Maratona di Roma 18/03/2012

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dilar2001
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da dilar2001 »

:cheerleader: :yuppi: a parte la precisazione che, con questo sono 1000 messaggi !!!

avevo salvato delle foto di Nico82...

Immagine

Immagine

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micinosoft
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da micinosoft »

dilar2001 ha scritto::cheerleader: :yuppi: a parte la precisazione che, con questo sono 1000 messaggi !!!


:thumleft:
si era già parlato di questo importante evento, nella sede opportuna :mrgreen:
http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 90#p544301
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B G
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da B G »

Tra un click e l'altro mi sono partiti 15 euro per il video personale della maratona in HD. :mrgreen:
Sono il primo?
BG
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panico71
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da panico71 »

Cooper ha scritto:
panico71 ha scritto:Ho un male cane alle gambe....ma sto pensando già di iscrivermi alla Colle Marathon del 6 maggio :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
...fallo e basta!!
Io sono già iscritto...e c'è anche il sor Claudio. :thumleft:


ps complimentoni per il risultato...grande!!
Ma de che...l'importante è averla finita...
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Cooper
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da Cooper »

panico71 ha scritto:
Cooper ha scritto: ...fallo e basta!!
Io sono già iscritto...e c'è anche il sor Claudio. :thumleft:


ps complimentoni per il risultato...grande!!
Ma de che...l'importante è averla finita...
.. :thumleft: :thumleft:
.......posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.....(Oscar Wilde)

10 km.....44'47"
21,097 km.....1h37'08"
30 km.....2h31'50"
42,195 km.....3h38'54"
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sky79
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da sky79 »

Non ho trovato mezza foto, mi sa che mi tocca aspettare studio 5 ](*,)
Walter
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EX-OB76
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da EX-OB76 »

Complimenti a tutti di cuore. A chi ha fatto la sua prima Maratona, a chi si è migliorato ed a chi no ed a tutti quelli che da casa si sono impegnati a capire come stessero andando le cose. Ho letto tutte di un fiato le pagine del post, dalla partenza della Maratona ad oggi. Che bella gente che sono i runners.

Ecco il mio resoconto della mia prima Maratona, scusate se è lungo, ma scrivere della mia esperienza mi è utile per analizzarla e per fissare i dettagli nella mia memoria. Bando alle ciance, iniziamo.


