ecco la mia esperienza...Io la penso come Silvia: mi affascinava la sfida della corsa lunga....non avro'mai riscontri cronometrici d'eccellenza sulle gare brevi, per cui la mia sfida era proprio "domare" la distanza regina. Ho scelto Roma per il mio debutto, perche'volevo che a teatro della mia impresa (si', io sono una di quelle che mitizzano, scusate ma per me era ed e'un'impresa e non mi vergogno a dirlo) fosse quella che reputo la citta'piu'bella del mondo.
Mi sono preparata con costanza e dedizione, con una forza di volonta' ferrea che mi ha fatto uscire a fare i lunghissimi con la pioggia e anche con la neve, facendo i salti mortali per conciliare una preparazione adeguata con le esigenze di mio marito e soprattutto dei miei due bimbi piccoli (allattavo ancora il secondogenito!!!)... E alla fine ce l'ho fatta, senza incontrare nessun muro, godendomi ogni metro, con un tempo (4h45) che a molti di voi fa storcere il naso e dire "beh per tanto cosi' io non la corro neanche".
Forse io della maratona ne avevo davvero bisogno: da quando ho deciso (anzi, praticamente dovuto decidere) di smettere di lavorare per occuparmi a tempo pieno dei miei bambini ho bisogno di ritagliarmi un po' di tempo per me, e magari di trovare in qualche "impresa" quella soddisfazione che non posso piu'avere in campo professionale....
Insomma da "desperate housewife" a "marathon mamy"
Ah, dimenticavo, la marathon mamy a ottobre se ne va in laguna...cosi', giusto perche'aveva detto che roma sarebbe stata prima e ultima
