Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

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Cagnulein
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da Cagnulein »

Grandissimo! Sei un mito! Non ho parole l'impresa che hai fatto! IDOLO!
darioedante
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da darioedante »

https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 1535414760

Vi giro il link dell'arrivo dal feisbuc di mio fratello. Torno a dormire, poi tra domani e dopodomani scrivo qualcosa. Grazie ancora del supporto!
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Moran Utente donatore Donatore
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da Moran »

Grandioso, congratulazioni! =D> =D> =D> :salut:
5k: 23'44" (all. 2022)
HM: 1h51'59" (Cagliari Respira 2021)
30k: 3h00'18" (passaggio Padova 2017)
Maratona: 4h14'26" (Padova 2017)
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iBob Utente donatore Donatore
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da iBob »

Grandissimo!!! Hai fatto un gran numero, complimenti :winner: :winner:
Work in progress...

Strava: https://www.strava.com/athletes/30048846
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victor76 Utente donatore Donatore
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da victor76 »

Grandissima impresa, Dario! Complimenti!
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Feghez
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da Feghez »

Letto solo ora tutto il 3d! Che impresa! Grandissimo! =D> =D> =D>
PB: 5 km: 21'47''
10 km: 46'28'' (03/10/2021)
Mezza: 1h41'07'' (Pisa 11/10/2020)
Trail più lungo : GT Courmayeur 55K km 3400D+ (10/07/2021)
Strava : https://www.strava.com/athletes/48690570
Instagram : https://www.instagram.com/feghez/
darioedante
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da darioedante »

