[DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Racconta le tue storie di passione e sudore

Moderatori: grantuking, HappyFra, Doriano, victor76

Avatar utente
Marcus86
Aspirante Ultramaratoneta
Messaggi: 884
Iscritto il: 30 ott 2021, 16:29

[DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da Marcus86 »

Apro questo thread con il massimo dell'umiltà in un forum dove si trovano atleti che macinano record di velocità e di resistenza quasi ogni giorno.
Quando entro nei vostri thread leggo di maratone sotto le 3 ore o mezze vicinissime all'ora.
Leggo nelle vostre firme di 10 km fatti in meno di 40 minuti...
Dei vostri allenamenti fatti di ripetute in salita, dislivelli positivi a 4 cifre e uscite così lunghe che io non riuscirei a farle neanche se la distribuissi in una settimana ..
Li leggo e mi perdo nei miei sogni ma non sono un ingenuo... So che non io non potrò mai farlo.
Non ho un certificato per l'attività agonistica e mai lo avrò quindi per me non ci sarà mai in firma un pb da gara...
Seppur a malincuore me ne sono fatto una ragione.

Sono nato con una malformazione cardiaca, plurioperata alla nascita, ritoccata a 6 anni e a 20 anni.
Sono stato operato quindi il problema dovrei averlo risolto...
Più o meno.
Finché ero un bambino non ho mai dovuto fare rinunce. Giocavo a calcio sotto casa o al campetto dei salesiani e giocavo instancabilmente come tutti i miei amici, che non avrebbero mai detto che avevo un problema di cuore.
Non vivevo la mia condizione di cardiopatico perché non mi sentivo un cardiopatico.
È come spesso succede quando puoi avere una cosa facilmente finisce spesso che poi neanche ti interessa.

Ma, tanto per non farmi mancare niente, a 17 anni mi sono preso una endocardite e me la sono portata dietro per 2 anni.

2 anni...

2 anni di tosse, febbre e rocefin.
Diciamo la versione sfigata del più apprezzato sesso, droga e rock & roll...
Mi bevevo cicli bisettimanali di doppie punture giornaliere, miglioravo quel tanto che bastava per non svenire in classe e una settimana dopo, come nei più cupi film horror ricominciavo a tossire...
È gradualmente perdevo le energie fino a trascinarmi fra scuola e letto.
Ero arrivato a 67 kg per 183cm.
Grigio come un morto.
È non avevo più voglia di vivere neanche un solo giorno extra in quello schifo di vita.
Passavo i pomeriggi a guardare il soffitto privo di qualsiasi stimolo e persino mangiare mi affaticava...
Poi il mio medico di famiglia ha avuto un'illuminazione.

Ho ancora negli occhi la scena in cui lo vedo mettersi la mano sulla fronte, rimanere in silenzio per secondi o minuti o secoli, ma che importa.... Ci chiede scusa (a me e a mia madre) e mi dice che devo immediatamente essere ricoverato.
Telefono al B. Gesù di Roma, dove mi seguono dalla nascita, riferisco il valore della mia pcr (63 su un valore di riferimento fra 0 e 0,5) e mi fanno andare con la massima urgenza.
Svengo in ospedale il giorno che mi ricoverano e mi dicono che se non mi avessero ricoverato non sarei vissuto per più di qualche altra settimana a voler essere ottimisti...

40 giorni di flebo, giorno e notte.
Mi iniettavano un cocktail di antibiotici che letteralmente mi scioglieva le vene...
Se riuscivo a tenere una cannula per più di 2 giorni era già un mezzo miracolo.
E mica riuscivano a cambiarla al primo tentativo...
Nel mio giorno più sfortunato ci hanno dovuto provare 8 volte...
Abiatrophia defectiva... Il nome del batterio che mi ha quasi ucciso.
Ho sentito il suo nome solo una volta, ormai 17 anni fa, e non l'ho mai dimenticato.
Oltre ad aver provato a uccidermi mi ha distrutto la valvola aortica e infatti se facevo una rampa di scale avevo il fiatone e sudavo anche solo a camminare.
Sono in lista per un intervento di sostituzione ma non mi ritengono urgente.
Comincio l'università a Roma ma anche solo raggiungere l'aula mi affatica, ho un grave scompenso.
Il mio cuore gradualmente si dilatata e quando incomincio ad avvertire dolore decidono di operarmi, anche perché il mio cuore è diventato grande come quello di un bue...
Sostituzione della valvola aortica con una meccanica e già che ci si trovano cambiano anche il condotto sulla polmonare, completamente calcificato, che sarebbe il mio problema dalla nascita.

