Lungo in due parti
Moderatori: franchino, fujiko, gambacorta, filattiera
-
- Top Runner
- Messaggi: 5256
- Iscritto il: 3 set 2012, 18:08
- Località: Tallinn
Re: Lungo in due parti
Si pero dovresti correre in tarda mattinata, dopo colazione...in questo modo avresti solo il pranzo in mezzo...altrimenti ti tocca tenere colazione, pranzo e merenda ipoglicidici.
100 12”62 200 25”45 400 57”10 800 2'18" - 2'52
1000 3'04” 1500 4'55" - 3'16
3km 10'39" - 3'33" 5km 18'25" - 3'41
10km 38'22" - 3'50" 21km 1h25'32" - 4'02
42km 3h35'58" - 5'07
1000 3'04” 1500 4'55" - 3'16
3km 10'39" - 3'33" 5km 18'25" - 3'41
10km 38'22" - 3'50" 21km 1h25'32" - 4'02
42km 3h35'58" - 5'07
-
- Guru
- Messaggi: 4803
- Iscritto il: 4 apr 2013, 13:33
Re: Lungo in due parti
Vi riporto le mie considerazioni ricordando che non valgono come "concetti assoluti" e che quindi possono essere ampliamente criticati o meglio (come nello spirito del forum) approfonditi e discussi.
Io ho partecipato ad un seminario sull'argomento dell'ultimo mese di preparazione prima di una maratona fatto dal centro maratone di verona.
Spezzare il lungo in due pezzi ha dei vantaggi ma non sostituisce comunque il lungo classico (che ha una valenza diversa). Il lungo ci vuole e meglio se in progressione per reclutare le risorse da tutte le fibre (anche quelle che non risultano allenate nei tratti più corti).
Dividere il lungo in due parti serve avvicinandosi alla gara. Più ci si avvicina e più dovrebbero aumentare gli allenamenti a ritmo gara e per la maratona (soprattutto per quella) è necessario cercare di mantenere anche un buono stato di salute muscolare ( evitare dolori e "sovraffatiamento"). Spezzare l'allenamento in due parti una alla sera e una al mattino o 2 durante il giorno aiuta a far fare molti km di qualità senza appesantire troppo l'organismo ( dolori piedi, articolazioni). Non è molto lontano dal concetto di 2 allenamenti di qualità in giornate vicine ( è uno stimolo più forte per il corpo visto che non ha il solito giorno di riposo in mezzo ). Fondamentale è il tempo che passa tra gli allenamenti e il fatto che non si dovrebbero reintegrare molto glicogeno (altrimenti siamo al punto di partenza). Leggendo mi sembra di aver capito ( non è una certezza) che i lunghi infatti oltre ad allenare la fondamentale potenza lipidica hanno anche lo scopo di reclutare le fibre che di solito non si allenano facendo distanze più brevi . Sotanzialmente una fibra viene messa fuori "servizio" quando finisce il glicogeno e ne subentra una ltra ( di tipo intermedio / veloce ) che ne prende il posto. questa sostituzione avviene però quando si sono percorsi molti km. Per assurdo in un lungo i km di allenamento sono gli ultimi 10. Sulla base di questo concetto non bisogna caricare troppo le fibre tra un allenamento e l'altro.
L'equazione che proponevano era la seguente 26 + 26 = 42 e 15 + 15 = 21 . Una parte dei km infatti serve per "riaffaticare le fibre"
Io ho partecipato ad un seminario sull'argomento dell'ultimo mese di preparazione prima di una maratona fatto dal centro maratone di verona.
Spezzare il lungo in due pezzi ha dei vantaggi ma non sostituisce comunque il lungo classico (che ha una valenza diversa). Il lungo ci vuole e meglio se in progressione per reclutare le risorse da tutte le fibre (anche quelle che non risultano allenate nei tratti più corti).
Dividere il lungo in due parti serve avvicinandosi alla gara. Più ci si avvicina e più dovrebbero aumentare gli allenamenti a ritmo gara e per la maratona (soprattutto per quella) è necessario cercare di mantenere anche un buono stato di salute muscolare ( evitare dolori e "sovraffatiamento"). Spezzare l'allenamento in due parti una alla sera e una al mattino o 2 durante il giorno aiuta a far fare molti km di qualità senza appesantire troppo l'organismo ( dolori piedi, articolazioni). Non è molto lontano dal concetto di 2 allenamenti di qualità in giornate vicine ( è uno stimolo più forte per il corpo visto che non ha il solito giorno di riposo in mezzo ). Fondamentale è il tempo che passa tra gli allenamenti e il fatto che non si dovrebbero reintegrare molto glicogeno (altrimenti siamo al punto di partenza). Leggendo mi sembra di aver capito ( non è una certezza) che i lunghi infatti oltre ad allenare la fondamentale potenza lipidica hanno anche lo scopo di reclutare le fibre che di solito non si allenano facendo distanze più brevi . Sotanzialmente una fibra viene messa fuori "servizio" quando finisce il glicogeno e ne subentra una ltra ( di tipo intermedio / veloce ) che ne prende il posto. questa sostituzione avviene però quando si sono percorsi molti km. Per assurdo in un lungo i km di allenamento sono gli ultimi 10. Sulla base di questo concetto non bisogna caricare troppo le fibre tra un allenamento e l'altro.
