La mia carriera motoristica cominciò, dopo aver consumato quintali di "Tuttomoto" con due mezzi:
il classico

e un Aprilia SR.
Ma come tutti i bravi ragazzi dell'epoca, era impossibile lasciarli come mamma li aveva fatti.
Optammo per un compromesso:
- il SI divenne il nostro "work in progress"

- l'SR rimase praticamente originale (variatore a parte- ma avuto gratis) perchè ci volevano troppi soldi a elaborarlo.

Ricordo gli scambi di pezzi a scuola (io ti do la Proma, tu il 13 pari...)
Alla fine il si venne fuori così:
- cilindro 65cc Polini;
- carter motore e albero lavorati e lucidati (100000 lire alla rettifica)
- carburatore 13" con collettore cassa maggiorato e come filtro un pezzo di collant;
- puleggia micro;
- frizione Malossi.
- assetto caricato sull'anteriore (mettendo rondelle sotto all'ammortizzatore)
solite poi frociate come le griglie sui fari, la luce gialla e la chiave.
Beh, faceva gli 80 km/h effettivi, ma pregavi i santi che ad ogni curva frenasse...
Da ricordare quando nostro padre rincasò da lavoro e ci sorprese durante il montaggio del motore Polini.

"cos'è quello?"
"Ehm papà... è è è il cilindro e pistone di riserva"

"Si, e secondo voi quello più grosso dovrebbe entrare nel motore originale?"

Che bei tempi, quante vasche e quanti litri di miscela.....