
Pensate che sarebbe corretto prendere la tabella che sto usando ora (FIRST) e seguirla da un certo punto in poi? Oppure andrebbe cambiata sostanzialmente?

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Foia ha scritto:Ammesso e non concesso di uscire integro dalla maratona di Helsinki in programma il 14/8comincio a chiedermi quale sia la preparazione più adeguata per una maratona (Venezia) da correre dopo 10 settimane. Visto che - in teoria - dovrei partire da un livello di forma accettabile, quanti lunghi dovrei fare secondo voi?
Pensate che sarebbe corretto prendere la tabella che sto usando ora (FIRST) e seguirla da un certo punto in poi? Oppure andrebbe cambiata sostanzialmente?
Io questa stagione ho fatto le mie prime 2 maratone a distanza di 6 settimane, Roma e CustozaFoia ha scritto:Ho trovato questo sul sito di Albanesi:
Le 7 regole d'oro del doppio maratoneta
1) La seconda maratona deve essere corsa al massimo entro un mese dalla prima (altrimenti è meglio riprogrammarne una da record dopo almeno 3 mesi).
2) Verificate di aver finito bene la prima maratona. Il divario del coma non deve superare i 3'.
3) Verificate gli effetti residui al terzo giorno.
4) Se il motivo che ha prodotto un risultato negativo nella prima non è stato totalmente e immediatamente (cioè nel giro di uno-due giorni) rimosso, non correte la seconda. Un infortunio che necessiti anche solo di una settimana per rientrare deve sconsigliare la seconda prova.
5) Se non siete naturalmente maratoneti, la doppia maratona ha senso solo se siete in netta progressione; in altri termini, se nella prima maratona (ovviamente impegnandovi) non avete fatto il personale o l'avete fatto di pochissimo, non potete sperare di volare nella seconda.
6) La seconda maratona deve essere più facile o almeno equivalente alla prima come clima, difficoltà altimetriche e altri fattori eventualmente penalizzanti (per esempio intasamento iniziale).
7) Non pretendete dalla seconda maratona risultati miracolosi. Una buona strategia sta nel correrla allo stesso ritmo della prima, eventualmente aumentando negli ultimi 10 km.
Che ne pensate?
Albanesi definisce il "divario del coma" come la differenza fra il tempo finale e quello stimato alla mezza; esempio: con 1h40' al passaggio della mezza, il tempo finale dovrebbe essere di 3h20". Se si finisce in 3h42' il divario del coma è di 22'.sbarbi ha scritto:2) Non so cosa sia il coma ma alla fine di Roma lo stato era quasi comatoso
Il mio si che è stato ridicolo: 2h04' alla mezza e 4h23' alla fine. Fanno 15 minuti di comasbarbi ha scritto:Allora il mio coma era mostruoso, con 1:56 alla mezza e 4:00 alla maratona, quanto è?
Edit
no dai solo 8' pensavo peggio
Foia ha scritto:Grazie per l'articolo, Alberto: molto interessante![]()
Però qui si parla di 4/6 settimane. Penso che la forma ottimale raggiunta dopo la prima maratona vada scemando se - come nel mio caso - le settimane tra le due gare sono 10.
A meno che non si faccia un allenamento che riesca a mantenere (o migliorare?) la condizione....