GIOCO - Scriviamo una storia

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-Francesco-
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da -Francesco- »

Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza
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zonzar
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da zonzar »

Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

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TIBET
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da TIBET »

Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
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Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
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Ciao
Luigi

I° Regola: Non mollare MAI.
II°  Regola: Non mollare MAI.
III° Regola: seguire I°  e II° Regola e Non mollare MAI.

"Sorrido perchè sono uno sportivo. Lo sport è nato per far felice la gente" (Haile Gebrselassie)
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drogato-di-endorfina
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da drogato-di-endorfina »

[quote="TIBET"]Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
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Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" (astenersi le pink...):"canterino non senti? :mrgreen: ( confesso di avere fatto una certa fatica a non far degenerare il racconto )
Non corro contro il tempo, ma contro me stesso.
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Claudio
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da Claudio »

[quote="drogato-di-endorfina"][quote="TIBET"]Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
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Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
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Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" (astenersi le pink...):"canterino non senti? :mrgreen: ( confesso di avere fatto una certa fatica a non far degenerare il racconto allora canta sta
5km 24
10 Km 47. 19
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Maratona 3.48.38
18 Maratone ne mancano 2 !!!

Solo chi OSA non vive di Rimpianti !!!!
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

Messaggio da runningmamy »

Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
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"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

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Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" (astenersi le pink...):"canterino non senti? :mrgreen: ( confesso di avere fatto una certa fatica a non far degenerare il racconto allora canta sta melodia a tutta
Puoi diventare grande, sai? E' tutto qui, nella tua testa! (J.K.Rowling, Harry Potter I )
Fai correre anche tu il porcellino :pig:
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grid
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

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Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" (astenersi le pink...):"canterino non senti? ( confesso di avere fatto una certa fatica a non far degenerare il racconto allora canta sta melodia a tutta la folla che
PB 42k - 3h49'11'' - Barcellona - 13.03.16
PB 21k - 1h38'15'' - Cittadella (PD) - 27.12.15
PB 10k - 45'51" - Bassano (VI) - 11.06.11
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corsamatta
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

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Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
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Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

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"So close no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trust in who we are
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GabydiCorsa
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

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Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio'
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Mad Shark
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia

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Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!

Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...

Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era

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:nonzo:
Never say never, because limits, like fears, are often just an illusion

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