12 th IAU World 24h Championships - Belfast (Irlanda del Nord) - 1/2-07/2017

[Dodo]

Cara Francesca che altro posso dire rispetto agli altri?
Sei stata anzi sei fantastica e sono orgoglioso di conoscerti.
Ti dico la verità : non ti invidio per tutta la sofferenza patita per una 24h a quel livello.
Io ho chiuso con la 24h!!! Dall'alto o meglio dal basso dei miei 195 km del 2014 ho chiuso con questa gara.
Troppa fatica, troppo tempo lontano, troppi giorni per recuperare.
Sono indietreggiato senza remore a qualche 12h, alla 6h e anche alla maratona.
Ma tu e Marcello andate avanti, avete il futuro che vi aspetta : complimenti ancora!!!

[Pescanoce]

Carissima Francesca leggo solo ora il tuo racconto! Ti faccio i miei complimenti per la maglia azzurra, per l'impresa, per come hai scritto il racconto e per tutto! Ammiro davvero tanto la tua determinazione e la tua capacità di affrontare i momenti difficili! Brava brava!

[Antobart]

Un'atleta straordinaria per doti fisiche di resistenza e per la genuina modestia dei grandi campioni!

Una vera campionessa cui auguro tantissime soddisfazioni in nazionale ... e non solo.

Tra l'altro, un bellissimo racconto il tuo Francesca, emozionante e anche capace di entrare nel vivo di come hai vissuto sulla tua pelle questa estenuante gara di 24 ore.

... ma poiché dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna.....potremmo ben dire (e ne avremmo di ben donde) che dietro una grande campionessa (Francesca) c'è sempre un grande campione (Marcello) !!!

[Ultra runner Naz 82]

Sto valutando da giorni, come per la 100k, anche per la 24h ci sia una netta differenza di corrispondenza fra motore in maratona-6h e gare intermedie e la gara Ultra di riferimento, fra uomini e donne. Per gli uomini che puntano a gareggiare ad alti livelli nelle 100k o nelle 24h, è fondamentale lavorare sulla cilindrata. Un centista da 7h30' su una 100 veloce (Seregno o Winschoten, ad esempio), corre regolarmente maratone almeno fra le 2h40' e le 2h45', così come un 24orista da over 230, quasi sempre ha personali almeno sulle 2h50' e/o sotto e corre regolarmente a quei ritmi nel corso della stagione.
Per le donne è diverso, vedo come per le gare più corte, ad esempio il differenziale fra Mezza e Mara, che per essere altamente competitive sulle 100k o sulle 24h, la cilindrata sia funzionale, ma non così importante. Francesca è sicuramente una campionessa, che ha trovato la sua dimensione ideale nelle 24h.
Senza togliere nulla a nessuno, ma penso che, essere campioni (diciamo pseudo campioni, che è meglio) nelle Ultra distanze, significa anche avere a monte una base di risultati nelle distanze più corte. Nulla si costruisce per caso e penso che per chi fa Ultra e nello specifico le 24h, questo sia ancora più difficile. Difendersi dappertutto fino ad arrivare al massimo grado di competitività è molto difficile ma appagante...

[Dodo]

Caro Ultra Runner Naz quello che dici è vero solo in parte.
In realtà molti di colore che hanno risultati importanti nelle 24 (oltre 200 km), hanno al massimo risultati ottimi nelle 12h (intorno ai 120 km) e invece hanno risultati inferiori nelle 6h e in maratona.
E' molto difficile eccellere in tutte le competizioni di questo genere non per niente anche nelle gare su pista non è che chi ha un ottimo tempo nei 100 mt ce l'abbia anche nei 400 mt o peggio negli 800 mt.
Penso che al nostro livello sia necessario specializzarsi per ottenere il massimo e spaziare dalle 6h alle 24 h non è facile perchè diverse sono le componenti che entrano in gioco e in pratica queste risultano essere gare molto differenti.

[Ultra runner Naz 82]

Non per restare in OT, @Dodo, ma proprio questa è la linea di demarcazione a mio avviso fra essere un buon atleta ed essere un ottimo atleta. Hai fatto una trasposizione errata con l'atletica in pista, perché la velocità pura non è affiancabile al mezzofondo, sono due sport completamente diversi. Le Ultra invece trovano base nelle gare di fondo più corte. Questo non lo dico solo io, ma è il precetto di campioni veri e assoluti, come Yannis Kouros, Giorgio Calcaterra, Ivan Cudin, Edit Berces, Monica Carlin e altri ancora. Senza motore non vai molto lontano. Preferisco contemporaneamente poter correre una Mara in 2h50', 75k in una 6h e al contempo fare 220-230 in una 24h, certo non è affatto facile, ma questo significa essere completi e nel piccolissimo (ci mancherebbe) dei piccoli campioni. L'iper specificità è finalizzata a un solo risultato, il bello delle Ultra è invece mettersi in gioco sopra i 42.2k dappertutto...

[Dodo]

Ho capito quello che vuoi dire.
Io nel mio piccolo ho 3h03' in maratona, 3h53' nella 50 km, 69,960 km nella 6h, 195 km nella 24h e non è male mi pare!!
Tuttavia, a questo punto alla soglia dei 60 anni forse preferisco limitarmi alle gare più brevi.

[piccio]

Tornando in tema della gara del 3d, faccio anche io i complimenti alla grande Francesca!
e per Marcello: non demordere, hai i numeri e la testa per poter vestire anche tu la maglia azzurra!!

[MarcelloS.]

Io da questa grande esperienza di vita a cui ho avuto la fortuna di essere spettatore "attivo", ho percepito che per fare queste manifestazioni il cronometro ed essere veloci nelle distanze minori ha decisamente meno importanza di altre cose (e peraltro gli azzurri erano quasi sempre regolarissimi nei loro giri, cronometrati manualmente dallo staff azzurro durante tutta la gara, a testimoniare che anche la performance è ovviamente importante).

Questo viaggio mi ha confermato che occorre partire con una valigia piena di:
umiltà
capacità di fare gruppo
determinazione
tenacia
impegno
generosità e altruismo
capacità di ascoltare
capacità di gestione
capacità di saper soffrire
oltre che, chiaramente, possedere la stoffa del fuoriclasse.

E tutti i nostri grandi azzurri hanno dimostrato di possedere tutte queste qualità in abbondanza e per me sono Campioni assoluti oltre che Amici.

[Ultra runner Naz 82]

Hai pienamente ragione Marcello riguardo agli ingredienti messi "in valigia", meno sul discorso generale.
Sei stato a Belfast, potevi chiedere a Reus, a Brunner, a Rudolf, ai nipponici, alle polacche e a tutti coloro che hanno corso da protagonisti, quali siano gli approcci e i tempi che corrono sulle distanze inferiori. Se vuoi te li tiro fuori io. Non nascondiamoci dietro a un dito (Vedilei dixit), a livello femminile a parte i mostri polacchi e statunitensi è meno difficile (non che non lo sia, lo è comunque) battagliare ad alto livello. Se vuoi farlo a livello maschile devi avere dei bulldozer forti dappertutto. Se vuoi davvero confrontarti ad armi pari. Se invece vuoi far presenza ok, si può andar avanti e far finta di niente, come del resto il team Italia nell'atletica in pista sta già facendo...