Come avete letto dal titolo dell'argomento, le circostanze della vita mi hanno portato a correre una maratona in solitaria. Non lo faccio per follia o ad experimentum. La storia è che dovevo fare la Maratona di Pescara, sono prontissimo, ma visto che sono sacerdote (sì, sono un prete runner), ed è il mio impegno principale nella vita un gruppo di famiglie amiche mie mi hanno chiesto di accompagnarli ad Assisi proprio quella domenica 29 settembre, quindi i doveri della vita sono i doveri della vita e ho detto subito di sì.
Ma visto che mi sono fatto uno grosso durante tutta l'estate (soprattutto di allenamenti in vampi corsa) ho deciso di farla il prossimo sabato 28 qua nelle vicinanze a casa mia, anche per più o meno conoscere la mia condizione.
Ho già in mente un percorso e in sintesi affronterò questa sfida come una vera gara, dando tutto come un warrior e vediamo come va.



Mi sa che sarà pure una dura prova mentale.
P.S. Questi amici mi verranno a tifare (e mi offrono il pranzo)


Quindi niente, volevo condividere con tutti voi questa cosa e se qualcuno l'ha fatto leggo molto volentieri i consigli e esperienze. (Sicuramente più di uno di voi durante il covid ne ha corso una).
Grazie a tutti e buone corse!