Per chi si aspetta un resoconto completo della mia corsa dal Passo dello Spluga, Italia, fino a Lindau, Germania, passando per i vari paesi che sappiamo, magari resterà deluso. Ho giusto qualche ricordo del percorso, qualche appunto sulla strategia di gara, qualche considerazione sul ritmo.. per il resto la roba che ho fatto mi ha travolto ben oltre le mie aspettative che non saprei davvero dove cominciare. Un po' come uno che partisse col pedalò per attraversare un laghetto e si trovasse a combattere con i cavalloni dell'oceano.. che fa, che racconta? spera solo che la cosa finisca prima possibile, ma che finisca, per Dio. Che finisca. Ora, io non voglio farla più epica di quel che è, anzi detesto la troppo retorica che mi sta arrivando addosso da tante parti.. però ammetto che avevo calcolato male parecchie cose, e che non avevo molta idea di cosa mi stesse aspettando.
Inizio col ringraziare tutti quelli che, mesi fa, mi dissero che era una follia pura. E non lo faccio con senso di rivalsa, né con ironia. Perché evidentemente chi lo diceva sapeva cosa stavo facendo, lui, mentre io che pure avevo un altro obiettivo in testa, nonostante questo ero spavaldo ma ignaro. Per cui a chi mi chiedesse se è una cosa fattibile direi che no, è follia pura a livello puramente fisico. E che però sì, ne è valsa la pena.
Follia per come è stata preparata, per il mio livello di allenamento, e soprattutto per il mio grado di preparazione a questo tipo di distanze. Ho rischiato seriamente di farmi male, forse mi sono pure fatto un po' male se la caviglia destra non decide di sgonfiarsi da sola nei prossimi giorni. Questo per sgombrare il campo da equivoci, che possono valere fuori da questo forum, dove la gente ti vede come un fenomeno se corri 15 km, ma non qui dove scrivono pezzi grossi dell'ultramaratona italiana e non solo. Per cui si, ho fatto un bel tocco di strada, con tanto freddo umido e incertezza, ma con i miei 146 km e spiccioli ad una qualsiasi 24 ore sarei finito nell'anonimato più assoluto. Un Marcello, un Marcozama, un Kitt questa roba la facevano senza tirarsi troppo il collo e con parecchie ore di vantaggio. Ico dei tempi d'oro tornava pure indietro. E ho detto i primi che mi vengono in mente, ma ce ne sarebbero altri che avrebbero potuto fare meglio di così. Che poi meglio.. non era una gara, non c'era tempo se non le ventiquattro ore, non c'era nulla di tutto questo. Per cui si, in fin dei conti farla in 22 ore o pure in venti non sarebbe stato meglio; solo più veloce, ma con lo stesso risultato. E questo forse un po' mi giustifica nella preparazione, perché non essendo una vera e propria gara la strategia che punta a fare il miglior risultato cronometrico possibile non era necessariamente la strategia migliore . Per cui questo non lo classificherei come record podistico, anzi non è proprio un record podistico nemmeno per il Guinnes stesso. E' un record geografico vero e proprio, corso unicamente perchè se lo avessi camminato tutto non ce l'avrei fatta. FInirà nella categoria, sempre che non ci siano intoppi nelle prove che stiamo caricando in questi giorni, nella categoria "epic journey" insieme a quello che ha fatto 5 paesi in monopattino e alle 12 capitali europee in 24 ore con i mezzi pubblici. Diciamo che io la penso come molti qui dentro, e diversamente da molti altri sempre qui dentro, riguardo alle gare fatte con troppa incoscienza: non servono, non fatele, non hanno nulla di eroico. Se faccio il tor con 20 km a settimana e vedo gli gnomi durante la notte secondo me non si è eroi, ma forse un po' incoscienti e stolti. Se corro una maratona in 7 ore.. beh, ma non valeva la pena allenarsi un po' meglio? io un ironman sulle nocche non lo vorrei finire, nemmeno un passatore in 18 ore. E' una gara, la preparo al meglio di quanto posso. Se la famiglia, la voglia, madre natura mi impediscono di farla senza farmi del male pazienza, virerò sulle 10 km. E non parlo di tempi in assoluto, sia chiaro, ma di quella idea che ammazzarsi per una gara sia segno di grande resilienza, di grande forza di volontà, di grande valore. Credo che nella vita bisogna imparare a scegliersi le proprie sfide con lucidità e realismo. E allora io? come giustifico la contraddizione?
Qui interviene l'unicità dell'evento, come ho provato a spiegare prima. Non era una gara, per cui in effetti finirla meglio non aveva a tutti gli effetti alcun valore. Ed era un unicum, nel vero senso della parola, un tentativo di colpo di Genio/follia che si giustificava da sé.. io così l'avrei potuto fare, non mettendoci dentro più ore di allenamenti, se non magari giusto qualche manciata sparsa in diversi mesi, né tantomeno più mesi di sacrifici chiesti a me, alla mia famiglia, alle altre mie passioni. Un tentativo o la va o la spacca, e l'è andata anche se per poco la spaccava. Per meno di 25 minuti, poco più di un minuto di margine per ogni ora a disposizione. Io non farò mai più una cosa del genere, non avrò mai una seconda occasione per riprovarci, sia per la mia voglia che per un'altra serie di circostanze che si sono allineate come meglio non avrebbero potuto. Non andrò mai alle olimpiadi, a meno di comprarmi i biglietti da spettatore, non finirò mai sul tetto del mondo, a meno di non trovare, come ho fatto io, una piccolissimo tetto che qualcuno aveva dimenticato di occupare. Se devo trovare un merito che senza falsa modestia mi sento di prendere, è questo: il guinness era lì, e lo conoscono tutti; la cartina dell'Europa era lì, e ce l'abbiamo tutti. Koomoot o altri strumenti per calcolare il percorso li possono scaricare chiunque. Io sono solo il primo che ci ha pensato ( e forse solo l'unico a cui fregava qualcosa di provarci, dopotutto).