Ero abbastanza in forma per i problemi che avevo, a volte facevo anche qualche corsetta... Ma non avevo il fisico adatto, ormai stavo sugli 80kg...
sono stato assunto in un supermercato.
È li è stata la mia disfatta.
0 orari certi, 0 possibilità di organizzare qualsiasi cosa che non fosse la sveglia per il giorno dopo...
Intanto sono andato a convivere ed è nata la mia prima figlia...
Nei successivi 6 anni sono ingrassato fino ad arrivare a 107kg.
A correre non andavo mai, in supermercato mi muovevo poco...
Mangiavo come un porco...
Non è che ci volesse tanto.
È qui arriviamo alla storia recente.
Poco meno di tre anni fa, un po' per scommessa con mia moglie, un po' perché mi sentivo male con me stesso e i medici mi tartassavano di avvertimenti sul peso, sicuramente grazie al cambio di lavoro che mi ha portato ad avere orari certi, mi scatta qualcosa dentro e mi manca letteralmente solo la forza di vincere l'inerzia.
La miccia la accende mia moglie con la quale scommetto che se avessi voluto avrei potuto perdere almeno 1kg a settimana...

Era il mese di maggio del 2019 e comincio ad uscire assiduamente 5 giorni su 7 per andare a camminare sulla sabbia.
Le giornate erano belle e uscire non era un peso.
Camminare sulla sabbia con quel peso era dura però...
Gradualmente il peso scende... E le giornate si fanno sempre più calde.
Mia figlia è piccola, ha 2 anni e mezzo e da pochi mesi ho anche un secondo figlio.
A casa c'è bisogno di me quindi non posso fare altro che uscire dopo pranzo mentre i bimbi dormono.
35 gradi, alle 14.30di pomeriggio...
Ormai qualche minuto di corsa lo reggo...
Sono sulla sabbia perché mi vergogno a "correre" sulla pista ciclabile in mezzo a quelli forti...
Mi rovino un po' le ginocchia e le caviglie, ma esco comunque, anche col dolore.
Il peso scende e aumenta un po' la resistenza. Riesco a correre per 2 km di fila...
Reggo per tutta l'estate poi cominciano le piogge...
Sulla sabbia non si può più andare perché con le maree spesso gli sbocchi dei vari torrenti sono inattraversabili.
Inizio quindi ad andare sulla ciclabile.
Affronto le piogge autunnali e anche qualche burrasca di fine estate.
Nessun clima mi ha mai fermato.
Ogni settimana mi dovevo fare le mie 5 uscite.
Ho corso col sole a 37 gradi e con il freddo da neve...
Col vento e la pioggia che ti entra negli occhi e a malapena ci vedi, con le scarpe piene d'acqua e i piedi gelidi nelle pozzanghere...
E ho perso il conto delle unghie nere, delle vesciche sotto i piedi e dei dolori alle ginocchia...
E a novembre del 2019 pesavo 76kg.
Dal punto di vista della corsa i risultati erano comunque molto modesti.
Praticamente riuscivo a fare 3 blocchi da 12 minuti di corsa continua intervallati da 4 minuti di cammino.
Niente di ché, ma a me sembrava di essere un maratoneta...
8,5 km in un'ora... Me ne vantavo anche...

Compro una smartband che monitora i battiti.
Scopro che arrivavo a 190...
Decisamente tanto.
Del resto sul fronte cardiaco stavo tutt'altro che bene.
Le ecografie evidenziavano un altissimo gradiente sul condotto dell'arteria polmonare. Una perdita di pressione di circa il 70%.
Era già troppo quello che riuscivo a fare...
Mi propongono di operarmi di nuovo, inserendo un'altra valvola sul condotto operato e in via di calcificazione.
Una valvola con Stent che avrebbe risolto il problema del gradiente che stava generando una nuova insufficienza cardiaca.
Decido di provare, e dopo qualche mese, il 20 novembre 2020 mi operano di nuovo.
Ora questo intervento mi ha insegnato una cosa che potrebbe aprire qualche spunto di riflessione.
Soprattutto per chi è perfettamente sano e non sa cosa significa avere problemi al cuore.
Ho avuto la fortuna di provare sul mio corpo cosa realmente fa andare veloci nella corsa.
Dopo l'intervento il gradiente si è ridotto al 30%, quindi un risultato nettamente migliore rispetto al punto di partenza.

