[DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Più tardi leggerò meglio il pregresso, ora vorrei solo condividere con voi la gioia di aver finito (integro) la mia prima maratona a Firenze!
Nessun dolore particolare al tendine!!!! Ma a tutto il resto del corpo SI
Forzaaaaa
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Quando corro tutti i pensieri volano via. Superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti
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Re: RE: Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Grande Teomazz, ho letto il tuo raccontoteomazz ha scritto:Più tardi leggerò meglio il pregresso, ora vorrei solo condividere con voi la gioia di aver finito (integro) la mia prima maratona a Firenze!
Nessun dolore particolare al tendine!!!! Ma a tutto il resto del corpo SI
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Siamo io e la strada.
It doesn't matter what it is, you have to have something to fight. Doesn't have to be a mountain, but it has to be something. And it isn't important whether you win or lose. Only that you keep fighting.
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Ciao a tutti,
purtroppo mi appresto a scrivere qui per la prima volta, ma per farlo ho aspettato, ho cercato di ascoltarmi, documentarmi e capire qualcosa di più.
Mi scuso per la lunghezza del post.
Dunque, andiamo con ordine, ecco la mia cronistoria:
- Corro "seriamente dal 2009" (prima Mezza e prima Maratona). Ho sempre corso con scarpe A3 da pronatore (negli ultimi due anni Gel Kayano) in quanto chi mi aveva controllato l'appoggio me le aveva "prescritte".
- Tra il 2010 ed il 2011 lungo stop (6 mesi) per ascesso tonsillare e poi rimozione delle tonsille. Poi lento recupero. A fine 2011 la prima Mezza del post-tonsille ed a marzo 2012 prima maratona del post-tonsille.
- Fino a dicembre 2014, nessun infortunio serio, diversi pb e miglioramento piuttosto costante. Nella preparazione alla Maratona di Firenze di Novembre, però, comincio ad avere fastidio al TdA sinistro, anche se per un anno non capirò che si tratta di quello.
- Il 9 dicembre del 2014 mi procuro una brutta distorsione alla caviglia sx e sto fermo un mese senza quasi neanche camminare. In pronto soccorso chiedo al medico se dai raggi risulta qualcosa alla caviglia sinistra (ispessimenti, ecc) che giustificasse il mio fastidio. Mi risponde di no, che per lui era tutto ok.
- A febbraio 2015 riprendo ad allenarmi e riprendo alla grande, tanto che alla Stramilano di fine Marzo faccio il pb sulla Mezza. Nessun fastidio al TdA degno di nota (ma all'epoca non ci facevo caso e probabilmente lo stop forzato di un mese mi aveva "guarito").
- A maggio comincio a prepararmi per la Venice Marathon. Tutto ok fino ad agosto ma poi, quando la preparazione entra nel vivo ricomincia il "fastidio" che avevo avuto un anno prima. Mi curo solo con arnica. Da fine settembre, dopo gli allenamenti tosti, il giorno dopo zoppico, mi fa male tallone, TdA e tutta la parte in generale. Il dolore si fa sentire durante il riscaldamento ed "a freddo", ma riesco a correre senza problemi. Attenzione, essendo un dolore generalizzato ancora non ho capito che si tratta di TdA !! Mancando solo un mese alla Venice, decido di stringere i denti fino alla gara e di approfondire la cosa dopo. Vado di arnica due volte al giorno e, solo in due casi, di Voltaren.
- Corro la Venice Marathon. Ero in forma, speravo di fare il PB ed avvicinarmi alle 3h20' ed invece faccio 3h33' con brutta crisi nel finale. Tuttavia sono soddisfatto perchè in molti hanno sofferto questa gara e comunque fino a 6 km dalla fine ero sotto al PB fatto in condizioni molto più semplici. NESSUN DOLORE AL TdA IN GARA, MA IL GIORNO DOPO VEDO LE STELLE. Tuttavia, essendo normale avere dolori dopo una maratona, vado avanti con qualche allenamento di scarico.