L'equazione che proponevano era la seguente 26 + 26 = 42 e 15 + 15 = 21 . Una parte dei km infatti serve per "riaffaticare le fibre"
-
- Top Runner
- Messaggi: 13741
- Iscritto il: 25 apr 2013, 19:50
- Località: Sarzana
¥€$ (nokia C2-01)
A quel punto, mentre si considera l'ultimo lunghissimo fatto a -3 sett giá pericolosamente vicino alla gara, si potrebbe fare un bigiornaliero anche a -2 sett, visto che sarebbe meno usurante?
-
- Guru
- Messaggi: 2794
- Iscritto il: 17 dic 2012, 14:19
Re: Lungo in due parti
@wailander
mi è chiaro tutto ma non nel tipo di fibra che subentra quando finisce il glicogeno.
quella che subentra dovrebbe essere quella "grassa" o " a contrazione lenta", che determina la nostra resistenza e che alleniamo facendo CORSA LENTA.
mi è chiaro tutto ma non nel tipo di fibra che subentra quando finisce il glicogeno.
quella che subentra dovrebbe essere quella "grassa" o " a contrazione lenta", che determina la nostra resistenza e che alleniamo facendo CORSA LENTA.
-
- Guru
- Messaggi: 4803
- Iscritto il: 4 apr 2013, 13:33
Re: Lungo in due parti
da quello che ho letto nela prima parte di gara si esauriscono le fibre rosse (resistenza) e cioe' di tipo I (corsa lenta) poi subentrano le altre di tipo II . l'intervento delle fibre II avviene o per esaurimento del glicogeno inelle fibre di tipo I o per aumento della velocita. Il progressivo le allena entrambe
Sent from my iPad using Tapatalk
Sent from my iPad using Tapatalk
Non è la vittoria che conta ma la tenacia e il coraggio con i quali abbiamo lottato
Master in scienze dell'autoindulgenza conseguito presso l'università di Paperopoli
Supporta, incoraggia e ammira chi cerca di migliorarsi
Master in scienze dell'autoindulgenza conseguito presso l'università di Paperopoli
Supporta, incoraggia e ammira chi cerca di migliorarsi
-
- Top Runner
- Messaggi: 13741
- Iscritto il: 25 apr 2013, 19:50
- Località: Sarzana
Re: Lungo in due parti
e invece della mia domanda che ne pensi, Dario?
-
- Top Runner
- Messaggi: 5394
- Iscritto il: 20 ott 2011, 15:32
- Località: giussano
Re: Lungo in due parti
secondo la mia esperienza il lungo in 2 parti funziona se in mezzo fai un pasto ipoglicidico .............o altrimenti bisognerebbe fare 20 km alla sera , cena leggera di proteine e altri 20 km la mattina..........
Occhio a questi allenamenti , io feci un lungo bigiornaliero con pasto leggero e alla sera l'ho sofferto parecchio ...............tra poco svenivo
Occhio a questi allenamenti , io feci un lungo bigiornaliero con pasto leggero e alla sera l'ho sofferto parecchio ...............tra poco svenivo
-
- Top Runner
- Messaggi: 13741
- Iscritto il: 25 apr 2013, 19:50
- Località: Sarzana
Re: Lungo in due parti
scusa, Lello72
ma hai letto i post precedenti?
ma hai letto i post precedenti?
-
- Top Runner
- Messaggi: 5394
- Iscritto il: 20 ott 2011, 15:32
- Località: giussano
Re: Lungo in due parti
certamente .............perche'????????????tomaszrunning ha scritto:scusa, Lello72
ma hai letto i post precedenti?
-
- Guru
- Messaggi: 4803
- Iscritto il: 4 apr 2013, 13:33
Re: Lungo in due parti
@tomaszrunning secondo me si. Stando attenti a non esagerare con le distanze
Sent from my iPad using Tapatalk
Sent from my iPad using Tapatalk
Non è la vittoria che conta ma la tenacia e il coraggio con i quali abbiamo lottato
Master in scienze dell'autoindulgenza conseguito presso l'università di Paperopoli
Supporta, incoraggia e ammira chi cerca di migliorarsi
Master in scienze dell'autoindulgenza conseguito presso l'università di Paperopoli
Supporta, incoraggia e ammira chi cerca di migliorarsi