I tendini purtroppo sono una brutta bestia da far guarire. Quest'estate mi son trovato a dover smettere di fare qualunque attività per un mese e ho ripreso a correre solo dopo 3 mesi. Ad inizio 2010 mi venne un dolore al tendine d'Achille del piede destro e non volendo fermarmi mi portai il dolore fino ad Aprile 2011, caricando l'impossibile per cercare di fare bene le prime gare della stagione. Morale? Stop forzato a causa di una tendinosi; in pratica mi si erano formate delle bolle d'aria (e una borsa) all'interno del tendine. Ho dovuto fare fisioterapia con onde d'urto prima e laser poi. Fortunatamente ho ripreso e il dolore è quasi sparito, poiché un minimo mi è rimasto a causa di una "cicatrice" che ho ancora sul tendine.
Il mio consiglio è che la prima cosa da fare è farsi vedere ed eventualmente fermarsi o scaricare il più possibile con gli allenamenti. Non fate il mio errore di portarvi dietro questo dolore, poiché va solo a peggiorare. Noi podisti siamo testardi
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: se perdiamo un giorno di allenamento ci sembra di buttare all'aria tutto il programma. In questi casi è meglio fermarsi per poi ricostruire qualcosa, invece di fermarci a metà e buttare all'aria l'inizio e la fine.
Come sport sostitutivo il nuoto credo sia la miglior soluzione. Con la bicicletta mi son ritrovato che in alcuni casi il tendine lavorava a pieno regime e mi faceva male. Mi è stato poi spiegato che sopratutto con gli attacchi della bici da corsa il tendine subisce l'azione di una leva svantaggiosa: tutto il carica si accumula su quella parte della gamba senza dare sollievo al problema
