Podistica San Damaso ha scritto:TAMEGHE ha scritto:Eccomiiiiiiiii, mancavo solo io penso?
Allora bello bello e ancora bello, e' stata dura ma anche questa l'abbiamo portata a casa, l'obiettivo vista la scarsita' degli allenamenti degli ultimi due mesi, era finirla ed e' stato raggiunto, mi sono divertito come un pazzo nonostante i sampietrini

e i saliscendi.
Non so' che altro scrivere e ne da dove cominciare, mi sono divertito sono arrivato per me' questo e' superimportante, grazie agli mici Romani per la pizza del Sabato sera, e' sempre bello ritrovare vecchi amici e conosceene dei nuovi.
Ecco il mio racconto e' molto breve ma racchiude in poche righe tutto quello che ho provato durante questa splendida trasferta Romana

Ne parlavamo sabato sera...gia' il fatto che l'hai finita ti rende un grande

essere finisher non e' da tutti
Ma brevehart? hai notizie?
Eccomi qua, scusate il ritardo! D'altronde sono un abitué e ho pensato bene di arrivare alla partenza della maratona alle 8.45 (che stress in metropolitana..) così non vi ho potuto incontrare
La mia maratona: partenza dalle retrovie, come al solito, già alla prima curva ci fermiamo per un paio di minuti (meglio, così mi godo il nostro bianchissimo Altare della Patria) poi via ma piano. E' impossibile trovare un ritmo regolare così corro a sensazione, MOLTO tranquillo, TROPPO tranquillo e dopo i primi 10 km vedo che non è giornata: anche con un'andatura lenta le gambe avvisano crampi. Ritmo basso e bere molto, decido di non guardare più il crono e mi godo Roma, la sua bellezza, il tifo forsennato dei tanti spettatori, le lingue di tutti i paesi del mondo.
A metà gara sono già passate 2h e 15 ma non carburo. Cerco uno "spirito guida" che mi porti in fondo e trovo una ragazza di Valencia con cui riesco a far passare i km, fino al 38° quando un'auto fatta passare dallo staff

ci taglia la strada. Mi blocco e non riesco a ripartire subito: è il muro
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.
Riparto 200 m dopo pian piano, ho giusto il fiato di urlare poco dopo quando ci fanno passare davanti un'altra auto

per il resto lemme lemme fino al traguardo. 4 h e 40 (real time), un po' deluso ma l'importante è sempre finire.
Ricorderò sempre con piacere la nostra bella cena di sabato e San Pietro che spunta dietro una curva al 16° km. Con meno piacere il maldi piedi e la tirata per prendere il treno delle 16.30 (never more!).
Un abbraccio a tutti!
Giacomo
Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (Francesco d'Assisi)