Prima di operarmi il mio record di corsa continua è stato 4 km...
Dopo l'intervento sono passato a correre 9km di seguito già dopo 3 settimane dall'operazione.
Anche la velocità è migliorata...
Ho scritto una mail ai medici e li ho ringraziati per aver fatto un mezzo miracolo.
In poco tempo sono arrivato a 10km di fila e sono riuscito anche a farli sotto l'ora.
Ma non avevo il volume nelle gambe per reggerli.
Ormai il peso l'avevo perso, uscivo solo 3 volte a settimana.
I miglioramenti continui e velocissimi mi hanno fatto perdere lucidità.
Ogni uscita era una gara contro il tempo.
Finché un giorno comincio a peggiorare...
Mi intestardisco e continuo a spingere nonostante le prestazioni fossero in picchiata.
Dei 6' a km non avevo più che un pallido ricordo e anche i 10 km non li chiudevo più senza dover camminare.
Chiari segnali di sovrallenamento, ora lo so...
Ma continuo imperterrito e mi infortunio.
Probabilmente infiammazione della bandelletta ileo tibiale. Magari anche qualche microfrattura ossea.
Comincio ad avere dolore agli stinchi (tutti e due) anche la mattina appena sveglio e a riposo.
Corro lo stesso, e comincio a zoppicare.
Corro lo stesso, mi impunto sulle cose come un caprone...
Il dolore è lancinante, in una delle mie uscite più stupide pur di fare lo stesso i miei maledetti 10km ho raggiunto la mia frequenza cardiaca massima (197bpm), mai più raggiunta tra l'altro.
Corsa per altro terminata in 1h e 20 minuti, quindi senza neanche la soddisfazione di aver fatto un tempo decente...
Il dolore era peggiorato così tanto che ormai zoppicavo vistosamente anche a riposo e a distanza di giorni dopo le uscite.
Inizio a leggere il forum, mi documento bene sul tipo di infortunio che ho avuto...
Comincio a usare un po' il cervello e mi fermo dalla corsa.
Esco 2 volte a settimana solo per camminare.
È marzo 2021, quindi storia estremamente recente.
Leggo il forum e mi faccio un'idea su come si dovrebbe costruire un allenamento.
Come variare gli sforzi e quanto sia necessario permettere al corpo di recuperare.
Ci metto 3 mesi buoni a guarire, seppur a volte nei momenti più intensi il dolore alla tibia c'è l'abbia ancora oggi...
Riprendo a corricchiare qualcosina all'inizio dell'estate.
Sono maturato un po' mentalmente, non cerco per forza la prestazione.
Esco per 8/9 km, intervallati da una sosta al cambio di direzione.
Poi gradualmente la sosta andrà via e i km ritornano ad essere 10.
Non scendo sotto l'ora sui 10 km da febbraio ma non mi interessa.
Aumento le uscite riportandole a 3, ma quest'estate è veramente indecente per il caldo che fa.
Scopro leggendo il forum che molti escono la mattina presto, io non dormo comunque bene per il caldo.
Decido di provare...
Ritrovo delle buone sensazioni di corsa e anche discrete velocità.
Praticamente non esco più per niente dopo pranzo, sempre e solo la mattina alle 5.
Porto le uscite a 5, aggiungendo 2 corsette velocissime di 3 km.
Trovo un grande miglioramento e decido di strutturare l'allenamento su 5 uscite.
Il volume è ancora basso, sto sui 35km settimanali.
Lo porto prima a 40, poi 45...
È infine arriviamo a oggi con 52 km a settimana.
Da marzo ad oggi non mi sono più fermato.
Ogni minimo dolore mi fermo, scarico e ricomincio gradualmente.
Non cerco più la corsa contro il tempo o il pb ad ogni uscita.
Sono arrivato a correre per 15 e più km di fila a 6'04" al km...

