Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Molto interessante questa nuova versione del Tanda predictor, o meglio la nuova visualizzazione dei dati: http://crplots.com
Una volta collegato a Strava mostra dei grafici molto interessanti: non so quanto sia accurata la predizione (quando correro' la mia prima maratona potro' dirlo), ma i grafici danno una buona idea di come l'allenamento nelle ultime 8 settimane stia andando. Da ingegnere amante dei numeri non c'e' niente di meglio
Questi sono i miei dati: http://crplots.com/index.php?code=a50a5 ... bbd7358768
Sono piu' chiari se selezionate 'Display 56 days', invece di '1 Year'
Una volta collegato a Strava mostra dei grafici molto interessanti: non so quanto sia accurata la predizione (quando correro' la mia prima maratona potro' dirlo), ma i grafici danno una buona idea di come l'allenamento nelle ultime 8 settimane stia andando. Da ingegnere amante dei numeri non c'e' niente di meglio
Questi sono i miei dati: http://crplots.com/index.php?code=a50a5 ... bbd7358768
Sono piu' chiari se selezionate 'Display 56 days', invece di '1 Year'
“You can have excuses or results, not both”
https://www.strava.com/athletes/16547371
https://www.instagram.com/massimiliano__federici/?hl=en
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Davvero bello!
5k 16:56 / 10k 34:22 / 21k 1:16:44 / 42k 2:41:42
Correndo per il Mondo / Il mio profilo Strava / Immagini di Corsa
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Molto interessante. Grazie dalla condivisione, MassiF!
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Non conoscevo il Cambridge Runners Training Analysis, grazie!
Che bello vedere il Net Heart Rate Efficiency!
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#8020endurance - #team8020 - Il mio diario: viewtopic.php?t=46915
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Buongiorno, sono l'autore dell'algoritmo di predizione del tempo in maratona.
Ho letto alcuni commenti e vorrei fare qualche precisazione:
innanzitutto è un modello statistico che funziona bene per un campione significativo di atleti (tipicamente il 60-65%) ma per altri può dare risultati fuorvianti, questo dipende da molti fattori, le maratone sono tutte diverse l'una dall'altra per altimetria, clima, etc. e anche le condizioni individuali (allenamento o alimentazione errata, piccoli infortuni o gestione sbagliata della gara tipo partenza troppo veloce) possono giocare un ruolo importante;
essendo basata su due soli parametri (km settimanali medi e passo medio di allenamento in otto settimane) è chiaro che c'è difficoltà a separare il warm-up e lo scarico dal lavoro effettivo, anche perché in molte tipologie di allenamento non c'è una linea di confine netta;
il modello si è basato su un campione limitato (21 atleti uomini ed una donna) ma molto accurato (nel 2011 i gps non erano diffusi come ora e non è stato facile reperire dati affidabili su più soggetti, anche perché lo studio è stato svolto in completo autofinanziamento...) Inoltre la formula è consolidata nel range 2h47-3h36 circa perché quello era il range del mio campione di atleti esaminati. Tuttavia ho appena redatto un secondo studio usando dati pubblici estratti da Strava per ben 150 atleti e il risultato è stato molto interessante: nel range originario 2h47-3h36 l'affidabilità della formula resta alta anche per un campione ben più esteso che comprende anche molte donne (nel campione ce n'era una sola). Al di sopra di 3h36 non reputo affidabile (è una mia considerazione) alcun metodo predittivo, mentre al di sotto di 2h47 per un numero significativo di soggetti la formula sembra sottostimare la prestazione (nel senso che gli atleti la corrono più veloce) e questo può significare o che i due parametri da soli non bastano più o che alcuni coefficienti andrebbero aggiustati o personalizzati.
