Prendo in prestito un simpaticissimo post di Andrea, alias uomochecorre, pubblicato qualche mese fa sul suo blog
Parabola del maestro e del giovane col gps
"In quel tempo, mentre Alfonso andava per la strade, un tale, Andrea, detto il procuratore, gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per rendere al meglio nelle serali del Canavesano?». Alfonso gli disse: «Tu conosci i comandamenti: “Fai sempre riscaldamento, non partire a razzo per scoppiare dopo appena un chilometro, fai le ripetute, segui le indicazioni delle tabelle, onora il tuo allenatore e rispetta i compagni di squadra”».
Andrea allora gli disse: «Alfonso buono, tutte queste cose le ho osservate fin da quando ho cominciato a correre». Allora Alfonso fissò lo sguardo su di lui, ne ebbe compassione e gli disse: «Una cosa sola ti manca: togli il Garmin dal polso e dallo ai poveri, e diventerai una scheggia: e vieni! Seguimi! Che insieme possiamo battere pure Edward Young
(1)!».
Ma a queste parole il procuratore si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti un Forerunner 205. Alfonso, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono satellitari, correre veloci!»."
(1). In questo momento il più forte corridore del Campionato Canavesano