GIOCO - Scriviamo una storia
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
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"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
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Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
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"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
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Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:108 (2 ritiri)
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
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Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:108 (2 ritiri)
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- Mezzofondista
- Messaggi: 91
- Iscritto il: 17 apr 2010, 12:13
Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Mi sveglio sempre allegro (Krily)
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
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A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere
Flo
La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo!
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo!
"Quando la sorte ti è contraria e mancato ti è il successo, smetti di far castelli in aria e va a piangere sul..."
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo! BELLISSIMO! MA QUALCOSA
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo! BELLISSIMO! MA QUALCOSA
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:108 (2 ritiri)
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:108 (2 ritiri)
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Re: GIOCO - Scriviamo una storia
Era un martedì, mi sono perso mentre andavo da una mia amica che non si capacitava di aver trovato una grande lucertola nel minestrone. Non sapevo come farla smettere di nuotare nel piatto che era tondo.
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo! BELLISSIMO! MA QUALCOSA BOLLIVA IN PENTOLA
Improvvisamente ci accorgemmo di quanto poco poco minestrone era rimasto, ma per fortuna ci eravamo sbagliati.
Il fato ci aiutò, per fortuna. La lucertola annegò, presi il piatto e a malincuore lo rovesciai nella pattumiera ma nel fondo del piatto trovai spalmata una ditata di grasso, bruciato per giunta, al che il fratello della mia amata sorella, cioè mio fratello - quel bischero - decise che non si poteva continuare così e buttò tutto. Così prese la rincorsa, e con una capriola da circo equestre, lanciò fuori dalla finestra il piatto con risolutezza forse eccessiva, ma qualcosa andò storto ed il postino di passaggio si prese tutto in faccia e sputò un ranocchio.
"Ma che schifo!" - esclamò lo sventurato.
Nel frattempo in cucina, un topo con le orecchie grandi come padelle, stava trafficando nel ripiano inferiore della credenza, quando all'improvviso un gattone si avventò sulla ciotola dei cereali rimasta sul ripiano superiore incustodita.
"Ma che storia"...disse il topo, guardandolo con commiserazione; il gattone noncurante continuava a divorare i cereali senza nemmeno accorgersi del fumo che usciva dalle orecchie del cagnaccio ringhiante che avanzava correndo verso di lui.
Improvvisamente, la centrale nucleare esplose con un fragoroso boato e la scodella saltò giù, rompendosi in mille pezzi. Tutti si nascosero sotto il letto della nonna...e trovarono una grande scatola.
Che sorpresa! Dentro, ben avvolto in un antico sudario si trovava un manoscritto con strane pagine! Sembravano fatte di carta pesta, ed erano tutte colorate e profumate, le lettere erano scritte con una calligrafia che sembrava di altri tempi.
Iniziando a leggere mi emozionai perchè mi resi subito conto che era stata scritta da Mario Setragno, un poeta forse incompreso ma molto ironico, che disquisiva di torte alla fragola, acido lattico, soglie, ripetute e lunghi, quanto il suo proverbiale intuito lavorativo.
Ma osservando attentamente , si resero conto quanto tapascione fosse,ma la voglia di diventare un Maratoneta era tanta che Mario pensò : vendo l'anima al primo che passa !!
Mentre stava pensando passò di lì un brutto ceffo,il suo nome "Il grande Rocco" faceva molta paura, ed anche il suo sguardo perso tra le folte sopracciglia modello Elio incuteva un certo timore reverenziale però alla fine non era affatto così. Mario si dileguò...
Nel frattempo, sotto la carta pesta si era intrufolato un usignolo cinguettante "cip, cip, ciiiiip,lo presi e miagolò. Grande imitatore! "Ma che razza di uccello sei?" :"canterino non senti?" "allora canta sta melodia a tutta la folla che aspetta di correre!"
Il canto inizio' , la melodia era talmente soave che calde lacrime cominciarono a solcare le paffute guance fino ad inzuppare completamente anche il manoscritto.
"Si scioglie tutto!" Tranne la mia maglietta da corsa di color blu e il mio paio di Montrail, ora è tutto un grandissimo casino!!!
Improvvisamente apparve Drupi, un guerriero Mongolo
"Sereno è!" - gridò. Invece cominciò a grandinare in maniera strana! Cadeva nutella e piovevano torroni, di quelli morbidi, e grandi lumaconi!
Improvvisamente, all'orizzonte spuntò un arcobaleno tutto colorato e quelli di runninforum saltavano di gioia, commossi piangevano, ridevano,volevano saltarci sopra....ma come si cattura un arcobaleno?"Costruiamo una scala" !!
Si misero al lavoro subito, ma mancavano i chiodi,allora il più piccolo di tutti disse: perchè non forgiamo delle grandi punte di ferro e, dopo averle allineate tutte le piantiamo nel terreno presi il martello, i guanti da lavoro e mi avviai.
Il giorno seguente era un mercoledì, quello dopo giovedì... un giorno indimenticabile, successe di tutto!
Già al mattino, nonostante la pioggia, mi ritrovai senza scarpe per correre, coi calzini bucati!
Ero Abebe MarcelloS !! La tabella che avevo diligentemente stilato mi è rimasta impressa indelebilmente dietro i pantaloncini rosa su cui FisioAndrea, esperto manipolatore di glutei e lombi, aveva sovente fantasticato. O mio dio ...un'altra tabella ...
anche qui dentro!
A questo punto, Tolly e Pescedalenza ebbero un'idea inattesa e rivoluzionaria: "Aboliamo i MOD - (salvando le PINK)" così tutto andrà perfettamente a posto senza quei pignoletti che intervengono sempre.
Ovviamente la proposta venne felicemente accettata: non sembrava vero poter finalmente scrivere tutto in maiuscolo! BELLISSIMO! MA QUALCOSA BOLLIVA IN PENTOLA
Per aspera ad astra ...