Questo thread è per raccontare la mia storia, ma anche per far capire che la corsa non è uno sport di gambe...
No, proprio per niente.
Ve lo dice uno che l'ha provato sulla sua pelle.
La corsa si fa col cuore.
Se il cuore non va, le gambe non vanno.
Ed è per questo che mi chiedo, se avessi avuto un cuore sano chissà che risultati avrei potuto raggiungere.
Non è che non sono soddisfatto di dove sono, e probabilmente ho ancora ampi margini...
I medici mi tengono monitorato, sanno che corro e non hanno altro che complimenti nei miei confronti.
Ho fatto un test da sforzo settembre scorso, e sarebbe risultato buono anche per i parametri di un non cardiopatico, figuriamoci con le mie problematiche.
Ma un certificato agonistico è fuori discussione, purtroppo.
Quando corro a 6' al km i miei bpm sono a 157 e a fine corsa superano i 160...
So che devo lavorare su questo, con tanta corsa lenta fino a portarli sotto ai 150...
Altro motivo per cui ho scritto questo post è per dire anch'io la mia su cosa significa correre in modo sciagurato.
Si tende ad essere troppo duri con noi stessi, spesso non si accettano scuse, anche quando non sono scuse.
Non c'è alcuna gloria a correre sul dolore, solo tanta stupidità.
Se mi fossi fermato a febbraio, invece di continuare per quasi 2 mesi a insistere, probabilmente non mi sarebbero serviti 3 mesi per ricominciare...

Chiudo aprendo questo thread anche come diario personale, nel caso aveste la curiosità di sapere se miglioro, o se voleste darmi un consiglio.
Il mio obiettivo è quello di fare il prossimo test da sforzo a settembre dell'anno prossimo con un risultato in linea con un eventuale certificato agonistico.
È un sogno, sia chiaro, non me lo daranno mai...
Ma magari riesco a convincere il mio medico a farmi fare una gara... Una sola per togliermi la soddisfazione...
Corsa con il cervello oltre che col cuore.

Intanto vi ringrazio di aver letto un post probabilmente troppo lungo e a tratti sicuramente pesante...
Questo che avete appena letto è un estratto del mio amore per la corsa...
Ho cercato di rendere l'idea di come un cardiopatico vive questo sport...
È soprattutto volevo ringraziare il forum intero, che senza saperlo mi ha insegnato tanto e ha nutrito la mia passione.
Avatar utente
giokaos
Top Runner
Messaggi: 8912
Iscritto il: 9 set 2012, 14:53
Località: Chiavenna

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da giokaos »

Mi sembra che "la gara" tu l'abbia già vinta, quella con te stesso ovviamente! =D>
Bravo, continua così e tienici aggiornati! :salut:
Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
https://www.strava.com/athletes/9496294
Avatar utente
Moran Utente donatore Donatore
Guru
Messaggi: 3347
Iscritto il: 6 mag 2015, 23:52

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da Moran »

Gran bel racconto. Hai una forza di volontà incredibile con tutto quello che hai passato. E hai anche maturato l'abilità di imparare dagli errori, quegli sbagli da principianti che abbiamo fatto tutti quando abbiamo cominciato con il running. Complimenti. =D>
5k: 23'44" (all. 2022)
HM: 1h51'59" (Cagliari Respira 2021)
30k: 3h00'18" (passaggio Padova 2017)
Maratona: 4h14'26" (Padova 2017)
Connesso
berre
Ultramaratoneta
Messaggi: 1030
Iscritto il: 19 gen 2021, 10:05

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da berre »

Mi sfugge il motivo per cui il cardiologo sia d'accordo che tu corra, anche senza risparmio, e poi ti neghi un certificato agonistico.
In bocca al lupo.
Avatar utente
filattiera Utente donatore Donatore
Moderatore
Messaggi: 2532
Iscritto il: 12 dic 2016, 17:22

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da filattiera »