La giornata della mia prima Maratona inizia alle 5.30 dopo una notte, non la prima, di sonno poco ristoratore. Faccio le cose di tutte le mattine, ma la colazione è diversa. Tre fette biscottate con marmellata e mezza caffettiera di caffè allungato con l’acqua ed addolcito con fruttosio. Poi via, recupero Marco P., un amico di quelli conosciuti solo grazie alla corsa, e via, verso la Metro.
Arriviamo prima delle 8 e ci incontriamo con Gianmatteo, altro “amico di corsa”. Marco P. è più "vecchio" di dieci anni rispetto a me, è il classico runner che si allena a sensazione o seguendo pezzi di tabelle presi qua e là e poi fa dei tempi che io mi sogno (beato lui). Gianmatteo lo conosco meno, ma è un ragazzo in gamba. E’ alla sua seconda Maratona. La prima, sempre Roma, l’ha chiusa in poco più di 5 ore a causa di un infortunio al ginocchio. Si sarebbe dovuto ritirare, ma ha preferito arrivare, lo capisco.
Entro in griglia poco prima delle nove ed ovviamente mi trovo a partire fra gli ultimi. E’ la strategia di Marco P., che mi riprometto di non seguire più! "Partiamo in fondo, piano piano ed in progressione superiamo un sacco di gente…" I fatti successivi dimostreranno altro.. Mi guardo intorno e penso a come potrò stare quando ripasserò in quel tratto di strada tra 42 kilometri. E’ buffo pensare a quanto impegno si dedica alla preparazione di una Maratona che poi ti riporterà al punto di partenza. La tensione e l’ansia sono ai massimi livelli, ma come sempre scompare con il rumore dello sparo, sempre liberatorio. Inizio a camminare in direzione del via, vorrei correre, Marco P. mi frena dicendomi “ma dove vai?!” Effettivamente non servirebbe a molto. Passo sotto al via, schiaccio lo start del GPS e mi assicuro che sia partito. Inizio finalmente a correrre, il passo è molto lento, da corsa di defaticamento. La quantità di runners che mi precede è tale da non consentire altro. Inizio a trovare un passo verso la fine di Via dei Fori Imperiali, ma arrivato a Piazza Venezia sono costretto a camminare per via della ressa che si è creata. E’ la prima strettoia del percorso che unita alla prima salita ed all’enorme quantità di persone crea un bel rallentamento. Finalmente sotto al Campidoglio si ricomincia a correre. Il passo medio dei primi 2 km è lentissimo e questo mi porta a cercare quanto prima l’andatura che mi ero ripromesso. Inizio a correre intorno ai 5’40’’ ma devo fare molto zig-zag e cambi di andatura per non restare intruppato nel gruppone. Supero i primi pacemakers, quelli delle 4h45’. Al primo ristoro, quello dei 5 kilometri tiro dritto. Non sento alcun bisogno di bere, ho solo voglia di trovare il pacer delle 4h. Ho impiegato 31’57’’ fin qui. Guardo il braccialetto con i passaggi che mi ero programmato e leggo 27’15’’ per chiudere in 3h50’ e 28’19’’ per chiudere sotto le 4h. Ho quasi 5 minuti di ritardo rispetto al mio obiettivo più ambizioso! Vista la situazione abbandono qualsiasi idea di puntare alle 3h50’ ed inizio a pensare che forse i quasi quattro minuti di ritardo rispetto alle 4h sono recuperabili. Corro ancora per qualche kilometro e supero i palloncini delle 4h30’’. Questi sono più difficili da passare per via della strada stretta e della grande quantità di runners che segue quell’andatura. Ci salutiamo con Gianmatteo, lui vuole tenere un’andatura più contenuta. Al nono kilometro prendo il primo integratore, seguito da un sorso d’acqua al decimo kilometro. Il passaggio al decimo avviene dopo un’ora e 41 secondi. Capisco al volo che la media è migliorata, sto a 6’ al km e rispetto al passaggio previsto sto sopra di 3’20’’. Ho recuperato il giusto, vuol dire che non ho spinto troppo. Sono soddisfatto. Marco P. si stacca, va per la sua strada, rimango “solo”. Continuo a correre, mi godo il paesaggio, lo spettacolo offerto dagli altri runners e dal pubblico. Stiamo tornando verso il centro, le sensazioni sono buone, sento di correre con margine. Mi godo tutto il Lungotevere anche se spero di intravedere al più presto il ponte che ci porterà verso il Vaticano. Al 15° passo in 1h28’51’’. Ho perso 10 secondi rispetto al precedente passaggio, ma non me ne faccio un problema, 10 secondi