Caro Temugin, ti ringrazio per le tue parole, onestamente mai avrei pensato di essere un fattore motivante per altri; sono contento, evidentemente riesco a trasmettere, empaticamente parlando, una buona parte della fatica che tutti gli obesi provano nel muovere il proprio corpo.Temugin73 ha scritto:.
Ciao Rael70, ho letto il thread con i vari aggiornamenti e ti faccio i miei complimenti.
Non pensavo fosse possibile correre in allenamento una mezza maratona per chi è pesante come noi.
E leggerlo ieri nel tuo post mi ha dato la determinazione oggi per concludere i 5 Km. consecutivi per la prima volta da quando ho iniziato, un mesetto fa.
Si, d'accordo, il peso non è mai costante e in noi obesi la variazione (giornaliera) di +/- 1 Kg è un dato normale, abituale direi quasi scontato.Temugin73 ha scritto: Son partito da oltre 105 Kg per 182, anche se ora mi pare iniziata una fase calante.
Se posso permettermi: non pensare al Kg in più o in meno!
2 Kg di differenza possono forse voler dire qualcosa quando si pesa 80 Kg o meno, ma quando si viaggia sul quintale 2 kg alle volte sono solo la somma di un po' di ritenzione idrica e il fatto di non essere ancora andati in bagno. Io ho variazioni di 2 Kg normalmente da un giorno all'altro, a seconda degli orari, di quanto mangio e bevo e, non ultimo e scusate ancora il riferimento, se sono andato in bagno o no.
Quindi non farti buttare giù da queste sciocchezze, sei un fenomeno!
Quando però, dopo un mese intero, il peso è rimasto invariato allora la ritenzione idrica o l'avere l'intestino pieno non sono giustificazioni fattibili.
Si dimagrisce solo se si riesce a creare un deficit calorico (calorie assunte < calorie bruciate o, in senso opposto, calorie bruciate > calorie assunte); quando, dopo uno/due mesi, il peso rimane pressoché costante vuol dire che c'è un perfetto equilibrio tra le due voci che equivale, più o meno, alla filosofia del "corro perché voglio mangiare".
Purtroppo per me invece io "corro perché voglio perdere peso" quindi il deficit calorico per me è fondamentale e da senso alle mie sessioni di corsa; senza questo squilibrio il correre rimane fine a se stesso: non miglioro da un punto di vista prestazionale, non calo di peso, a cosa serve correre?
Per determinare questo deficit occorre quindi mettere in atto due filosofie differenti:
A) mantenere l'alimentazione costante e aumentare l'attività fisica;
B) diminuire l'alimentazione e mantenere costante l'attività fisica.
Il punto A, per me, è inattuabile perchè non ho assolutamente il tempo a disposizione per effettuare 4 sessioni settimanali ne, tantomeno, posso fare 3 mezze alla settimana ; più volte mi è capitato di fare i salti mortali per cercare di fare 3 sessioni, una quarta sarebbe letteralmente fantascienza assoluta.
Mi rimane solamente il punto B, l'unico realmente perseguibile per la vita che conduco: Fase 2
Non mi butto giù ma non ho mai vissuto di illusioni e di sogni infranti: sono realista e so che non ho più il corpo che avevo a 30 anni (dove perdetti 37 Kg in 9 mesi) ne il tempo libero sufficiente a fare attività fisica dalla mattina alla sera.
Credimi, tutto sono tranne che un fenomeno (te ne renderesti conto correndo insieme a me), forse l'unica vera motivazione che mi fa andare a correre, settimana per settimana, è quello che penso sempre alle mie figlie e a mia moglie: per tutelarle, in qualunque modo possibile, debbo volermi bene e tenere alla salute del mio corpo, tutto il resto (pb, andatura, mezze, maratone, gare, tapasciate) non ha alcuna importanza per me.
Grazie ancora per il tuo contributo
Fabrizio