gnicchino ha scritto: Grandissimo ADB... I tuoi messaggi su come preparare i lunghi me li tengo stretti stretti sul desktop del mio computer... GRAZIE ancora di tutto!!!
un aiutino a noi, no ?
Giancarlo - Gdl (182 cm x 80 kg):
5K: 19.46 Race for the Cure 2012
10K: 39.27 Best Woman 2015
HM.: 1.29.48 PE 2016
M.: 3.19.22 Valencia 2015 Nessun rimpianto, nessun lamento, parola d'ordine: COMBATTIMENTO !
gnicchino ha scritto: Grandissimo ADB... I tuoi messaggi su come preparare i lunghi me li tengo stretti stretti sul desktop del mio computer... GRAZIE ancora di tutto!!!
A me piace molto il mio video di fine Piazza del Popolo (km 37) soprattutto perchè non mi ero assolutamente accorto ci fosse la videocamera e corro a bel passo e molto concentrato e lì c'erano pochissimi runners nei miei paraggi!
MarcelloS. ha scritto:A me piace molto il mio video di fine Piazza del Popolo (km 37) soprattutto perchè non mi ero assolutamente accorto ci fosse la videocamera e corro a bel passo e molto concentrato e lì c'erano pochissimi runners nei miei paraggi!
..ahoooo!!
Anche questa è fatta...e la dico con una parola rubata dal sor Claudio!!
Ho fatto la fumata
Parto dal dire che mi ha fatto piacere conoscere e condividere alcuni momenti del mio week end romano con quel bel gruppo di persone del forum ai quli va un grande saluto.
Un saluto e un grazie anche a tutti gli altri che nell'arco dell'intera manifestazione ci hanno sostenuti e tenuti d'occhio a distanza.
E' stata lamia prima memorabile maratona e son felice di averla corsa in un contesto fantastico come può essere quello di Roma.....
L'inesperienza paga..ed io ho pagato caro, specialmente dal 30° quando in contemporanea ho rotto entrambi i motori
...e si crampi improvvisi ai quadricipidi..e che dolore!!
Da li in avanti è stato un continuo fermarsi camminare per 100 metri e ripartire piano piano...fino alla fine, fino a quando non ho visto il Colosseo, fino a quando non ho sentito "dai papi", erano i miei due cuccioli dietro le transenne che mi urlavano...e questo devo dire che per la mia prima esperienza è stato il momento in cui veramente realizzi di aver portato a termine quello per cui hai tanto lavorato, sudato e fatto tante rinunce.
Una stretta al cuore ed i dolori che scompaiono...questi gli ultimi metri della mia maratona!!
Caldo infernale, i giorni precedenti compreso quello della gara passati col raffreddore e la visita al bioparco del sabato che mi ha fatto stare in piedi a camminare per quasi tutto il giorno....va bhè, anche questa è esperienza!
Che dire....voglia di migliorare le 4:38 sicuramente c'è, tanto che sono già iscritto ad altre due maratone
Il cooper non molla
.......posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.....(Oscar Wilde)
[quote="sky79"]LA mia 5a Maratona, la più sofferta, forse la più lottata, sicuramente la più difficile...se non mi sono ritirato questa volta non credo lo farò mai!
Penso che noi maratoneti abbiamo tutti un briciolo di follia che ci contraddistingue, non solo perché corriamo per 42 km ma perché a volte facciamo cose folli,contro natura!
Spero anche io di diventare folle come voi mooolto presto!!!
Bravissimo sky, per l'impegno e la forza di volontà.
100
42km: 3h20'19''Pisa '14
50 km: 4h27'15''Seregno '16
100 Km: 9h24'51" Seregno '18
6h: 66,541 km Sud-Tirol '17
12h: 121,620 km Franciacorta '18
24h: 213,846 km Mondiale Albi '19
Oh ma quanto scrivete?????
Un grazie a chi ci ha seguito live
che dire...Roma non e' tosta...e' come i sanpietrini duri, compatti, quadrati, a volte lisci e a volte a scalino xo' finirla val bene una messa come direbbero da altre parti....