non sono molto, penso. Finalmente arriviamo a Via della Conciliazione. Lo spettacolo di San Pietro è notevole e mi diverto a vedere alcuni runners che si mettono a scattare foto al Cupolone. Al ventesimo mando giù il secondo integratore. Alla mezza passo in 2h04’53. L’obiettivo delle 4 ore ormai è andato. Psicologicamente mi inizio a lasciare andare. Sulle 3h50’’ ci speravo ma sapevo che erano un obiettivo ambizioso. Le 4h le vedevo invece raggiungibili, ora non più. Con il senno di poi ho commesso un errore nel non darmi altri obiettivi cronometrici: dalle 4h in su il mio obiettivo diventava solo finirla, non importava in quanto tempo… Se mi fossi dato un obiettivo di ulteriore riserva forse sarei stato più motivato. Comunque questi pensieri nel momento non li ho avuti. Mi sono concentrato nel mantenere un’andatura intorno ai 5’40’’ ma la stanchezza ha iniziato ad affacciarsi. Passato il ponte sul Tevere che porta nella zona del villaggio olimpico ho iniziato a pensare di fermarmi al ristoro del 25° per riprendere energie. Mi raggiunge Gianmatteo, mi saluta e passa avanti. Non dice niente, ma l’espressione sembra voler dire: “Ma che hai fatto?!” Passo al 25° in 2h28’25’’, 7’ in più rispetto a quanto previsto per chiudere in 4 ore… Ho perso altri 3’ e mezzo. Mi fermo. Bevo e mangio una banana. Bevo. Riparto piano. A questo punto il prossimo step è incontrare il mio amico Marco S., un altro Marco, l’amico che mi ha fatto scoprire la corsa appena 2 anni e 35 kg fa. Mi aspetta al ponte della Musica, dopo il 30°, per supportarmi. Inizio ad alternare tratti al passo e tratti di corsa lenta. Non mi sento svuotato di energia ma mi fanno male le gambe, le sento di legno e mi fanno molto male. Passo al trentesimo in 3h07’, 17 minuti oltre il time target delle 4h. Arrivo finalmente al ponte della Musica, cerco Marco ma non lo vedo. Lo chiamo, niente. Alla fine eccolo lì, con il suo giacchetto fosforescente e gli occhialoni da sole neri. “Ma che stai a fa?” mi grida.. Mi inizia ad accompagnare nella mia passeggiata verso Piazza del Popolo. Gli racconto com’è andata sino ad allora, gli spiego di come sia deluso di essere scoppiato ben prima di quanto avessi potuto immaginare nelle mie previsioni più negative. Quando ad ottobre decisi di provare la mia prima Maratona lo feci sulla scia di un’ottima condizione generale culminata con una “30 del mare” fatta a 5’27’’ di media. Da allora la preparazione che ho fatto è stata quasi scientifica. Sino a dicembre tutto perfetto con PB sui 10000 e sulla mezza (45’ e 1h44’). A fine dicembre è iniziata la stanchezza. Ogni allenamento fatto era pesante. Ogni uscita iniziava con la stanchezza non recuperata dell’uscita precedente. I lunghi… proprio sui lunghi i nodi sono venuti al pettine. Visti i risultati positivi il passo (teorico) del lento lungo è diminuito da 5’50’’ a 5’30’’. Il 18 dicembre, giorno del primo LL a 5’30’’ lo chiudo con tanta fatica a 5’38’’. Ora, mi rendo conto che avrei dovuto tornare sui miei passi ed impostare i lunghi successivi a 5’45’’, non meno. Invece che fa un amatore incallito ed inesperto come me? Si incaponisce, semplice. 24 Dicembre, LL 25KM… Non lo faccio perché non volevo passare la vigilia a smaltire il lungo. Lo sposto al 25 mattina (NATALE!). Vado, faccio 21,1 KM a 5’50’’ (la prima parte a 5’30’’ e poi in continuo calo) e mi fermo. Dò la colpa agli stravizi alimentari della sera prima… 8 gennaio, 28KM. Ne faccio 23 a 6’ (la prima parte a 5’30’’ e poi in continuo calo). 15 gennaio, 32 KM. Ne faccio 25 a 5’40’’ e poi cammino per 7km per tornare a casa. Domenica 22 gennaio, salto la Corsa di Miguel e tento di recuperare il LL da 32. Risultato? Faccio 22 KM a 5’40’’, poi mi fermo a bere quando riparto non riesco a scendere sotto i 6’ a KM. Mi fermo dopo altri 3,5 KM e mi metto a camminare sino a casa.. 29 Gennaio, 3 Comuni. La chiudo a 5’20’’ di media ma con gli ultimi kilometri in netto calo. Finalmente capisco che la scheda che sto seguendo, anzi, che sto provando a seguire senza riuscirci, non è adatta a me. Domenica 5 febbraio programmo un lungo da 25km a 5’50’’. Che succede? Nevica! Era un’eternità che non nevicava a Roma e quando nevica? Lasciamo stare. Un vero runner non si ferma certo per la neve o per il freddo, no? Esco il sabato per 8km di corsa lenta e prendo freddo. La domenica non mi sento in forza ma vado comunque. Mi fermo dopo 12KM per dolori muscolari e stanchezza. 