La strategia è stata improvvisata, e mi sono accorto che per fare le cose con metodo avrei dovuto correre più gare e più lunghe, provando magari una 100 km, o un trail da 120, o una 12 ore, così per provare a combattere con il cronometro quando ormai energie non ce ne sono più. Finché ci si allena e basta, anche su distanze importanti, non credo si sia pronti per quello che ho vissuto. Per cui ho corso troppo veloce i primi 50 km, convinto di essere più forte di quello che sono, e dal 90esimo in poi ho cominciato una corsa ossessiva contro il tempo, guardando il passo medio del garmin letteralmente ogni pochi secondi (alla faccia di quando dicevo che correre con la strategia 4 km uno di corsa era una palla, perché si doveva guardare continuamente l'orologio... non ho fatto letteralmente altro per almeno 12 ore consecutive) Sicuramente non ero al top della forma, ho corso senza apparente grande sforzo ma comunque anche la corsa lenta mi portava a 160 di battiti fin da subito... ma ho preferito non pensarci. A metà settembre avevo la sensazione di essere decisamente più in palla, ma questo è il rischio di chi fa le preparazioni con poco metodo e scarse conoscenza della fisiologia umana... si improvvisa, a volte va bene e a volte no. Poi alla fine è andata bene, ma sarei potuto arrivare con meno patema. Mi consola pensare che pochi giorni prima di partire prendevo il nurofen, facevo impacchi di ghaccio 3 volte al dì sul ginocchio che mi si gonfiava e doleva camminando dal parcheggio fino all'ufficio. Il ginocchio ha smesso di farmi molto male solo giovedì mattina. La sera dava solo un pò fastidio. Venerdì mi sembrava a posto, ma di certo non ci facevo troppo affidamento.. sabato ci ho fatto 146 km, ho avuto dolori praticamente dappertutto... tranne che al ginocchio. Lo sento come nuovo, come se non avessi fatto nulla. Nessun gonfiore, niente di niente. Quando dico che si sono allineati i pianeti..
Sono stato sopraffatto dalla stanchezza, dalla paura di fallire per pochi minuti, dall'angoscia di dovermi ancora trascinare per distanze per cui, normalmente, si piglia su la macchina, in mezzo alla nebbia e ad un freddo che mi faceva battere i denti. In questo senso parlavo di essere sopraffatto da tutto. Un mio amico mi ha detto che sembravo un computer che, mano a mano che consuma le batterie, spegne le periferiche secondarie e mantiene in vita solo il processore.. mi sono chiuso nel mutismo, rispondevo a monosillabi, ho forse dormito per un paio di secondi mentre camminavo. Ho visto signori che non c'erano nei campi di grano e funivie che mi passavano sopra la testa che non esistevano. Non ho fatto alcuna pausa per gli ultimi 40 km almeno, mi passavano il tè mentre camminavo e masticavo la qualunque: barrette, cioccolati, robe dolce e salate senza soluzione di continuità, con l'unico istinto animale di andare avanti e non crollare per fame. E in diversi trail ho avuto problemi di dissenteria, quà non ho sentito stimolo fino al ritorno a casa.. altro pianeta allineato. Per qualche ragione inconscia che non so spiegare non ho mai pensato che potessi ritirarmi, neanche ipotizzato: era come se il furgone che mi faceva da appoggio ogni 5 km non fosse fatto per il mio trasporto, ma solo per contenere cibo e bevande calde. Se mi avessero detto che potevo anche fermarmi gli avrei guardati straniti..? davvero posso? A me neanche veniva in mente. Forse il mio cervello ha capito che se solo avesse insinuato il dubbio nulla più mi avrebbe trascinato ancora avanti. Arrivato in Germania, dopo passato il traguardo, ho fatto ancora una trentina di metri per raggiungere i due testimoni che dovevano certificare il mio arrivo, prendermi i loro "congratulation", fare una foto insieme.. dopodiché non ho più camminato. Letteralmente. Mi sono piantato nello stesso posto dove mi avevano scattato la foto, con i piedi nella stessa direzione che avevo al momento dello scatto, e ho aspettato la macchina. Ero su un argine sassoso a un metro circa dall'asfalto, ma non sono riuscito a fare il metro che mi separava dalla macchina.. ha dovuto avvicinarsi lei. Il mio corpo si è spento, tremavano i quadricipiti anche mentre stavo seduto: non la gamba tutta, solo i quadricipiti erano percorsi da spasmi. Come sia possibile che le stesse gambe che mi avevano portato per circa 167.000 passi (misura del garmin, più o meno), non riuscissero a farne ancora due, non so spiegarlo. Poi vabbè, lacrime da parte di tutti, anche se io ero talmente cotto che non saprei dire se mi sono commosso davvero o se piangevo perchè i miei neuroni a specchio imitavano gli altri.. non capivo quasi nulla, temo. poi da lì sono stato portato in albergo, ho fatto una doccia che dopo pochi secondi si è congelata.. mi veniva da piagere. Mia moglie e una amica a guisa di asa/oss mi hanno spogliato e vestito, mi sono posato a letto e mi devo essere addormentato ancora nella fase aerea tra la stazione verticale e l'orizzontale. Mi sono svegliato e rimesso in macchina per dormire di nuovo, e così più o meno fino a stamattina. Sveglia, bagno, cibo letto. Un bagno caldissimo mi ha risolto molti dei dolori alle gambe, esclusa la caviglia che è ancora gonfia e le dita che sono così piene di fiacche da sembrare avvolte nel pluribol.
Che altro dire, sono stato travolto dalla tempesta social che tanto avrei voluto evitare. Messaggi da gente che non sentivo da anni, ex colleghi ex compagni di squadra di 10 anni fa genitori di amici amici di genitori ex scout che erano miei lupetti negli anni 90..fino ai complimenti dallo stesso che ogni volta che mi vede correre alle sette di mattina mi dice "certo che tu non hai proprio niente da fare". Mia figlia è tornata da scuola chiedendomi sette autografi per i compagni di classe, mi sono collegato all'assemblea di classe del mio terzo figlio e i genitori mi hanno accolto con un applauso, per ora ho tre proposte di interviste da tv locali e forse pure qualcosa di più.. confido nella profezia di Wharol, nei quindici minuti di notorietà che tutti prima o poi avremo. Io sono pronto a sopportare 15 giorni, poi conto di tornare il fesso di prima.