@Marcus86, grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
Queste poche righe: "...La corsa si fa col cuore. Se il cuore non va, le gambe non vanno...." raccontano tutto.
Ultra
Pistoia-Abetone 2022 4h49m09s
Marathon
Pisa 2021 2h55m13s
Half-Marathon
Morfelden 2019 1h21m37s
10 km
Rogdau 2017 37'22"
5 km
San Miniato 2022 17'50"
Avatar utente
Marcus86
Aspirante Ultramaratoneta
Messaggi: 884
Iscritto il: 30 ott 2021, 16:29

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da Marcus86 »

berre ha scritto: 3 nov 2021, 9:11 Mi sfugge il motivo per cui il cardiologo sia d'accordo che tu corra, anche senza risparmio, e poi ti neghi un certificato agonistico.
In bocca al lupo.
Beh, se devo essere sincero non ho neanche provato a chiederlo.
Fra qualche giorno faccio un anno dall'intervento.
Prima di operarmi non era neanche immaginabile per me gareggiare, adesso un pensiero ce lo faccio ma sono ancora troppo scarso per farlo.
A settembre 2022 rifarò un altro test da sforzo e in base al risultato potrei fare la faccia di bronzo...
Non è per nulla scontato che me lo daranno, un certificato per l'attività non agonistica già ce l'ho, ma quella agonistica è tutto un altro paio di maniche.
A volte non è neanche una questione di prestazioni o meri valori su un foglio di carta.
Tu da medico certificheresti che un ragazzo operato 4 volte al cuore possa buttarsi in pista in mezzo a gente che fa i km i 3 minuti e non si faccia del male?

Comunque per curiosità di chi legge, questo settembre ho fatto un protocollo di Bruce modificato.
Sono durato 12 minuti, scoppiando solo dopo aver raggiunto il 20% di inclinazione con 10 km/h di velocità...
Non esattamente una passeggiata.

Grazie per gli apprezzamenti che mi avete fatto, sono sinceramente commosso delle vostre belle parole...
Avatar utente
giokaos
Top Runner
Messaggi: 8912
Iscritto il: 9 set 2012, 14:53
Località: Chiavenna

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da giokaos »

Immagino che il medico non ti possa rilasciare il certificato agonistico per questioni di "protocollo".
Ma al giorno d'oggi, con strava ecc, penso che la motivazione per metterti alla prova e misurarti (soprattutto con te stesso) non mancano :mano: .
Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
https://www.strava.com/athletes/9496294
Avatar utente
Junxrunx
Ultramaratoneta
Messaggi: 1130
Iscritto il: 16 ott 2014, 14:03
Località: Cesena

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da Junxrunx »

Quando leggo questi racconti rimango sempre profondamente ammirato. In un mondo di chi si lamenta perché una gara non è 30km esatti, ma 29.7, per fortuna che esistono anche persone come te e come altri di cui abbiamo esempi anche qui sul forum. Tantissimi complimenti anche per la maturità a cui sei arrivato
On the road as in life, when in doubt point high
Avatar utente
dilar2001
Guru
Messaggi: 4370
Iscritto il: 11 mag 2010, 17:29
Località: Roma Centro

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da dilar2001 »

...ed io che smadonno da quasi 2 mesi per uno stiramento al polpaccio….tu sei un grande, io invece, mi sono vergognato ! :hail:
Giancarlo - Gdl (182 cm x 80 kg):
5K: 19.46 Race for the Cure 2012
10K: 39.27 Best Woman 2015
HM.: 1.29.48 PE 2016
M.: 3.19.22 Valencia 2015

Nessun rimpianto, nessun lamento, parola d'ordine: COMBATTIMENTO !
Avatar utente
Cataldo
Maratoneta
Messaggi: 434
Iscritto il: 1 ago 2017, 22:02

Re: [DIARIO] La corsa per un cardiopatico

Messaggio da Cataldo »

Diario pieno di stimoli per persone che cercano motivazioni ... Anche per chi continua a trovare scuse ... A mio parere sei un grande ... E devi continuare così ... Mi permetto solo di aggiungere che , oltre al cuore, nella corsa è importante anche e soprattutto la testa ... È la testa che ti trascina fuori di casa ... Il cuore fa il resto dopo aver premuto il tasto start ...

Grande ... Continua così ...

Torna a “Storie di Corsa”