correre all'inferno nella tempesta

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murgestremo
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correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da murgestremo »

Qui, sulle Murge ancestrali e selvagge, piove a dirotto (non che altrove non stia imperversando il maltempo). Ha preso poco fa a buttare fiamme dal cielo e ne avremo per parecchio, se devo dar fede alle previsioni.
Ebbene, che questa terra sia infernale o infernaleggiante è un dato ormai appurato (per esempio, nel mio topic di presentazione), essendo infestata di cani - non considero parchi e lungomari e simili dei veri percorsi da running, quindi ne escludo la considerazione, qui dentro -. Ma il punto qui è: il maltempo scaccia i cani e lascia al runner estremo il modo e l'agio di correre secondoché gli piace e dove gli piace, benché sotto l'acquazzone e sopra il fango talora. Sì, s'è capito: quando impazza la tempesta, il runner murgese estremo deve - deve - mettere le scarpette e prendere a correre come un folle, impavido, incurante dei lampi e del cielo nero come uno di quei cani neri e grossi che quando ti spuntano (col sole) di fra i piedi ti becchi un mezzo infarto, se sei alla decima ripetuta. Eccoli, i miei lampi, ecco i baluginii che spaventeranno i "miei" cani e mi permetteranno, fra un paio di ore, quando avrò digerito il pranzo parco, di andare (attra)verso l'inferno deprivato della canicola.
Allora, il tema: chi mi segue? chi si unisce? chi preferisce la pioggia e i lampi all'azzurro terso (indipendentemente dai cani)? chi prende a correre nella tempesta? chi brama condizioni proibitive? chi sfida tutti e tutto per lanciarsi all'attacco dell'orror vacui?
(Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti.)
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Miro 69
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da Miro 69 »

Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti
Se ci fai il barbecue con i salsicciotti alla fine del percorso accorreremo numerosi... :smoked:
Ma tu non eri quello che correva da solo e fuggiva gli altri runners :nonzo:

:beer: :beer:
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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Danielaruns
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da Danielaruns »

murgestremo ha scritto: Allora, il tema: chi mi segue? chi si unisce? chi preferisce la pioggia e i lampi all'azzurro terso (indipendentemente dai cani)? chi prende a correre nella tempesta? chi brama condizioni proibitive? chi sfida tutti e tutto per lanciarsi all'attacco dell'orror vacui?
(Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti.)
Guarda vista la zona e la mia predilizione per la corsa in solitaria, non posso seguirti, ma posso raccontarti una vicenda "estrema" simile alla tua e risponderti.

Sabato pomeriggio sono uscita alle 14, sole a picco, ma dalla finestra entrava un fresco filo di vento. L'ho interpretato come " ohh, frescolino, quindi anche se sono le 14 non dovrebbe essere un dramma termico correre".
Beh quando ero ormai mooolto lontana da casa, il filo di vento è diventato un temporale estivo straviolendo che mi ha inzuppato anche l'anima. Ho continuato a correre, e se all'inizio provavo imbarazzo (i passanti in macchina e un paio di offerte di passaggio anche più imbarazzanti), poi mi sono trovata in uno stato di concentrazione ESTREMA. non era solo necessità di rincasare. Semplicemente un elemento in più da contrastare. Insolito. e ci si distrae dalla fatica, e dai pensieri anche. per un attimo e mooolto lontanamente ho "capito" il senso delle corse in condizioni estreme, climatiche o geografiche.

poi, posso dirti una cosa in tutta sincerità? secondo me non c'è vero runner che non adori correre sotto la pioggia. magari non tempesta e magari non abitudinariamente, ma ci scommetto! :mrgreen: :thumleft:
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heidy
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da heidy »

Miro 69 ha scritto:
Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti
Se ci fai il barbecue con i salsicciotti alla fine del percorso accorreremo numerosi... :smoked:
Ma tu non eri quello che correva da solo e fuggiva gli altri runners :nonzo:

:beer: :beer:
Miro, se piove il fuoco per il barbecue si spegne :asd2: :mrgreen:
Meglio la sopressa, ascolta me :asd2: :wink:

A me piace correre col temporale :asd2: , l'ho fatto più di una volta, magari prima che cominciasse ma il rischio già c'era :asd2: Peccato che prima che arrivi laggiù fa a tempo a passare... :nonzo: :D Casomai arrivo in tempo per accendere il barbecue :beer:
Flo

La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti
murgestremo
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da murgestremo »