P.s
allego due foto esplicative.. i video non so come si faccia. Nella primo si apprezza il passo baldanzoso di quello che non vuole andare troppo forte perchè sennò che gusto c'è.. finisce subito. Vestito poco che tanto mi scaldo correndo Nel secondo sono un filo più contratto, con addosso tutti i vestiti che ho, lo sguardo vitreo. Ah, se qualcuno ci capisce più di me: negli ultimi km avevo i battiti a 54 di media.. non è che mi stavo spegnendo davvero?








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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da orange »

Questo è uno sport dove è la testa a fare la differenza. Più aumenta la distanza, più serve avere la testa ben focalizzata sull'obiettivo. Tanto prima o poi il corpo inizia a dare segnali di cedimento, la differenza tra fermarsi o andare oltre alle difficoltà è tutta lì.
Poi è chiaro che serve prepararsi, non è che basta crederci e si fa tutto. Però per certe imprese non potrai mai essere preparato al 100%, né puoi prevedere gli imprevisti, sfighe o acciacchi che possono capitare anche su corse più umane.
Te quasi sicuramente hai fatto una pazzia, non tanto per l'impresa - che era comunque enorme - ma per la poca preparazione. Al di là degli allenamenti preparatori, non avendo alle spalle ultra poteva essere un problema nella gestione o almeno nel capire ciò che stavi per affrontare.
La voglia di farcela però ha prevalso, probabilmente alla fine sei andato vicino al crollo totale, che non vuol dire fermarsi, ma andare giù come un sacco vuoto. Fortunatamente è arrivato prima il "traguardo".
Alla fine hai avuto ragione, l'impresa è stata portata al termine. Ora appuntamento all'autunno 2022, per vedere se sul libro dei Guinness ci sarà un paragrafetto sul record?
darioedante
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da darioedante »

Eh no, il libro 2022 l'ho visto in libreria settimane fa. Se fosse, mi metteranno sul 2023
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MarcelloS. Utente donatore Donatore
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Re: Ultra autogestita da 155km.. ce la faccio?

Messaggio da MarcelloS. »

Racconto spet-ta-co-la-re!!! =D> =D>
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:98 (2 ritiri)

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