3h55 di real passati dalle risate con Claudione e Giancarlo dei primi 20km,poi alla sofferenza del 33km dove Giancarlo mi ha riportato a ritmo, fino algi ultimi 2 km "collinari" dove la fatica la lasci da parte xke' vedi il Colosseo e i fori Imperiali e dice CAXXo e' fatta sono un finisher!!!
Grazie ancora a tutti gli amici conosciuti a Roma e che dire ripeto le parole usate a Verona siamo proprio una bella famiglia...W running Forum!!!!
Le foto le in questi giorni cosi' come forse i video...
Anche per quest’anno è fatta! La Maratona di Roma è alle spalle e i ricordi di questi fantastici giorni mi accompagneranno per ancora tanto tempo. Ma ad essere proprio sincero, questa volta non mi ha emozionato come la prima volta, e penso che sia anche normale tutto ciò. Sono stato più freddo e razionale, ho pilotato il mio personale, arrivando 4 minuti prima rispetto al time dello scorso anno e forse per questo non ho avuto lacrime e pelle d’oca per gran parte del percorso, ma, questo si uguale all’anno scorso, quando sulla salita che circonda il Colosseo le mie cuffiette hanno intonato Roma Capoccia, lì si è scatenato tutto l’insieme di emozioni che sono difficili da raccontare, ma che ogni maratoneta comprende benissimo…
Come sempre mi piace ricordare l’inizio di ogni maratona con l’inizio dell’allenamento a lei dedicato. Quindi questa volta parte a fine dicembre, quanto (non ricordo se il 27 o il 28), fra le campagne leccesi, mi sciroppavo un buon 26 Km, che mi lascio piuttosto soddisfatto.
Gennaio è passato alla grande, buoni allenamenti e un lunghissimo da 30 Km che preannunciava ottimi risultati. PB in ogni gara in cui mi iscrivevo (la 3 Comuni migliorata di ben 12 minuti rispetto all’anno prima) e record di chilometri corsi in un mese: 229.
Poi invece a febbraio due avvenimenti che hanno cambiato un po’ tutto: il primo la donazione di sangue che mi ha buttato a terra per tantissimi giorni e ha un po’ mandato all’aria i progetti. Ci sono volute diverse settimane per riuscire a coprire nuovamente distanze da lunghissimo. E poi quello che ha dato fastidio un po’ a tutti noi: la neve. Sono saltate gare chiave (leggi Giro del Lago di Bracciano), e ci ha impedito di correre per diversi giorni mandando ancora più all’aria i miei progetti già abbastanza messi male.
Ma è anche vero che questa volta, diversamente dalle due precedenti maratone, sono riuscito a fare i canonici 3 lunghissimi sopra i 30 Km, ma è anche vero che, a parte il primo, gli altri due sono stati lunghissimi anomali, che non mi hanno permesso di capire efficacemente come era il mio stato di forma (ad es. l’ultimo lunghissimo, corso durante la RomaOstia, con 6+7 Km prima e dopo)
Quindi mi accingevo a partire per la Maratona di Roma senza sapere bene che ritmo tenere. Avevo da ‘conservarmi’ per la Maratona di Milano, dove, essendo più piatta, dovrebbe essere più facile migliorare il tempo, ma volevo anche onorare questa bella maratona. Il nodo si è sciolto sabato sera al Cantinone con gli amici del Blog, davanti all’ennesima bottiglia di birra Menabrea, quando il Master Runner mi dice: Fai i primi 34 Km al ritmo che vuoi tenere alla Maratona di Milano e poi rallenta, così fai un buon lunghissimo e se arrivi abbastanza bene, puoi star certo che quel ritmo lo riesci a tenere a Milano.
