Ehm... Non voglio entrare nel merito della questione, mai letta la Mazzantini, ma ho l'impressione che per te quindi lo scrittore è solo quello che ha il culo di scrivere di getto una cosa valida (sostituisci a 'valida' quel che vuoi: bella, emozionante, istruttiva, dolorosamente vera, etc...).
Sarebbe anche condivisibile, ma allora il numero degli 'scrittori' calerebbe drasticamente. Altro che Moccia, mi sa che non si salverebbero nemmeno King, Pirandello, Tolstoj, McCarthy... Manzoni ci ha messo una vita a 'costruire' i Promessi Sposi

Quel che voglio dire, in definitiva, è che spessissimo gli scrittori (oserei dire gli artisti in genere) costruiscono le loro opere per suscitare certe emozioni. Usano espedienti, per farlo, e questo può non piacere, se si dà valore solo alla spontaneità. Ma è così.
Più sopra parlavo di The road. Un libro scritto in modo incredibile, pieno di immagini fortissime. Stile scarno, frasi che pesano come macigni. Ecco, per me è stata una folgorazione, ma sono convinto che McCarthy abbia scritto, cancellato, riscritto, limato, corretto più e più volte, finché il risultato non era quello voluto. A me non disturba tutto ciò...
Ecco.
Poi, gli spontanei son sempre i benvenuti, ci mancherebbe.
Un saluto