- Dopo 10 giorni faccio una serie di ripetute sui 500 tirate a 3'50, sono felice ma dopo 3 ore, MALEEEE. Decido di cambiare scarpe e di farmi consigliare sul da farsi.
- Nel negozio fidato, guardando il mio appoggio e le vecchie scarpe, vedono che la sx è consumata ALL'ESTERNO e dicono che il mio appoggio è cambiato: a sx non sono più quasi pronatore e lo sono di più a dx. Mi consigliano allora di togliere qualsiasi correzione (passo alla GEL Nimbus) e di andare in un posto chiamato "Centro del Piede" a farmi vedere ed a farmi fare dei plantari su misura.
- A questo punto, leggendo questo forum ed altri articoli in giro, capisco di avere una tendinopatia al TdA. Anche perchè, provando i famosi "eccentrici", sento male male male. Non solo, ma facendo tali esercizi sento male anche al TdA DESTRO !!! Stando così le cose, decido di fermarmi 20 giorni (tanto ormai la gara a cui puntavo l'avevo fatta
) e vedere come va.
- Intanto vado al famoso "Centro del Piede". Racconto tutta la storia al titolare, il quale sembra molto preparato. Mi controlla l'appoggio, mi prende il calco "master" di entrambi i piedi e, senza nemmeno chiedermi un acconto, dice che entro un mese mi faranno i plantari su misura "a mano" (perchè "col computer vengono male") con piccolo rialzo sul tallone per scaricare il tendine. Dice che ho il piede cavo e che il rinforzo sarà lì. Il plantare sarà (deve ancora arrivarmi) di tessuto lavabile in lavatrice e dovrò metterlo anche nelle scarpe che uso per andare a lavoro. Dice anche di fare una visita fisiatrica se voglio, dove magari mi ordineranno anche qualche seduta di fisioterapia, ma che per sua esperienza alla fine, gira e rigira, l'unica soluzione al problema sarà farsi il plantare, perchè la causa di tutto è il mio appoggio.
Oggi, dopo 20 giorni di stop con dolore sparito ed esercizi eccentrici, prima seduta di 2km lentissima a 6'20/km per vedere come reagisco. Al momento nessun tipo di fastidio. Intanto continuerò gli esercizi e, se tutto sarà ok, dopodomani, proverò 6 km lenti. Quando mi sentirò sufficientente guarito, la mia idea è di provare per qualche mese le tabelle di RunningJo che mi hanno sempre incuriosito.
Vi farò sapere, intanto accetto consigli...
Marco
purtroppo mi appresto a scrivere qui per la prima volta, ma per farlo ho aspettato, ho cercato di ascoltarmi, documentarmi e capire qualcosa di più.


Dunque, andiamo con ordine, ecco la mia cronistoria:
- Corro "seriamente dal 2009" (prima Mezza e prima Maratona). Ho sempre corso con scarpe A3 da pronatore (negli ultimi due anni Gel Kayano) in quanto chi mi aveva controllato l'appoggio me le aveva "prescritte".
- Tra il 2010 ed il 2011 lungo stop (6 mesi) per ascesso tonsillare e poi rimozione delle tonsille. Poi lento recupero. A fine 2011 la prima Mezza del post-tonsille ed a marzo 2012 prima maratona del post-tonsille.
- Fino a dicembre 2014, nessun infortunio serio, diversi pb e miglioramento piuttosto costante. Nella preparazione alla Maratona di Firenze di Novembre, però, comincio ad avere fastidio al TdA sinistro, anche se per un anno non capirò che si tratta di quello.
- Il 9 dicembre del 2014 mi procuro una brutta distorsione alla caviglia sx e sto fermo un mese senza quasi neanche camminare. In pronto soccorso chiedo al medico se dai raggi risulta qualcosa alla caviglia sinistra (ispessimenti, ecc) che giustificasse il mio fastidio. Mi risponde di no, che per lui era tutto ok.