3 giorni dopo arriverà anche la febbre a 39,8… Riposo, forse è meglio così penso, ma sono anche costretto a prendere gli antibiotici… Salta pure il Giro del Lago di Bracciano dove il “clima gara” forse mi avrebbe aiutato. Si riparte domenica 19 febbraio. Manca un mese. O la va o la spacca. Punto ai 34 km. Parto insieme a Marco S. che non sa se farà la Roma-Ostia visto che si sta allenando veramente poco in queste settimane. Partiamo piano, a 6’ e rallentiamo sino a 6’30’’. Marco al 14° mi lascia, anche se non lo dice ha già deciso di saltare la Roma-Ostia, non è in forma. Sa che la tirerebbe comunque rischiando di farsi male e decide di non farla. Giusto. Io proseguo e chiudo il mio lungo senza riuscire a rimettermi ad un’andatura più veloce. 34KM a 6’40’’. Una mezza schifezza, ma mi attacco a quel numero, 34km, mai fatti prima. Domenica 26, Roma-Ostia 2012, ci siamo. Decido di dimostrare a me stesso che sto bene. Il PB di novembre sulla mezza dice che l’ho fatta a 4’58’’, proviamo a fare di meglio! Parto a 4’50’’, girava tutto bene, peccato che il PB l’ho fatto in pianura e che la settimana prima non avevo fatto 34KM! Resisto sino al 16° poi mollo e rallento. Chiudo a 1h47’ e rotti. Oltre 2’30’’ sopra al mio PB. Tuttavia considerate le salite ed il trend di stanchezza non giudico malissimo la prova. Ultimo lento lungo, domenica 4 marzo. 25KM a 5’50’’. Ne faccio 21 e mollo per stanchezza muscolare. Dò la colpa al percorso collinare dei primi 7km…
E rieccoci al 30° kilometro della mia prima Maratona. Sapevo di non essere pronto. Non ero pronto per le 3h50’, non ero pronto neanche per le 4h. Non ero proprio pronto per la Maratona, e lo sapevo. Ma ho deciso di provarci. Meglio schiantarsi avendoci provato o vivere nel rimorso del “forse ce l’avrei fatta”? Ovviamente per me esiste una sola risposta a questa domanda: PROVARCI! Peccato che il fisico non sia stato della stessa idea. Ho passeggiato con Marco, di tanto in tanto provavo a percorrere tratti di corsa, ma i dolori muscolari erano veramente forti. Ogni ripartenza ed ogni fermata erano veramente dolorosi. Siamo arrivati in questo modo al 35° Km con una media del tratto a 8’26’’ a km… Arrivando a Piazza del Popolo ho capito che la presenza di Marco S. (spero non me ne voglia) in quella situazione, non mi era di aiuto. L’ho ringraziato e l’ho salutato. Ora ero io e gli ultimi sette kilometri. La musica dell’MP3 non era forte come avrei voluto. Le cuffie avrebbero dovuto essere impiantate direttamente nel cervello per raggiungere il volume che serviva, ma così non era. Ho stretto i denti ed ho iniziato a “correre”. Piano piano in verità, ma era quello che era rimasto. Sono passato per Piazza di Spagna, bellissima, ed il pensiero è andato a quando ci venivo il sabato pomeriggio al Burgy (Il MCdonalds non c’era ancora) come momento di massimo svago della settimana scolastica! Il pensiero è sparito presto e mi sono travato veramente in un limbo. Non so cosa mi sia successo, volevo piangere, ero stremato. Gli ultimi kilometri li ricordo in modo veramente confuso. Pensavo solo ad arrivare. Ho camminato e corso piano, lo testimoniano i tempi, 8’09’’ al km nel tratto dai 35 ai 40. Ero praticamente arrivato. A questo punto ho cercato di assaporare tutto di quel momento che sapevo stava per finire. La salita sotto al Colosseo è stata durissima. Ma poi la discesa, il cartello dei 42km, ed in lontanzanza il traguardo. Ho raschiato veramente il fondo ed ho fatto gli ultimi 200 metri più veloce che potevo e finalmente ho tagliato il Mio traguardo. E’ stata un’esperienza di quelle che ti porti dentro per tutta la vita in cui si sono alternate tante sensazioni e sentimenti. Sofferenza, determinazione, annullamento totale, resistenza, lacrime, sudore, fatica, gioia, follia, amicizia. Questo è quello che ho trovato e questo è quello che mi lascia la mia prima Maratona. Si, la prima, perché spero di farne altre!

