Libri

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Miro 69
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Re: Libri

Messaggio da Miro 69 »

marcellide ha scritto:
Miro 69 ha scritto: Non sò perchè ma i miei sensi di ragno mi hanno avvertito che mi avresti risposto tu... :D
Strano, perchè io, in realtà, sono più preparato sui fotoromanzi :D
Sisi, mi sà che abbiamo studiato gli stessi testi io e te :D
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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marcellide
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Re: Libri

Messaggio da marcellide »

Ifix tchen tchen :D
Stefano

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Re: Libri

Messaggio da Doriano »

Wordcrasher ha scritto: "Espiazione" Ian McEwan
ecco ad esempio uno dei pochi libri di McEwan che non mi è garbato..
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Re: Libri

Messaggio da Doriano »

Stellina76 ha scritto: la ragazza di bube Carlo Cassola
spettacolo!
brava!
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mantissa
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mazzantini eccetera.

Messaggio da mantissa »

mi piace il discorso sulla letteratura tampax e tavernello. (grande comparsa).
sto cercando di raccapezzarmi ma non ci riesco più. la Mazzantini mi fa tutt'ora accapponare i denti come lo faceva anche qualche anno fa, però non riesco più a declassare di netto - come facevo un tempo - le cose che scrive. potrei fare il solito discorso con Fabio Volo, quella (o quello) delle sfumature di grigio, Dan Brown, e via e via dicendo. mi fanno cacare, eppure oramai non ci trovo niente da ridire perché non vedo più la letteratura come un tegamone sul quale riversare dei valori assoluti dall'esterno.
oramai mi limito a pensare che le storie siano le parafrasi di parti di realtà, un po' come fossero il tragitto su di una scaletta o un binario che porta dal mondo dove si vive e quello dove stanno le idee a riguardo: creare e percorrere quella scala/binario è scrivere una storia. va da sé che ci sono tragitti e modi di percorrerli differenti: alcuni fanno vomitare i passeggeri altri li lasciano di stucco; alcuni passeggeri vomitano dove altri si divertono e viceversa. ma l'arrivo non è sempre il solito, e non vale alla stessa maniera per tutti.
a volte - per gusto masochistico - mi piace immergermi nelle cose che detesto. per esempio leggo spesso gli articoli di Saviano su Repubblica: quella che per me è la sua banalità furbetta e laida mi mette di buonumore. eppure tanti lo osannano, mi dico: probabilmente - penso - la porzione di vita che va a rappresentare (e il come lo fa) è molto simile a quella di chi lo ascolta seriamente, mentre questo non vale per me che magari guardo da un'altra parte. e così per tutti i libri o gli autori.
quando vedo una persona che legge una cosa che mi disgusta non mi viene in mente nessuna critica (Benni. ecco, Benni non lo sopporto proprio), siano pure i librini Harmony di una volta; l'unica cosa che non riesco a concepire è come una persona possa impuntarsi tanto da difendere (o attaccare) anche molto animatamente un libro e il suo autore. che mi sembra roba da crociata. senza considerare gli "intrighi" editoriali.

vabè.


ultimamente ho letto:
Ueda Akinari - Racconti di pioggia e di luna
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Murakami Haruki - 1Q84 Libro 3
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sto iniziando:
Hubert Selby jr. - Canto della neve silenziosa.
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Barbara
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Re: mazzantini eccetera.

Messaggio da Barbara »

mantissa ha scritto:l'unica cosa che non riesco a concepire è come una persona possa impuntarsi tanto da difendere (o attaccare) anche molto animatamente un libro e il suo autore. che mi sembra roba da crociata.
Hai chiamato me? :mrgreen:
Se prendiamo il caso "Venuto al mondo", ho reagito (animatamente? :nonzo: ) non per difendere l'autrice, e nemmeno tanto per difendere il libro, che può assolutamente non piacere. Ho reagito perché trovo intellettualmente poco corretto (IMHO!) emmettere un giudizio sull'intera opera di uno scrittore, sulla base di un libro che non ci è piaciuto.
Per prendere un altro esempio citato qui sopra, Ian Mc Ewan: ho adorato Chesil Beach, mi sono fiondata su Espiazione aspettandomi chissà quale nuova estasi di lettura, e invece non ci ho capito un tubo e non mi è piaciuto. Ma se avessi letto solo Espiazione, e vedendo il commento di qualcuno che trova meraviglioso Chesil Beach, avessi risposto che in ogni caso Mc Ewan fa schifo, emmetterei un giudizio quindi sull'intera opera dell'autore e non sul libro del quale si stava parlando, e che oltretutto non ho letto. Sarebbe giusto (ripeto, a prescindere dei gusti di ciascuno)? A mio parere no, è un a priori e di solito dagli a priori non esce niente di molto costruttivo.

:beer:
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Wordcrasher
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Re: Libri

Messaggio da Wordcrasher »

SerJo ha scritto:Riporto un post presente su FB:

Dal libro di Adharand Finn "Running With The Kenyans" (in Italia uscito con il titolo "Nati per correre"):


Voglio parlare con Wilson Kipsang, che organizza le corsa all’alba del gruppo “Fine della strada”. Kipsang è attualmente il secondo maratoneta più veloce al mondo (2h03’42”).
Chiedo il numero a Godfrey, che conosce tutti e sicuramente ce l’ha, però sbaglia e mi dà quello di un altro Kipsang, un certo William. Ignaro di questo errore, compongo il numero.

“Pronto?”
“Pronto, il signor Kipsang?”
“Si.”
“Sono Finn, il giornalista mzungu.”
“Prego?”
“Ci siamo visti un paio di volte. Anche ieri, allo stadio.”
“Eh?”
“Mi scusi, parlo con Wilson Kipsang?”
“No, sono William.”
“Ah, credevo si chiamasse Wilson. Il maratoneta da meno di 2 ore e 4, giusto?”