Miro 69 ha scritto:
Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti
Se ci fai il barbecue con i salsicciotti alla fine del percorso accorreremo numerosi... :smoked:
Ma tu non eri quello che correva da solo e fuggiva gli altri runners :nonzo:

:beer: :beer:
...Già; già; correvo e corro da solo, quasi ritratto l'idea. Ma resta la storia infernale. (Invero si nasce e si muore e si corre da soli.)
murgestremo
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da murgestremo »

Danielaruns ha scritto:
murgestremo ha scritto: Allora, il tema: chi mi segue? chi si unisce? chi preferisce la pioggia e i lampi all'azzurro terso (indipendentemente dai cani)? chi prende a correre nella tempesta? chi brama condizioni proibitive? chi sfida tutti e tutto per lanciarsi all'attacco dell'orror vacui?
(Beninteso, se c'è anche soltanto uno dalle mie parti che voglia unirsi al mio io corrente, mi contatti.)
Guarda vista la zona e la mia predilizione per la corsa in solitaria, non posso seguirti, ma posso raccontarti una vicenda "estrema" simile alla tua e risponderti.

Sabato pomeriggio sono uscita alle 14, sole a picco, ma dalla finestra entrava un fresco filo di vento. L'ho interpretato come " ohh, frescolino, quindi anche se sono le 14 non dovrebbe essere un dramma termico correre".
Beh quando ero ormai mooolto lontana da casa, il filo di vento è diventato un temporale estivo straviolendo che mi ha inzuppato anche l'anima. Ho continuato a correre, e se all'inizio provavo imbarazzo (i passanti in macchina e un paio di offerte di passaggio anche più imbarazzanti), poi mi sono trovata in uno stato di concentrazione ESTREMA. non era solo necessità di rincasare. Semplicemente un elemento in più da contrastare. Insolito. e ci si distrae dalla fatica, e dai pensieri anche. per un attimo e mooolto lontanamente ho "capito" il senso delle corse in condizioni estreme, climatiche o geografiche.

poi, posso dirti una cosa in tutta sincerità? secondo me non c'è vero runner che non adori correre sotto la pioggia. magari non tempesta e magari non abitudinariamente, ma ci scommetto! :mrgreen: :thumleft:
Che non ci sia runner che non prediliga la pioggerellina, passabilissimo. Ma intendo acquazzone, intendo condizioni estreme, come credo sia il caso dell'aneddoto da te riportato (quando però sei stata sorpresa dal maltempo e poi ne hai giovato, incidentalmente ma non deliberatamente). Quando si è sorpresi dalla pioggia o dalla grandine o da una ragnatela di fulmini, mica ci si può autoteletrasportare al riparo. Ma cercarla!, quella ragnatela di fulmini... ecco cosa intendo. Inseguirla in capo all'inferno.
Quanto al correre in solitaria, non corro in compagnia forse dall'adolescenza.
murgestremo
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da murgestremo »

heidy ha scritto:
Miro 69 ha scritto:Se ci fai il barbecue con i salsicciotti alla fine del percorso accorreremo numerosi... :smoked:
Ma tu non eri quello che correva da solo e fuggiva gli altri runners :nonzo:

:beer: :beer:
Miro, se piove il fuoco per il barbecue si spegne :asd2: :mrgreen:
Meglio la sopressa, ascolta me :asd2: :wink:

A me piace correre col temporale :asd2: , l'ho fatto più di una volta, magari prima che cominciasse ma il rischio già c'era :asd2: Peccato che prima che arrivi laggiù fa a tempo a passare... :nonzo: :D Casomai arrivo in tempo per accendere il barbecue :beer:
Orbene, appartieni al mio club esclusivo. Anche se... quel "prima che cominciassi" lascia intendere che non hai preso a correre in condizioni proibitive, per quanto tu sapessi di poterne avere a che fare più avanti. Partire col sole e sapere di andare incontro all'inferno, anche questo ti dà modo di entrare - anche se per poco - nel mio esclusivissimo club degli "infernal runners"...
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MarcelloS. Utente donatore Donatore
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da MarcelloS. »

Bormio Stelvio 2008.
Dal cielo arrivò di tutto, mio padre andando in cima allo Stelvio ad aspettare fu fermato più volte dalla Protezione Civile in strada... nubifragio ininterrotto, grandine, pure neve in vetta e temperatura intorno allo zero. Vento gelido a fare da contorno. Arrivai in cima letteralmente CONGELATO, tremai per parecchi minuti anche rivestito e asciutto.
Il fiume in Valtellina esondò e impiegai 11 ore per tornare nel comasco (al posto di 2,5 circa) arrivando quasi di notte. Un'esperienza pazzesca. :afraid:

Online trovo questo scritto:
Ha partecipato anche al tremendo Mapei Day del 13 luglio 2008 segnato da un terribile maltempo. Scrive Luca di quella tremenda edizione: “Pioggia, freddo, vento e grandine hanno ridotto a mille il numero dei partecipanti rispetto alle iscrizioni precedenti che avevano superato di poco quota 3 mila. Il passo dello Stelvio è stato quindi il teatro di gara per i “soli” mille più convinti che si sono presentati all‟interno delle griglie di partenza….Mario Zangrando, organizzatore e memoria storica della Re Stelvio non ricorda un‟edizione così terribile: “Mai nelle 24 edizioni della corsa si erano visti pioggia e freddo da non lasciare un attimo di tregua come quest‟anno. A gara conclusa senza incidenti, possiamo dire che è stata un‟edizione da leggenda”.

Dopo quella volta, ogni maltempo che vedo è sicuramente inferiore. :mrgreen:
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:98 (2 ritiri)
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dario88
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Località: Milano

Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da dario88 »

Le migliori bufere le ho beccate in bici, una volta sono partito per una GF di 120 km con il temporale già avviato, ma non è proprio la stessa cosa della corsa. Ritengo che correre sotto la pioggia sia inutile per molti motivi, i tempi cronometrici ne risentono, si rischia di ammalarsi, di scivolare, di farsi male, il gesto atletico ne risente, le scarpe si rovinano, si inzuppa la macchina quando si torna a casa, spesso si fa la figura degli idioti.


Detto questo......il 50% dei miei allenamenti invernali cominciano e finiscono sotto l'acqua. Ricordo una seduta di 8X200 in pista, la prima corsia era buona forse solo per il rafting....ogni passo sollevava 1 metro di acqua. In strada mi è capitato di beccare la bufera (se c'è pioggia parto comunque e spesso si trasforma in bufera) lontano da casa.....raffiche di vento e acqua infinita. Sono stato costretto a meccanicizzare ancor di più il gesto atletico per evitare che i vestiti, sfregando, mi distruggessero la pelle, direi che è stata una bella esperienza sotto il profilo della sfida, ma sotto il profilo dell'allenamento assolutamente inutile.
Il piacere del sorpasso dell'avversario è un'ascesa paradisiaca, ci si libera dei peccati e si fugge dall'inferno delle retrovie.

http://corroconmestesso.blogspot.com/
murgestremo
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Re: correre all'inferno nella tempesta

Messaggio da murgestremo »

MarcelloS. ha scritto:Bormio Stelvio 2008.
Dal cielo arrivò di tutto, mio padre andando in cima allo Stelvio ad aspettare fu fermato più volte dalla Protezione Civile in strada... nubifragio ininterrotto, grandine, pure neve in vetta e temperatura intorno allo zero. Vento gelido a fare da contorno. Arrivai in cima letteralmente CONGELATO, tremai per parecchi minuti anche rivestito e asciutto.
Il fiume in Valtellina esondò e impiegai 11 ore per tornare nel comasco (al posto di 2,5 circa) arrivando quasi di notte. Un'esperienza pazzesca. :afraid:

Online trovo questo scritto:
Ha partecipato anche al tremendo Mapei Day del 13 luglio 2008 segnato da un terribile maltempo. Scrive Luca di quella tremenda edizione: “Pioggia, freddo, vento e grandine hanno ridotto a mille il numero dei partecipanti rispetto alle iscrizioni precedenti che avevano superato di poco quota 3 mila. Il passo dello Stelvio è stato quindi il teatro di gara per i “soli” mille più convinti che si sono presentati all‟interno delle griglie di partenza….Mario Zangrando, organizzatore e memoria storica della Re Stelvio non ricorda un‟edizione così terribile: “Mai nelle 24 edizioni della corsa si erano visti pioggia e freddo da non lasciare un attimo di tregua come quest‟anno. A gara conclusa senza incidenti, possiamo dire che è stata un‟edizione da leggenda”.

Dopo quella volta, ogni maltempo che vedo è sicuramente inferiore. :mrgreen:
Ecco, con queste condizioni vado a nozze. Avessi la certezza dell'inferno vi prenderei parte, anche arrivassi penultimo, anche con una preparazione appena sufficiente. Qui però parliamo di una gara, e chi s'era iscritto non poteva che prendervi parte, salvo poi ritirarsi.

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