Mi sono subito innamorato di questa strategia, anche perché fra me pensavo che, riuscendo a tenere i 5’40” per tutto quel tempo, mi avrebbe dato modo di gestire al meglio il vantaggio per riuscire a fare comunque un PB. E così’ in effetti è stato, ma non è filato proprio tutto liscio…
La notte ho dormito poco e male; come sempre, il miglior sonno l’ho cominciato a fare l’ultima mezz’ora ma non mi è assolutamente pesato alzarmi. Arrivato al Circo Massimo insieme a B G, lasciamo subito il fardello delle borse e ci copriamo alla meno peggio. Io in particolare con la mantellina argento della Maratona di Roma dell’anno precedente. L’incontro con i Blogger e i Forumendoli è facile (sono entrambi nello stesso spazio) e molto piacevole. Faccio la spola tra un gruppo e l’altro per cercare di stare in più foto possibili.
Ad un certo orario ci incamminiamo per entrare nelle gabbie. L’attesa, passata seduto sul marciapiede per non sprecare neanche la minima forza, e poi si parte. Cominciare una maratona ha sempre un fascino particolare: sai bene di stare per cominciare un'impresa, la pelle d'oca è visibile. L’inizio è sempre molto caotico, passano svariati chilometri prima di riuscire ad avere un ritmo decente, ma cerco comunque sempre di non sprecare energie zigzagando tra i vari corridori.
Siamo ormai su via Ostiense e ad un certo punto mi sento dire da un tipo affianco a me: “volevo dirti che ti ho preso come lepre, hai un passo troppo bello e regolare e così se non ti dispiace cercherò di starti dietro, sai è la mia prima maratona…”. “Uau!!” penso fra me e me e dico al mio nuovo compagno che mi fa piacere correre in compagnia. Peccato però che già al primo ristoro ci perdiamo, provo più volte a girarmi dietro, ma non lo vedo; chissà come gli è andata la gara…
La gara procede. Il ritmo è abbastanza buono, tra i 5’30” e i 5’40”, e la corsa fluida e tranquilla. Certo, il tempo perso ai primi km inficia un po’ la media totale, ma chissenefrega… Mi godo tutti i flash che questa stupenda gara mi offre: la visione improvvisa del Cupolone in primis.
La gara scorre via liscia come l’olio, affrontiamo la parte nuova del percorso che non mi lascia particolarmente entusiasta: mi sembra anonimo e pieno di curve ed in compenso non si guadagna nulla in fatto di salita e per non pensare alla corsa, mi lascio catturare dai partecipanti, le donne che corrono in reggiseno, l’uomoragno in calzamaglia che muore di caldo e la bella olandesina, rimanendo per un po' di tempo dietro alla macchina che girava il film sulla maratona, inquadrando uno dei partecipanti e fermandomi a tutti i ristori. Tutto questo fino al 32° Km, quando ad un certo punto, sul lungotevere, comincia a farmi male il quadricipite destro. “ca**o, no!!” La paura di farmi male e non poter correre per le prossime settimane mi inquieta non poco. Cerco comunque di correre, ma quasi saltello, fino ad un punto medico, dove mi faccio spruzzare un po’ di ghiaccio secco. Li per li il dolore svanisce e ricomincio a correre, le gambe stanno abbastanza bene, ma poco dopo ricomincia a farmi male il muscolo. E così prendo la decisione: cammino per qualche metro. Fermarmi a camminare non mi è piaciuto affatto, però è anche vero che dopo qualche decina di metri al passo, riuscivo nuovamente a correre senza il dolore alla gamba che mi lancinava ad ogni passo. Dopo un po' il dolore ha cominciato ad intaccare anche il collo del piede destro: penso che correndo in maniera disarmonica, mi abbia favorito questo nuovo problema.
E così ho cominciato a pianificare… Per ammazzare il tempo, calcolavo a quanto andare di media per riuscire a stare sotto le 4 ore e 22, in modo da permettermi di correre e camminare in modo da stare sotto questa soglia. Mi sarò fermato 2 o 3 altre volte, onestamente non ricordo, ma alla fine il dolore scemava e ricominciavo a correre più tranquillamente. Ultima sosta, al ristoro del 40°, bevo e cammino, i dolori sembrano quasi passati (o semplicemente non li sento) e alla fine via, verso il Colosseo a chiudere una gara pianificata, ma carica di sofferenza e tensione che è stata liberata all'ultimo chilometro all'ombra del Colosseo con in testa Roma Copoccia. Grazie di nuovo fantastica Maratona!!