- A febbraio 2015 riprendo ad allenarmi e riprendo alla grande, tanto che alla Stramilano di fine Marzo faccio il pb sulla Mezza. Nessun fastidio al TdA degno di nota (ma all'epoca non ci facevo caso e probabilmente lo stop forzato di un mese mi aveva "guarito").
- A maggio comincio a prepararmi per la Venice Marathon. Tutto ok fino ad agosto ma poi, quando la preparazione entra nel vivo ricomincia il "fastidio" che avevo avuto un anno prima. Mi curo solo con arnica. Da fine settembre, dopo gli allenamenti tosti, il giorno dopo zoppico, mi fa male tallone, TdA e tutta la parte in generale. Il dolore si fa sentire durante il riscaldamento ed "a freddo", ma riesco a correre senza problemi. Attenzione, essendo un dolore generalizzato ancora non ho capito che si tratta di TdA !! Mancando solo un mese alla Venice, decido di stringere i denti fino alla gara e di approfondire la cosa dopo. Vado di arnica due volte al giorno e, solo in due casi, di Voltaren.
- Corro la Venice Marathon. Ero in forma, speravo di fare il PB ed avvicinarmi alle 3h20' ed invece faccio 3h33' con brutta crisi nel finale. Tuttavia sono soddisfatto perchè in molti hanno sofferto questa gara e comunque fino a 6 km dalla fine ero sotto al PB fatto in condizioni molto più semplici. NESSUN DOLORE AL TdA IN GARA, MA IL GIORNO DOPO VEDO LE STELLE. Tuttavia, essendo normale avere dolori dopo una maratona, vado avanti con qualche allenamento di scarico.
- Dopo 10 giorni faccio una serie di ripetute sui 500 tirate a 3'50, sono felice ma dopo 3 ore, MALEEEE. Decido di cambiare scarpe e di farmi consigliare sul da farsi.
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- A questo punto, leggendo questo forum ed altri articoli in giro, capisco di avere una tendinopatia al TdA. Anche perchè, provando i famosi "eccentrici", sento male male male. Non solo, ma facendo tali esercizi sento male anche al TdA DESTRO !!! Stando così le cose, decido di fermarmi 20 giorni (tanto ormai la gara a cui puntavo l'avevo fatta

- Intanto vado al famoso "Centro del Piede". Racconto tutta la storia al titolare, il quale sembra molto preparato. Mi controlla l'appoggio, mi prende il calco "master" di entrambi i piedi e, senza nemmeno chiedermi un acconto, dice che entro un mese mi faranno i plantari su misura "a mano" (perchè "col computer vengono male") con piccolo rialzo sul tallone per scaricare il tendine. Dice che ho il piede cavo e che il rinforzo sarà lì. Il plantare sarà (deve ancora arrivarmi) di tessuto lavabile in lavatrice e dovrò metterlo anche nelle scarpe che uso per andare a lavoro. Dice anche di fare una visita fisiatrica se voglio, dove magari mi ordineranno anche qualche seduta di fisioterapia, ma che per sua esperienza alla fine, gira e rigira, l'unica soluzione al problema sarà farsi il plantare, perchè la causa di tutto è il mio appoggio.
Oggi, dopo 20 giorni di stop con dolore sparito ed esercizi eccentrici, prima seduta di 2km lentissima a 6'20/km per vedere come reagisco. Al momento nessun tipo di fastidio. Intanto continuerò gli esercizi e, se tutto sarà ok, dopodomani, proverò 6 km lenti. Quando mi sentirò sufficientente guarito, la mia idea è di provare per qualche mese le tabelle di RunningJo che mi hanno sempre incuriosito.
Vi farò sapere, intanto accetto consigli...
Marco
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
domanda a bruciapelo @pwm : visto che abitiamo abbastanza vicino.. quanto hai speso dal "Centro del Piede" ???
