Lalla ha scritto:
@SilviaJ e Marcos: di lui ho letto solo "L'arte di correre" e non mi è piaciuto, ma la cassiera mi ha detto che esula molto dalla sua letteratura, ora sono alle primissime pagine ma sembra già girare bene.
@franciswolves: la letteratura russa di quell'epoca è bellissima, a me piace molto anche Tolstoj
Infatti cattura subito....l'inizio mi ha folgorata .
Anch'io amo i russi di quell'epoca
Finita la ri-lettura dell'uomo dei cerchi azzurri di Vargas. C'è nulla da fare, mi piace troppo.Una garanzia.
Ora ho cominciato L'inverno del commissario Ricciardi di De Giovanni. Me ne hanno parlato un gran bene, vedremo.
-Francesco- ha scritto:Finita la ri-lettura dell'uomo dei cerchi azzurri di Vargas. C'è nulla da fare, mi piace troppo.Una garanzia.
Ora ho cominciato L'inverno del commissario Ricciardi di De Giovanni. Me ne hanno parlato un gran bene, vedremo.
Vedo che abbiamo gli stessi gusti.
Io quelli di De Giovanni li ho divorati tutti, sia quelli del commissario ricciardi che gli utlimi due ambeintati nella Napoli contemporanea con protagonista l'ispettore Lojacono (Il metodo del coccodrilo e I bastardi di Montefalcone).
PB 21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19) 42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
Marcos ha scritto:... Diciamo che e' un bel paraculo, ma scrive davvero bene.
arrivato alla conclusione di 1Q84 pensai che se Tengo e Aomame fossero stati improvvisamente colpiti da dei missili Tomahawk piovuti dal profondo del cielo il libro tutto ne avrebbe immensamente guadagnato. e invece niente.
sto aspettando che si sappia quando verrà tradotto il nuovo, uscito in primavera in Giappone. spero in un effetto "A sud del confine, a ovest del sole".
mi piacerebbe che uscisse anche il libro sulla musica (Talking with Seiji Ozawa about music, il titolo della futura edizione inglese) e gli altri saggi interviste eccetera oltre Underground e L'arte di correre (che mi vergogno sempre a vedere intitolato così).
Ciao a tutti,
visto che alcuni di voi sono dei lettori di gialli scritti da autori che apprezzo (es. Vargas), vi consiglio la lettura delle opere di Qiu Xiaolong.
Si tratta di uno scrittore cinese, ora residente negli US, che ambienta i romanzi a Shanghai. Si tratta di uno spaccato interessante della Cina contemporanea dove sono evidenziati molti aspetti culturali e molte contraddizioni di questa enorme nazione.
Anche se non è necessario, consiglio la lettura dei romanzi in sequenza partendo da "La misteriosa morte della compagna Guan" poi "Visto per Shanghai", "Quando il rosso è nero", "Ratti Rossi", "Di seta e di sangue", "La ragazza che danzava per Mao".
-Francesco- ha scritto:Finita la ri-lettura dell'uomo dei cerchi azzurri di Vargas. C'è nulla da fare, mi piace troppo.Una garanzia.
Ora ho cominciato L'inverno del commissario Ricciardi di De Giovanni. Me ne hanno parlato un gran bene, vedremo.
Pensare che per me è il più brutto della Vargas
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013 29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017 42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019
Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
MarcelloS. ha scritto:
1. Nati per correre - Adharanand Finn
2. L’allenatore – John Grisham
3. La banda dei brocchi – Jonathan Coe
4. La giuria - John Grisham
5. I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire? - John Follain
6. Breve storia della vita privata - Bill Bryson
7. La strage. Il romanzo di Piazza Fontana - Vito Bruschini
8. Non si esce vivi dagli anni '80 - Omar Fantini
9. Il partner - John Grisham
10. La notte della repubblica - Sergio Zavoli
11. Ottantatre - Alberto Bracci Testasecca
Aggiorno con agosto:
12. La sposa di Auschwitz – Millie Werber, Eve Keller
13. La famiglia Winshaw – Jonathan Coe
12) Una ottantenne ebrea che vive negli USA racconta la sua storia di guerra quando era una ragazza, l'amore perduto e mai dimenticato e le atrocità del campo di sterminio da cui è riuscita a salvarsi, spesso per casi fortuiti. Intenso come tutti i libri che parlano di Auschwitz.
13) Secondo libro di Coe che leggo e ulteriore conferma di un autore eccellente. La storia di una famiglia potente che conta molto nell'Inghilterra della seconda metà del '900 (in particolare gli anni '80 con la Tatcher, mentre sta per scoppiare la guerra del Golfo contro Saddam), tutta fatta di personaggi avidi, meschini e senza scrupoli. Uno scrittore a cui è commissionato il romanzo di questa famiglia che è l'io narrante per gran parte del libro. E una storia che si interseca tra passato e presente, narrata in modo magistrale da Coe. Colpi di scena, enigmi svelati, personaggi ricorrenti, trama alternata tra i vari capitoli e un finale thriller sorprendente. Difficile riassumere in poche righe un romanzo così particolare.
Splendido.