papucciolo ha scritto:credo che lo stimolo che può dare la partecipazione ad una gara permetta ad un runner di migliorarsi notevolmente rispetto ad un normale allenamento.
non credo infatti che durante un allenamento si riesca a dare il 100% come invece si riesce a fare durante una competizione, anche grazie allo stimolo che può dare il confronto con altre persone ed al tifo delle persone
cosa ne pensate?
Penso che hai perfettamente ragione, in gara io raggiungo velocità che in allenamento posso raggiungere solo nei finali dei corti veloci (quando le raggiungo) o facendo le ripetute in pista fino ai 1000 metri
Quoto tutto.
In allenamento non ce la farò mai a tenere i ritmi che tengo in gara.
papucciolo ha scritto:credo che lo stimolo che può dare la partecipazione ad una gara permetta ad un runner di migliorarsi notevolmente rispetto ad un normale allenamento.
non credo infatti che durante un allenamento si riesca a dare il 100% come invece si riesce a fare durante una competizione, anche grazie allo stimolo che può dare il confronto con altre persone ed al tifo delle persone
cosa ne pensate?
annarella65 ha scritto:Eh Alberto,con l'ansia ti mangi tante di quelle energie che manco ti puoi immaginare...l'ansia da prestazione tira brutti scherzi anche in altre situazioni!!
Quoto tutto anch'io, in gara si va di piu'!! I fattori sono tanti, l'adrenalina, la competizione, l'agonismo e soprattutto quando si è in difficoltà non si molla....... ed è li che si migliora.
Le gambe deboli comandano, le gambe forti obbediscono.
Quoto anch'io, per esperienza personale nelle mezze.
Non avendo mai disputato una maratona, però, non sono in grado di poter dire se il timore di spendere troppe energie sulla lunga distanza e di "scoppiare" troppo presto comporti un ritmo più lento di quello possibile...
Peraltro, soltanto con l'esperienza si impara a conoscere le proprie capacità, per cui posso pensare che, dopo dieci maratone, uno sia in grado di sapersi gestire efficacemente e dare il meglio di sè al momento opportuno.
Concordo, poi oltre al fattore adrenalina ci sono altri fattori. Io ad esempio mi alleno al pomeriggio dopo lavoro. Le energie sono minori dopo una giornata di lavoro e quindi comuqne anche questo incide sulla prestazione.
Noto che comunque, con esami fatti sulle mie mezze, in giri "tirati" in allenamento da circa 17km, viaggio tranquillamente dai 10 ai 15 secondi al km più lento di quanto possa fare in gara sui 21.
If you touch me
You'll understand what happiness is
mazzi9 ha scritto:Quoto anch'io, per esperienza personale nelle mezze.
Non avendo mai disputato una maratona, però, non sono in grado di poter dire se il timore di spendere troppe energie sulla lunga distanza e di "scoppiare" troppo presto comporti un ritmo più lento di quello possibile...
Più che altro nella classe regina entrano in gioco anche un altro fattore che nelle altre gare minori non ha peso: ovvero il carburante! Il nervosismo, l'ansia, il timore ecc... fanno bruciare tanti zuccheri e questi sono ahimè fondamentali nella maratona: tanti meno ne hai a disposizione tanto prima finisci contro il ....e tanto più, per arrivare al punto, lento sarà il tuo ritmo medio finale....
Now and forever ha scritto:Concordo, poi oltre al fattore adrenalina ci sono altri fattori. Io ad esempio mi alleno al pomeriggio dopo lavoro. Le energie sono minori dopo una giornata di lavoro e quindi comuqne anche questo incide sulla prestazione.
Noto che comunque, con esami fatti sulle mie mezze, in giri "tirati" in allenamento da circa 17km, viaggio tranquillamente dai 10 ai 15 secondi al km più lento di quanto possa fare in gara sui 21.
Quoto! Correre alla sera non è come correre alla mattina, ultimamente me ne accorgo di più. E in gara si riesce a tenere un passo migliore, tutta questione di testa, ne ho avuto la riconferma domenica scorsa con tutto quel vento. Se mollava la testa....
mazzi9 ha scritto:Quoto anch'io, per esperienza personale nelle mezze.
Non avendo mai disputato una maratona, però, non sono in grado di poter dire se il timore di spendere troppe energie sulla lunga distanza e di "scoppiare" troppo presto comporti un ritmo più lento di quello possibile...
Peraltro, soltanto con l'esperienza si impara a conoscere le proprie capacità, per cui posso pensare che, dopo dieci maratone, uno sia in grado di sapersi gestire efficacemente e dare il meglio di sè al momento opportuno.
Quoto... probabilmente a causa dell'inesperienza, che ancora non mi permette di avere piena padronanza delle mie energie, in occasione della mia unica (finora) gara ma anche delle non competitive ho paura di "bruciarmi" e di non riuscire a concludere , per cui tendo a rallentare
...se ti chiedono di vivere strisciando tu alzati e muori