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
non ho ancora speso nulla perchè non sono ancora pronti. Comunque 200 euro per la coppia.SuperMatrix ha scritto:domanda a bruciapelo @pwm : visto che abitiamo abbastanza vicino.. quanto hai speso dal "Centro del Piede" ???
Marco
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Thank Marco
e di visita ???
Denis

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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Nulla. Non è una visita, non sono medici, loro ti prendono solo il calco per fare il plantare e ti controllano l'appoggio. Ma comunque con la loro esperienza (credo che i podisti siano i loro "migliori" clienti) già qualcosa riescono a capire ed a consigliarti.SuperMatrix ha scritto:Thank Marco![]()
e di visita ???
Denis
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Fabryrun ha scritto:Salve a tutti! Leggo con interesse i progressi dei miei amici! Sono ottimista.
Daddi dice molto bene: imparare ad ascoltare quel che dice il tendine!
Sembra quasi incredibile a dirsi ed a proporsi, ma è così .
Io l'ho imparato nella mia personale via crucis tendinea. Ho imparato a discriminare le diverse sfumature del dolore, come fosse uno spettro cromatico . Riuscendo a "sentire" anche la progressione della remissione clinica e a "guardare" i fenomeni biologici di riparazione dei tessuti. Capivo ad es, che certi bruciorini erano un sintomo positivo, attinenti alla riorganizzazione dei tessuti che stavano tentando di autoripararsi! Giuro che è così . Capire poi quando assegnare un paio di giorni di riposo e quando invece continuare ad uscire. Ho capito che il riposo assoluto e prolungato ha un senso solo nella fase acutissima, quando di fatto è impraticabile anche corricchiare per due metri. Il tendine anche ferito vuole essere stirato , messo in attività . Con buon senso ovvio. Ad esempio evitavo innanzi tutto l'asfalto, correndo sugli sterrati il più possibile. Poi l'incremento chilometrico l'ho reso molto graduale. Abolite le ripetute.
Mano mano che miglioravo nei mesi, ho comunque evitato di gareggiare. Al massimo poi una gara ogni mese.
Ho posto attenzione ai piedi, massaggiandoli continuamente e ristorandoli con piacevoli pediluvi freddo-caldo. Attenzione alle scarpe, evitando di usare la stessa scarpa per due o tre sedute consecutive. Terapie con elettromedicali quasi zero ( eccetto una decina di sedute iniziali con ultrasuoni) . A volte, ma davvero sporadicamente ho preso antinfiammatori per bocca, più per tranquillità psicologica, in occasione di uscite più impegnative. Poi davvero mai.
Un giorno di settembre di quest'anno, l'ultimo quasi insignificante fastidio al tendine se ne è andato via, svanito nel nulla. Ho fatto un mese fa la Maratona di Venezia, senza nessun fastidio tendineo, nulla! Per cui, lo so che sono soggetto a potenziali recidive, ma oggi conosco anche grazie a questa patologia, un po' più me stesso e non è cosa da poco!
Per cui tenete, teniamo sempre duro , ragazzi!!!
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Grandissimo post, standing ovation perché se non l'avessi scritto tu, l'avrei scritto io identico, veramente parola per parola, mi sembra quasi che i pensieri e le mani nello scriverlo si siano mosse all'unisono !
Lo scrissi mesi fa che la cosa più importante era imparare ad "ascoltarsi" e quindi a diventare medici di se stessi : allora era un auspicio (o qualcosa rivolto inconsciamente a me stesso), oggi posso dire - pur con tutti gli ovvi scongiuri del caso - di esserci abbastanza riuscito.
