Scoperto celiaco… e adesso come si corre?

[Dim74]

Runner celiaci...? Io, senza saperlo, sono risultato fortemente positivo ai test ematici di laboratorio , ripetuti per ben due volte. Non ho mai avuto sintomi di alcun tipo, eppure i valori sono dieci volte superiori alla norma . Ora mi aspetta la gastroscopia, e poi dovrò iniziare a mangiare senza glutine. Sarà un bel cambiamento... Ho già assaggiato qualcosa per curiosità, ma insomma, nulla di entusiasmante: preferisco di gran lunga un buon piatto di pasta!
Qualcuno ha esperienze dirette, anche in termini di alimentazione specifica per il running?

[orange]

Oggi, con la diffusione della "moda" di eliminare il glutine anche da parte di chi non ne ha un reale motivo, il mercato dei prodotti senza glutine è davvero ricchissimo di prodotti.
Il problema è il costo che è di gran lunga superiore a quello dei prodotti "tradizionali".
Però puoi anche soddisfare tutto o parte del fabbisogno di carboidrati con i cereali che non hanno glutine (il riso, il mais, il grano saraceno, il miglio, l'amaranto e la quinoa).
Già solo con riso e mais puoi quasi fare a meno della pasta, oltre al fatto che c'è la pasta di riso o altre varianti. Anche se sempre un po' più costose di quella normale.
Il problema, forse, è più sui prodotti lievitati. Però credo che ci siano soluzioni anche per quelli.

[grantuking]

​Io non sono celiaco (mia sorella lo è, però non corre). Sono allergico/intollerante a latticini, uova, frutta secca e pesce. Nella vita di tutti i giorni ho trovato un equilibrio e anche nella corsa non ho problemi. Il discorso è diverso durante le gare perché a volte capita di non poter mangiare nulla ai ristori e ho imparato a fare di necessità virtù. La dieta senza glutine sarà un cambiamento, magari traumatico all'inizio, che però non ti pregiudicherà la corsa.

[Dim74]

@Orange--@Grantukin Grazie a entrambi per la risposta!
Effettivamente di proposte per celiaci ce ne sono, e sicuramente si può mangiare senza glutine anche in modo naturale riso, ecc. ecc.
L’unico neo, secondo me, sono i veri e propri prodotti gluten free. Ho avuto modo di assaggiare la pasta di un noto brand, ma l’ho trovata immangiabile. Logicamente, il glutine viene sostituito con altri addensanti, come ad esempio nella piadina, dove mi sembra venga utilizzata la gomma di guar "assaggiata immangiabile anche questa".

L’unica cosa che trovo davvero gradevole sono dei plumcake di riso, veramente buoni; unico limite: vanno mangiati con attenzione, perché tendono a sbriciolarsi facilmente.

Per ora devo continuare a mangiare con glutine, altrimenti la gastro risulterebbe negativa. Quindi sto assaggiando un po’ di prodotti per farmi un’idea. Le barrette, ad esempio, sono buone a base di riso soffiato e frutta disidratata.

Certo, lo scoglio più grande sarà eliminare il glutine del tutto. Non vorrei farlo completamente, perché poi basta anche una minima contaminazione per avere dolori. Staremo a vedere, non sarà semplice… anche per il discorso mensa aziendale, ecc. ecc.

[shaitan]

avena, mais... non c'è solo il riso alla fine

legumi a manetta etc

il grosso problema è se sei celiaco e non "solo" sensibile al glutine (c'è chi contesta l'esistenza di una cosa che non sia intolleranza/allergia) ti tocca comprare cose certificate per celiache anche se basate su prodotti che normalmente non ne hanno. Es i fiocchi di mais ne esistono per celiaci (anche se tutti i fiocchi di mais non hanno glutine) perché sono confezionati in impianti appositi per evitare contaminazioni. E ovviamente li paghi molto di più

[Dim74]

@Shaitan:Esatto, il problema principale è la contaminazione: molti alimenti sono naturalmente senza glutine, ma per i celiaci servono comunque quelli certificati prodotti in impianti dedicati. È lì che scatta la differenza di prezzo, anche per cose semplici come i fiocchi di mais o l’avena.