Maarco ha evidenziato bene come nel settore giovanile siamo ancora una nazione di livello mondiale, il problema è dopo.
Che poi ci voglia un nuovo Mennea cioè un velocista (e lo dico da mezzofondista) che vinca mondiali e olimpiadi per riportare l'attenzione
sull'atletlica e aiutare il movimento, questa è un'idea che ho da anni.
Ci vuole la star, il Roberto Baggio dell'atletica leggera.
Ho quotato solo parte del tuo discorso, ma hai ragione, ogni paese ha la sua scuola e hai ragione sul nostro settore giovanile etc etcmaarco72 ha scritto:partendo dal presupposto che nello sport si va a periodi..non so può primeggiare a vita in una disciplina..quindi non per forza perchè negli anni 80 eravamo forti nel mezzofondo e ora siamo delle pippe vuol dire che prima si dopavano.....
ricordo che la di centa ha fatto ottimi risultati anche nella corsa in montagna...tanto pippa non era...maurilio de zolt fece nell ora in pista 19km.....insomma c'è un motivo perchè erano forti e non sono durati 2 stagioni
Anche nel calcio se abbiamo vinto 4 mondiali non è sicuramente grazie al doping (o solo grazie al doping), ma è una questione di tradizione.
Una cosa che mi ha fatto pensare del tuo intervento è
Beh un esempio lampante l'ho fatto io prima con la cinese da 29' sui 10000, ma mi è venuto in mente Bjarne Riis ciclista che ha fatto costanteSono convinto che chi si dopa non dura molti anni.
uso di doping per sua stessa ammissione. Di anni in cui andava veramente forte ne ha avuto solo 1.
Lo chiamavano mounsier 60% perché aveva picchi di ematocrito da 68%.
No assolutamente mai nulla, al massimo ho pensato di mangiare diversamente e bere meno alcolici la sera prima.zeromaratone ha scritto:ragazzi, adesso faccio una domanda perniciosa ma che ci coinvolge tutti: prima di parlare di doping di altri avete mai avuto il pensiero (solo il pensiero eh) di prendervi un pasticcone di cortisone prima di una gara?
Poi non ho capito nemmeno io cosa faccia il cortisone.