Il link al mio studio più recente (open access e quindi disponibile free) è il seguente
https://www.jhse.ua.es/article/view/202 ... m-training
Saluti
Giovanni Tanda
Ho letto alcuni commenti e vorrei fare qualche precisazione:
innanzitutto è un modello statistico che funziona bene per un campione significativo di atleti (tipicamente il 60-65%) ma per altri può dare risultati fuorvianti, questo dipende da molti fattori, le maratone sono tutte diverse l'una dall'altra per altimetria, clima, etc. e anche le condizioni individuali (allenamento o alimentazione errata, piccoli infortuni o gestione sbagliata della gara tipo partenza troppo veloce) possono giocare un ruolo importante;
essendo basata su due soli parametri (km settimanali medi e passo medio di allenamento in otto settimane) è chiaro che c'è difficoltà a separare il warm-up e lo scarico dal lavoro effettivo, anche perché in molte tipologie di allenamento non c'è una linea di confine netta;
il modello si è basato su un campione limitato (21 atleti uomini ed una donna) ma molto accurato (nel 2011 i gps non erano diffusi come ora e non è stato facile reperire dati affidabili su più soggetti, anche perché lo studio è stato svolto in completo autofinanziamento...) Inoltre la formula è consolidata nel range 2h47-3h36 circa perché quello era il range del mio campione di atleti esaminati. Tuttavia ho appena redatto un secondo studio usando dati pubblici estratti da Strava per ben 150 atleti e il risultato è stato molto interessante: nel range originario 2h47-3h36 l'affidabilità della formula resta alta anche per un campione ben più esteso che comprende anche molte donne (nel campione ce n'era una sola). Al di sopra di 3h36 non reputo affidabile (è una mia considerazione) alcun metodo predittivo, mentre al di sotto di 2h47 per un numero significativo di soggetti la formula sembra sottostimare la prestazione (nel senso che gli atleti la corrono più veloce) e questo può significare o che i due parametri da soli non bastano più o che alcuni coefficienti andrebbero aggiustati o personalizzati.
Il link al mio studio più recente (open access e quindi disponibile free) è il seguente
https://www.jhse.ua.es/article/view/202 ... m-training
Saluti
Giovanni Tanda
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- Aspirante Ultramaratoneta
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Una domanda all’autore, in attesa di leggere l’articolo linkato:
http://www.preparazioneatletica.it/wp-c ... ratona.pdf
questa revisione del modello, che tiene in parte conto della qualità degli allenamenti, è superata?
http://www.preparazioneatletica.it/wp-c ... ratona.pdf
questa revisione del modello, che tiene in parte conto della qualità degli allenamenti, è superata?
SM60
21k 1h38'32" - Vittuone - 10/02/2019
42k 3h43'51" - Brescia - 13/03/2022
6h 56.723km - Parco Nord - 07/05/2023
UTLO 55k - 2022
Strava
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- Aspirante Ultramaratoneta
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Gentile professor Tanda, lei dimostra di essere, oltre che un professore universitario ordinario di fisica ed un maratoneta di un certo livello, anche una persona garbata e disponibile nel chiarire ed aggiornare il forum sugli approfondimenti relativi al suo algoritmo predittivo del tempo in maratona. Per quanto mi riguarda avevo già verificato che su di me non funzionava ed adesso capisco il perchè, avendo io dei tempi fuori dal range di riferimento (anche se non di molto).
In base alla mia banale esperienza di maratoneta poco efficiente (una ventina di maratone corse intorno alle 3.50) devo dire che una forte discriminante sul tempo in gara è data dal numero di corse lunghe o molto lunghe e dal passo medio tenuto in queste corse nei mesi di preparazione alla gara. In tal senso ne approfitterei nel chiederle perchè secondo il suo parere non ' possibile prevedere i tempi dei maratoneti più "lenti".
In base alla mia banale esperienza di maratoneta poco efficiente (una ventina di maratone corse intorno alle 3.50) devo dire che una forte discriminante sul tempo in gara è data dal numero di corse lunghe o molto lunghe e dal passo medio tenuto in queste corse nei mesi di preparazione alla gara. In tal senso ne approfitterei nel chiederle perchè secondo il suo parere non ' possibile prevedere i tempi dei maratoneti più "lenti".
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- Novellino
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- Iscritto il: 13 dic 2021, 16:48
Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Rispondo ai due precedenti messaggi.
La versione italiana del mio studio (2009), precedente alla pubblicazione in inglese del 2011, e scaricata da leolinux non è superata e a mio avviso funziona pure meglio perché pondera i lavori di lungo e lunghissimo e di ripetuta. Non è mai stata pubblicata in riviste peer review (con revisori anonimi) perché, giustamente, mi veniva contestata la bassa scientificità dovuta a troppi coefficienti, molti empirici, per pochi soggetti studiati.
Per fare un esempio, per la previsione della maratona di Reggio Emilia che ho corso ieri, entrambi i modelli (2009 e 2011) mi attribuivano circa 2h 59'30", che ho rispettato abbastanza (ho corso in 2h 58' 24" e ho quasi 62 anni...).
Circa l'applicabilità per tempi superiori alle 3h36' (dircas) ammetto di averci provato ma ho constatato enormi differenze di preparazione e difficoltà, in questo segmento, di trovare soggetti in grado di correre a ritmo uniforme per tutta la gara (e al massimo dell'impegno)... Non escludo però che per corridori regolari (sia in allenamento che in gara) la correlazione sia comunque estrapolabile. Altra informazione: ho riscontrato che per maratoneti evoluti (con tante maratone corse) l'affidabilità della correlazione aumenta. Questo può essere un buon motivo per pensare che il modello possa adattarsi bene per podisti come lei, anche in previsione di tempi superiori alle 3h 36'.