“No. 2 e 5.”

Insomma, qui in Kenya a Iten persino sbagliando numero di telefono rischi di parlare con uno sconosciuto che ha corso la maratona con 3 minuti in meno del record britannico, che tra l’altro è inviolato da 25 anni.
:shock: :shock:

Anche a me questo brano è piaciuto un sacco !!! Bel libro, secondo me un must per chi corre.
"Io intanto, quando corro o quando suono, dò un contorno chiaro a quel che sono"
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mantissa
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Messaggio da mantissa »

Barbara ha scritto: Hai chiamato me? :mrgreen:

...
no, perché?

a dire il vero mi era venuta in mente la patetica questione fra Baricco e la critica a Emmaus da parte di molti giornalisti (un esempio qui), non pensavo ad altro.
questo in linea generale. non sono abituato a parlare di terze persone senza nominarle; davvero. se avessi avuto qualcosa da appuntarti avrei scritto Barbara, papparapà pappà pappà eccetera eccetera.

a me - per esempio - Baricco fa genericamente sgiai. sotto certi aspetti apprezzo alcune sue cose come certi articoli, certi saggetti o certe idee; poi la forma che dà alle sue cose per me lascia molto a desiderare e quasi tutto decade.
il fatto che però mi faccia schifo all'80% buono non riesce a farmi apprezzare un articolo come quello che ho riportato. magari sono cose che tendenzialmente potrei pensare anch'io, e però non riuscirei mai a buttarle giù in quella maniera. (questo mettendo per assioma che l'articolo contro Baricco sia "sincero" - dubito). penso che la qualità principale di un testo sia e debba essere la libertà: di chi lo scrive, di chi ne fruisce.
un altro esempio: mi piace scrivere racconti. scrivo racconti che qualcuno può leggere, e può pensare che siano carini oppure merdosi; questo è legittimo. troverei buffo invece se un lettore iniziasse a fare della semantica partendo da quello scritto (semantica personale e sociale), come se un racconto fosse un paradigma esatto del contesto sociale in cui vive l'autore. lo troverei carente, è vero, ma non riuscirei a criticare oltre questo modo di fare.
così trovo ridicoli i discorsi - per esempio - sulla scarsità della letteratura italiana attuale. trovo sia vero che la nostra letteratura è tendenzialmente pessima - a volte godibile, ma di solito inconsistente, - ma i sofismi sui perché e i percome e il declino della società che si ripercuote attivamente sulla produzione letteraria perché la letteratura è il nudo dell'anima mi fanno ridere a crepapelle.
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mantissa
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Re: mazzantini eccetera.

Messaggio da mantissa »

Barbara ha scritto:...
Per prendere un altro esempio citato qui sopra, Ian Mc Ewan: ho adorato Chesil Beach, mi sono fiondata su Espiazione aspettandomi chissà quale nuova estasi di lettura, e invece non ci ho capito un tubo e non mi è piaciuto. Ma se avessi letto solo Espiazione, e vedendo il commento di qualcuno che trova meraviglioso Chesil Beach, avessi risposto che in ogni caso Mc Ewan fa schifo, emmetterei un giudizio quindi sull'intera opera dell'autore e non sul libro del quale si stava parlando, e che oltretutto non ho letto. Sarebbe giusto (ripeto, a prescindere dei gusti di ciascuno)? A mio parere no, è un a priori e di solito dagli a priori non esce niente di molto costruttivo.

:beer:
questo ha senso. però converrai che si possa estendere una linea generale in modo da dire che McEwan sia tendenzialmente un bravo scrittore e che come tutti può incappare in un buco nell'acqua (o in più d'uno).
a me McEwan non piace, però non ne penso "male" come potrei pensare "male" della Mazzantini, personalmente parlando.

per molti anni Saramago è stata la mia divinità letteraria, però non ci metto niente a dire che per me gli ultimi 2-3 suoi romanzi sono effettivamente delle merdate rispetto ad altri; mancano di qualcosa se non di molto. il valore di Saramago prescinde da quelle 2-3 merdate; è un po' come un bravo ragazzino che a scuola ha tutti voti ottimi ma incappa in un compito in classe storto. il giudizio del maestro su di lui non cambierà certo radicalmente da un giorno ad un altro. questo - va da sé - accadrà più o meno anche nel caso inverso.

per giudicare un autore non credo ci sia bisogno di leggere tutta la sua bibliografia. ci sono delle cose che trapassano la qualità di un libro e che giungono al lettore a prescindere dalla sua bontà. è quella che Comparsa chiamava "sincerità"; ma non tutti pensano sia una componente necessaria.
la sincerità è quella qualità del testo (o dello scrittore che si riversa nel testo) che adegua e conforma la forma del testo alla caratura del suo autore (credo si possa dire così), e che si riflette su chi legge spesso a prescindere dal giudizio sul singolo libro. è sempre un discorso di personalità: ad ognuno la sua.
essendo la letteratura un canale comunicativo va da sé che un libro è il mezzo di contatto fra fruitore e creatore; uno strumento. attraverso la narrazione c'è un contatto indiretto fra persone: la qualità e la forma di questo contatto possono essere adeguate o meno, e grazie a questa forma si può giudicare se un autore sia adeguato o meno a sé sempre a prescindere dal singolo libro.
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Doriano Utente donatore Donatore
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Re: Libri

Messaggio da Doriano »

su McEwan, e per Barbara: condivido il giudizio, da "sei meno meno" su Espiazione.
i recenti Sabato e Solar sono quelli che io definisco "romanzi perfetti"..senza una sbavatura..da leggere.
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