Per la cronaca chiudo in 4h47’46’’, Gianmatteo migliora il suo PB e chiude in 4h19’ e spicci, Marco P. chiude in un deludente (per lui ovviamente) 3h56’ e spicci, ben lontano dal suo PB.
Ultima modifica di EX-OB76 il 21 mar 2012, 10:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da dilar2001 »

micinosoft ha scritto: si era già parlato di questo importante evento, nella sede opportuna :mrgreen:
http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 90#p544301
chiedo umilmente venia..... :hail:
Giancarlo - Gdl (182 cm x 80 kg):
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gnr
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Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da gnr »

Pensandoci potrei fare a meno di raccontare la mia gara, assomiglia molto a quella di Sarah...
la volonta c'era, la preparazione anche, ma per qualche motivo le energie non erano granche, gia' ai 13km ha cominciato a lampeggiare la spia del riserva.

Alla mezza ero ancora sul filo del ritmo di 4' che mi ero imposto, ma non potevo che rallentare se volevo finire la gara.
Ho fatto comunque il possibile sino ai 33km quando ho capito che oramai il personale era andato e tanto valeva gustare il magnifico tratto finale nel centro storico, cosa che ho fatto. E' impressionante come il fatto di correre al centro di una strada vuota cambia la percezione degli spazi e delle dimensioni, Piazza Navona vista cosi' e' sublima e Via del Corso mostra tutta la sua imponenza. Anche il Colosseo acquista le sue vere dimensioni solo quando hai fatto il giro tutto intorno :wink:

Che dire... ottima gara in una bella citta' in una splendida mattinata. Complimenti agli organizzatori che hanno sbagliato poche cose: la misera pasta party all'expo, la poca carta nei wc, le vie di deflusso verso Corso Cavour e Colosseo pericolosamente sottodimensionate (ma forse la responsabilita' per i flussi pedonali e' del Comune).
Persino bella la medaglia. Promossa! :beer:
Podistica San Damaso

Re: Maratona di Roma 18/03/2012

Messaggio da Podistica San Damaso »

@ Ex-OB76 ma quanti lunghi hai fatto???? :shock:
e poi se ti sentivi stanco ma xke' non ti sei preso uno bella settimana di riposo? Quella fa sempre bene e fidati la fa anche Calcaterra anche se si manda giu' 100km come se fosse acqua :wink:
X il mio modesto e personalissimo avviso hai esagerato e sei arrivato sfinito alla maratona...cosi' come invece hai fatto dei buoni allenamenti x la velocita' :thumleft:
conta che in tabella solitamente una uscita di scarico la devi fare se no...poi non so i tuoi allenamenti e le tue uscite a settimana pero' io gia' dal secondo lungo che finivo stanco mi sarei dato una settimana di pausa

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