ad accorciarlo a volte...

il mio fartlek classico è (dopo riscaldamento) è basato sul tempo e non sui KM: 1 ora senza interruzioni, con media finale tra 14 e 14.5 K.

non decido MAI a quanto andare né nelle parti veloci né in quelle più lente, che - a differenza delle ripetute - NON sono recuperi.

guardo alla fine il risultato, che di solito è un 4.10-4.17/km frutto della media tra tratti veloci sotto i 4' e tratti più lenti attorno a 4.30

[tomaszrunning]

La differenza di 30-40'' tra gli pezzi veloci e quelli lenti...
In mio caso (4'-5'30'') la differenza è molto piú marcata...
Come suggeriscono alcuni testi è utile di correre da un punto all'altro: dalla cabina telefonica fino l'angolo della strada poi fino l'entrata al parco, un bidone di spazzatura, un lampione, una panchina etc etc avendo tratti corti/lunghi di diversa lunghezza

[arme]

quoto 100% tomasz.

la differenza deve essere marcata, sicuro sopra i 30''/km. sulla scelta della durata anche io mi baso a spazi soggettivi (obiettivi) e non a tempi.
e gli spazi sono assolutamente variabili e decisi al momento, altrimenti diventa interval training che è un altro allenamento...

[enjoyash]

E perché mai solo spazio e non tempo? Tempo non predeterminato = spazio non predeterminato...

[arme]

@enjoyash perché se fai riferimento al tempo devi di fatto guardare l'orologio (oppure impostare un segnale a cui sei comunque legato) e questo snatura la natura del fartlek stesso.

non sto dicendo che chi fa il fartlek sul tempo sbaglia eh...pure io mi metto un limite temporale (l'ora)...dico solo che personalmente mi piace - durante l'esercizio - decidere del tutto liberamente quando cacchio accelerare e rallentare