Per tutti gli interessati a ulteriori informazioni, mi si può contattare al mio indirizzo e-mail istituzionale che trovate in calce alle mie pubblicazioni. Premetto che insegno Fisica Tecnica alla facoltà di Ingegneria (sono ingegnere meccanico) e quindi affronto questi studi sulla corsa per diletto e ovviamente senza scopo di lucro; nei limiti del tempo che la mia attività di docente mi concede, rispondo volentieri a tutti.
Saluti
Giovanni Tanda
La versione italiana del mio studio (2009), precedente alla pubblicazione in inglese del 2011, e scaricata da leolinux non è superata e a mio avviso funziona pure meglio perché pondera i lavori di lungo e lunghissimo e di ripetuta. Non è mai stata pubblicata in riviste peer review (con revisori anonimi) perché, giustamente, mi veniva contestata la bassa scientificità dovuta a troppi coefficienti, molti empirici, per pochi soggetti studiati.
Per fare un esempio, per la previsione della maratona di Reggio Emilia che ho corso ieri, entrambi i modelli (2009 e 2011) mi attribuivano circa 2h 59'30", che ho rispettato abbastanza (ho corso in 2h 58' 24" e ho quasi 62 anni...).
Circa l'applicabilità per tempi superiori alle 3h36' (dircas) ammetto di averci provato ma ho constatato enormi differenze di preparazione e difficoltà, in questo segmento, di trovare soggetti in grado di correre a ritmo uniforme per tutta la gara (e al massimo dell'impegno)... Non escludo però che per corridori regolari (sia in allenamento che in gara) la correlazione sia comunque estrapolabile. Altra informazione: ho riscontrato che per maratoneti evoluti (con tante maratone corse) l'affidabilità della correlazione aumenta. Questo può essere un buon motivo per pensare che il modello possa adattarsi bene per podisti come lei, anche in previsione di tempi superiori alle 3h 36'.
Per tutti gli interessati a ulteriori informazioni, mi si può contattare al mio indirizzo e-mail istituzionale che trovate in calce alle mie pubblicazioni. Premetto che insegno Fisica Tecnica alla facoltà di Ingegneria (sono ingegnere meccanico) e quindi affronto questi studi sulla corsa per diletto e ovviamente senza scopo di lucro; nei limiti del tempo che la mia attività di docente mi concede, rispondo volentieri a tutti.
Saluti
Giovanni Tanda
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Seguo anche se non ho capito la mia tabela prediction
Dovrò leggere tutto a casa da seduto
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- Iscritto il: 5 apr 2017, 3:12
Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano
Complimenti a @giovanni.tanda per la passione e l’impegno dimostrati, questi lavori senza scopo di lucro sono apprezzatissimi!
Da buon ingegnere meccanico appassionato di numeri, ho provato a vedere la previsione per la maratona di Bologna del 31 Ottobre.
La previsione era di 2h52m, contro un tempo reale di 2h46m21s.
Considerando che il percorso era difficile ed ho sbagliato gestione della gara, il delta è molto simile alle precedenti maratone che avevo preso in considerazione:
- Crevalcore 2019, previsione 3h02m, chiusa in 2h54m. Percorso abbastanza veloce e gestione gara mediocre.
- Padova 2019, previsione 2h58m, chiusa in 2h48m. Percorso abbastanza veloce e gestione gara buona.
Il mio delta rispetto alla formula è quindi all’incirca -8 minuti, con una variabilità di 2 minuti dovuta a percorso e gestione della gara.
Da buon ingegnere meccanico appassionato di numeri, ho provato a vedere la previsione per la maratona di Bologna del 31 Ottobre.
La previsione era di 2h52m, contro un tempo reale di 2h46m21s.
Considerando che il percorso era difficile ed ho sbagliato gestione della gara, il delta è molto simile alle precedenti maratone che avevo preso in considerazione:
- Crevalcore 2019, previsione 3h02m, chiusa in 2h54m. Percorso abbastanza veloce e gestione gara mediocre.
- Padova 2019, previsione 2h58m, chiusa in 2h48m. Percorso abbastanza veloce e gestione gara buona.
Il mio delta rispetto alla formula è quindi all’incirca -8 minuti, con una variabilità di 2 minuti dovuta a percorso e gestione della gara.
PB 10 km: 34m22s Macerata 26/05/19
PB mezza: 1h15m30s Castel Maggiore 19/12/21
PB maratona: 2h42m54s Bologna 03/03/24
PB mezza: 1h15m30s Castel Maggiore 19/12/21
PB maratona: 2h42m54s Bologna 03/03/24