LA FISICA, I PROIETTILI E LA TECNICA DI CORSA
Inviato: 29 ago 2017, 8:44
Studiando per anni la tecnica migliore di corsa sono giunto a una conclusione (forse banale): non esiste uno stile univoco, perchè dovremmo essere tutti fisicamente uguali e inoltre la tecnica di corsa dovrebbe essere insegnata a tutti da bambini e adolescenti, ma così non è, molti iniziano a correre in età adulta, dopo i 30 o i 40 anni e a questo punto la postura, gli adattamenti possono essere minimi. Si deve quindi trovare un compromesso efficace tra alcune regole generali imprescindibili e la propria economia di corsa, il corpo, per quanto scoordinato o poco elegante, tende a risparmiare energie.
Spesso chi inizia a "tapasciare" o chi è soggetto ad infortuni, per la paura di esagerare o infortunarsi nuovamente, tende a "frenare" nella corsa, sceglie di correre piano, non sapendo che questo è controproducente, dato che il rallentamento nella maggior parte dei casi non è dato da una minor spinta, ma da una corsa che porta un movimento soprattutto sull'asse verticale, con un arretramento del baricentro e un maggior peso sugli arti. Insomma una buona tecnica di corsa deve essere reattiva e come ci insegna la fisica, deve avere una spinta di circa 45° rispetto all'asse orizzontale: la gittata maggiore, quindi avere il punto di caduta più lontano dal punto di lancio rispetto all'asse orizzontale si ottiene, ad esempio per il proiettile, ma anche per il giavellotto e per qualsiasi cosa che lancio, effettuando il lancio a 45°. Se siete interessati approfondisco il tema sul mio blog: in poche parole per avere la maggiore efficienza di corsa la nostra spinta, la postura del nostro corpo, dovrebbe seguire una spinta di 45°, con il baricentro all'interno del punto di caduta. Il nostro baricentro farà delle piccole parabole con angolo a 45° che, grazie all'alta frequenza, potremmo approssimare quasi ad una linea parallela al terreno.
Buone corse
Spesso chi inizia a "tapasciare" o chi è soggetto ad infortuni, per la paura di esagerare o infortunarsi nuovamente, tende a "frenare" nella corsa, sceglie di correre piano, non sapendo che questo è controproducente, dato che il rallentamento nella maggior parte dei casi non è dato da una minor spinta, ma da una corsa che porta un movimento soprattutto sull'asse verticale, con un arretramento del baricentro e un maggior peso sugli arti. Insomma una buona tecnica di corsa deve essere reattiva e come ci insegna la fisica, deve avere una spinta di circa 45° rispetto all'asse orizzontale: la gittata maggiore, quindi avere il punto di caduta più lontano dal punto di lancio rispetto all'asse orizzontale si ottiene, ad esempio per il proiettile, ma anche per il giavellotto e per qualsiasi cosa che lancio, effettuando il lancio a 45°. Se siete interessati approfondisco il tema sul mio blog: in poche parole per avere la maggiore efficienza di corsa la nostra spinta, la postura del nostro corpo, dovrebbe seguire una spinta di 45°, con il baricentro all'interno del punto di caduta. Il nostro baricentro farà delle piccole parabole con angolo a 45° che, grazie all'alta frequenza, potremmo approssimare quasi ad una linea parallela al terreno.
Buone corse