
E voi?
Moderatori: runningmamy, Hystrix, Evuelledi, victor76
Beh, se funziona allora fai strabene a pensare agli obbiettivi. Anche per me era così, avevo sempre in testa la ricerca del tempo, quasi a tutti i costi. Però sentivo che mi privava del piacere di correre così ne parlai con chi mi seguiva negli allenamenti. La sua risposta mi lasciò di stucco: "conta quante biciclette riesci a superare"! Mi allenavo su una pista ciclabile...MarcelloS. ha scritto:Io essendo "malato" di numeri, tempi, ecc. se corro da solo tendo molto spesso a fare proiezioni di tempi ai vari riferimenti, a quanto devo passare al prossimo, quanto farò alla fine, quanto mi mancherà al passaggio successivo, ecc.ecc.![]()
Ok, ho capito, sono pazzo![]()
PS: peraltro correre (pur con questi pensieri!) mi rilassa la mente in modo eccellente, spesso mentre corro mi sembra di toccare con mano la sensazione della felicità
Questa mi mancava!Poetica(mente) ha scritto:
Beh, se funziona allora fai strabene a pensare agli obbiettivi. Anche per me era così, avevo sempre in testa la ricerca del tempo, quasi a tutti i costi. Però sentivo che mi privava del piacere di correre così ne parlai con chi mi seguiva negli allenamenti. La sua risposta mi lasciò di stucco: "conta quante biciclette riesci a superare"! Mi allenavo su una pista ciclabile...
Verissimo. Il lungo, che prediligo da sempre, permette di "lasciarsi andare", consente un avvicinamento al proprio lato intimo ed emotivo. E i pensieri volano, ... più dei tempi!!!Fatdaddy ha scritto:Capita sempre nei lunghi, quando le gambe hanno impostato il loro ritmo di crociera e la mente può lasciarsi andare alle sue...elucubrazioni. Io la considero una forma di meditazione attiva ed è una delle ragioni per cui amo correre le lunghe distanze.
Al contrario, se sono di ripetute intense, la mente si concentra tutta sulla velocità ed è tutta focalizzata sul gesto atletico.
Nelle ripetute mi sfido. Mi dico: lasci che vinca il passato o hai gli attributi per far vincere l'oggi?spartan ha scritto:Quando faccio le ripetute la mia mente pensa a quando finiranno,mentre nella stragrande maggioranza dei miei allenamenti di FL penso a tutti gli avvenimenti che mi capitano e che mi sono capitati nella vita ed analizzo il tutto,diciamo però che raramente corro solo perciò penso poco quando corro,perciò penso a parlare .![]()
Io penso ad Albanesi, e gli invio pensieri di odio profondo. Poverino cosa ti ha fatto, direte voi. Niente, mi sta solo terribilmente antipatico e smetterei di correre solo per fare dispetto a lui (casomai gliene fregasse). Ma penso che anche continuare a correre senza mai venerarlo sia un bel dispetto per il suo ego sproporzionato, e quindi vado avanti a correre alla faccia suaPoetica(mente) ha scritto:Salve! Lo spazio che separa il podista dalla mèta è spesso oggetto di stimoli volti al cercare il massimo dall'organismo per tramutarlo in tempo - a favore, ma ... ma sovente la distanza da percorrere unita al tragitto conosciuto o monotono e l'abitudine allo sforzo permettono/favoriscono il pensare. A me capita spesso nei miei 20 km giornalieri e stamani, per esempio, ho "viaggiato" ... sognando il modo di farla pagare al vicino che lascia la macchina in sosta sul passo carrabile.![]()
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