jean ha scritto:Ebbravo Matteo,come ti sei trovato?Sensazioni ?Fisiche e mentali ovviamente...?
Ho visto che c'era anche lì Gaylord,le fa tutte,ma trova sempre qualcuno che va più di lui

Innanzitutto grazie a tutti, Fat, Mauri, Alberto, Jean e Annarella (a proposito, a Forcella Lavaredo, punto più alto della gara, una turista mi ha chiamato "Camoscio delle dolomiti", non so perché mi siete venuti in mente voi due e credo mi si sia stampato in faccia un bel sorriso)...
Come mi sono trovato, diciamo che è stato l'esordio per molti motivi, la gara più lunga mai fatta in montagna, la prima in autosufficienza,...Sono stato anche fortunato, ho mangiato in tutto 3 barrette prese a decathlon in settimana e mai provate prima (della serie che in gara non si improvvisa niente!!) e 3 pastigliette enervit.
Aiutato dal tempo veramente caldo (anche in cima ho scollinato con la maglietta - tipo ciclista - aperta da vero tamarro anche se mi mancava la collana in oro) sono partito molto leggero, con uno zainetto che conteneva giusto la sacca d'acqua e due barrette (che poi sono rimaste lì) e che non avevo mai usato...
Lo zaino l'ho riempito
una volta sola verso il 20^ km, poi ho cercato di tenere quell'acqua e bevevo un po' in tutti i ruscelli che c'erano (anche perché era più fresca). Per fortuna è bastato, ho tagliato il traguardo con due dita d'acqua nel Camel Bag.
Sensazioni: a parte la solita partenza sprint per non rimanere troppo "incastrato", sono salito abbastanza regolare sulla prima salita quasi sempre di corsa nonostante un dolorino al tallone che poi fortunatamente è sparito, la prima discesa è una strada bianca e quindi si potevano far andare le gambe piuttosto bene, la seconda salita si poteva dividere in 3 parti, la prima dove si riusciva a correre ancora in modo redditizio, la seconda dove era praticamente inutile correre a parte un paio di punti e la terza dove spianava un po' e si riusciva ad andare piuttosto bene. Qui cominciava l'attraversamento sotto le pareti nord delle 3 cime e il sentiero era abbastanza tecnico (soprattutto per me visto che in un tratto l'ho mancato completamente e mi sono ritrovato a saltare sui sassi di una specie di morena), così come la discesa seguente e quindi mi sono divertito. Ho sofferto un po' il pezzo in piano che arrivava e girava intorno al lago di Misurina, ho camminato bene quasi tutta la salita fino alla forcella Popena, poi un bel traverso sul ghiaione. Ho sofferto parecchio invece l'ultima salitella dopo il traverso, soprattutto perché non la ricordavo proprio (della serie la prossima volta mi studio meglio l'altimetria) e invece sono sceso molto bene sullo sfasciume dietro, un bel sentiero pezzo tecnico e selettivo. Discesa buona fino alla fine della foresta, poi circa 3 km di piano fatti con passo strisciante e abbastanza sofferti, l'ultimo dei quali interminabile in un prato tagliato e sotto una cappa di caldo impressionante.
Un po' povero il ristoro finale con solo qualche brocca d'acqua, anche se poi era compreso un pasto con primo, secondo, bibita e frutta, (compresa una bella fetta di anguria).
Adesso devo provare le borracce messe sugli spallacci come te (Jean) al Cro perché lo zaino da riempire è piuttosto scomodo. Domenica quando l'ho riempito visto il caldo non ho avuto pensieri e l'ho messo tutto a bagno (anche perché non c'era dentro nulla), in una gara come il Valdigne non so se è il caso di lavare tutto lo zaino compreso il contenuto!
Tra l'altro lo zainetto che ho usato è molto comodo e si muove pochissimo dato che rimane molto alto sulle spalle, però con la sacca d'acqua non ci sta nulla a parte forse le barrette.
Se riesco a mettere le borracce sugli spallacci magari potrei provare a vedere se riesco a far stare il necessario nello zainetto...devo studiarla un po'...
@Annarella: puoi venire comunque a fare la supporter e poi andare al mare!

Non occorre guardare per vedere lontano.
Reivindico absolutamente el derecho al vagabundeo, a la aventura, a la utopìa y al romanticismo...