Questo non significa essere immuni da ricadute (anzi, io cerco sempre psicologicamente di tenermi pronto anche ai peggiori e più improvvisi passi del gambero), ma semplicemente che spesso i miglioramenti maggiori ed effettivi, se e quando avvengono, dipendono da noi stessi. In generale le "autodiagnosi" sono quanto di più sconsigliabile e pernicioso in campo medico, ma sicuramente questa è l'eccezione che conferma la regola visto il livello e gli effetti in genere pietosi di tutte le presunte cure o meglio "tentativi di cura", nella migliore delle ipotesi palliativi o addirittura placebo : se si tratta di andare da un medico per tentare ciò che si può far da soli, tantovale farlo da soli.
Circostanziare meglio cosa significhi in concreto diventare medici di se stessi lo hai appunto fatto tu ed io non posso che semplicemente ribadirlo, con il compiacimento che deriva dalla constatazione di quanto sono sovrapponibili queste esperienze, e quindi dalla maggior "robustezza diagnostica" che certi sintomi e sensazioni acquisiscono quanto più sono comuni e condivisi.
Cercherò di tornarci sopra in un prossimo post.
Un saluto, in particolare ad Holden.
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Andreaaa grazie! Mamma mia, sono diventato tutto rosso! Sono piuttosto contento che hai recuperato la forma e l'ottimismo! Mi piace credere che un po' sono stato d'aiuto in questo.
Ciao e buone corse!!!
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Re: [DISCUSSIONE UFFICIALE] Tendine d'Achille
Ognuno di noi Fabryrun/Holden/Andrea/Teomazz ecc.... apporta qualcosa nelle vita degli altri, fosse solo "ascoltare", a me ha aiutato.
Detto questo ieri ho strapazzato il tda di brutto con un test di 17km alla media di 4,06 (3x5k intorno o sotto a 4 e rec. 1k 4,30 circa), ieri sera alla palpazione c'era dolore, e ci credo!.
Pensieri: noto che nella fase di riscaldamento devo partire pianissimo e fare anche un minimo di stretch al polpaccio/tda e poi parto senza alcun fastidio, se parto un po freddo senza fare questo preliminare e spingendo all'inizio mi da maggior fastidio, ecco, ho capito che partire senza o quasi riscaldarsi (almeno per me) mi traumatizza di più e ripensando a come partivo fino all'anno scorso capisco che una delle cause dell'infortunio potrebbe essere proprio saltare la fase di riscaldamento, ora non più!.
E dopo non dimentichiamo il defaticamento e stretching finale.
Oggi è quasi svanito, però zero come dice Fabryrun ancora no, mi tengo e vi tengo aggiornati.
Detto questo ieri ho strapazzato il tda di brutto con un test di 17km alla media di 4,06 (3x5k intorno o sotto a 4 e rec. 1k 4,30 circa), ieri sera alla palpazione c'era dolore, e ci credo!.
Pensieri: noto che nella fase di riscaldamento devo partire pianissimo e fare anche un minimo di stretch al polpaccio/tda e poi parto senza alcun fastidio, se parto un po freddo senza fare questo preliminare e spingendo all'inizio mi da maggior fastidio, ecco, ho capito che partire senza o quasi riscaldarsi (almeno per me) mi traumatizza di più e ripensando a come partivo fino all'anno scorso capisco che una delle cause dell'infortunio potrebbe essere proprio saltare la fase di riscaldamento, ora non più!.

Oggi è quasi svanito, però zero come dice Fabryrun ancora no, mi tengo e vi tengo aggiornati.
Correre è cibo per la mente....finalmente sono tornato alla corsa!!!.
Pb
Invernalissima Bastia U. 2013 (21k) 1h23,00
Dragonissima 2013 Terni (9,16k) 33'46"
Maratona S.Valentino 2014 (42k) 2h59',50"
Corritonic 2014 Terni (10k) 37',35"
Pb
Invernalissima Bastia U. 2013 (21k) 1h23,00
Dragonissima 2013 Terni (9,16k) 33'46"
Maratona S.Valentino 2014 (42k) 2h59',50"
Corritonic 2014 Terni (10k) 37',35"