effettivamente non vedo l'ora di ripartire ho avuto pazienza due mesi, ora non ne ho più!
grazie ancora comunque
Se dall'esame ti risulta una chiazza più chiara vuol dire che probabilmente c'è una leggera infiammazione...io ho fatto la risonanza, il tendine é ok ma la guaina esterna era infiammata...in ogni caso sono tre mesi che sono fermo e ne avrò ancora per un po (e neppure a me resta molta pazienza...)
Ho una infiammazione persistente al tendine d'achille, talmente persistente da averci fatto ormai l'abitudine, nonostante il cambio di scarpe, il riposo, serie di antinfiammatori ecc.ecc. Il tendine è mobile, non tende a gonfiarsi, è solo dolore soprattutto all'inizio dell'allenamento, quindi a freddo, ovviamente alla fine dell'allenamento (quando subentra la stanchezza) e al tatto.
Qualcuno sa consigliarmi un rimedio per attenuare il dolore almeno per finire una mezza maratona? Sarebbe un peccato rinunciarci dopo tanto impegno per prepararla. E' consigliabile assumere antidolorifici nei giorni precedenti la mezza?
Se non si cura l'infiammazione c'è il problema che cronicizzi....
personalmente (visto che ci sono anche passato anch'io) trovo che il riposo, magari accompagnato da una visita specialistica, sia il miglior rimedio: fintanto che si corre l'infiammazione non potrà mai guarire, allungando ulteriormente i tempi di guarigione ....riposo e riposo; anche se può presupporre un lungo stop dalla corsa (ma nel frattempo si potrà optare per nuoto o bici).....
Una volta guariti, avremo tutto il tempo che vorremo per correre mezze o maratone.
Opinione personale, s'intende!
sono d'accordo con te Run, anche se a me purtroppo anche il nuoto dà fastidio ... infatti ora sto nuotando con la tavoletta in modo da tenere le gambe ferme. Come è brutto non poter correre!
Run e Geco, vi ringrazio entrambi per le risposte, le quali confermano purtroppo la realtà alla quale vorrei sfuggire. Mi secca fermarmi di nuovo, ma penso sia l'unica soluzione. Soprattutto perchè non credo sia ancora una infiammazione serissima, altrimenti non riuscirei a correre 15 km a 5' al km. Proprio per questo forse è ragionevole fermarsi ora.
Anche la mia non dovrebbe essere un'infiammazione serissima, eppure sono tre mesi che non faccio niente eccetto il nuoto e la palestra con un po di ciclette...non riesco neanche ad andare in bici che poi ho male...quindi, o ti fermi, o ti fermi, se no diventa cronica e non va più via...
Dopo sei settimane di convalescenza credo di essere uscito da questa infiammazione al TDA. Il dolore, così come il gonfiore, se ne sono andati con marzo. Il primo aprile ho fatto la mia prima corsa senza dolore. Corsa che ho incrementato con cautela fino ad arrivare a correre una maratona, a passo molto molto cauto, domenica scorsa. Senza dolori né durante e dopo. Per me la parte più difficile è stata gestire la ripresa. Ho dovuto provare almeno 4 volte prima di terminare una sessione senza dolori. In mezzo una pausa cominciata con tre giorni, ad aumentare, per riuscire a correre 30 minuti senza dolore né durante né dopo. Alla fine ho ripreso senza dolore quando ho aspettato 10 giorni tra un tentativo e l'altro. Mentre la corsa a piedi nudi è stata per me altamente controproducente, ho trovato invece molto confortevole il camminare a piedi nudi, evitando nella vita di tutti i giorni il più possibile le scarpe e calzettoni stretti. Con la bici sono andato al lavoro tutti i giorni, un percorso di 12 km con 100mt di dislivello. Anche qui ho evitato le scarpe almeno all'inizio e quando poi ho cominciato a mettere le scarpe, non ho usato gli attacchi per potere appoggiare la parte dietro del piede sul pedale. In bici, più che dolore, era una strana sensazione che si faceva sentire di più in salita. Ho usato il blackroll per massaggiare i polpacci, così come gli esercizi eccentrici che più volte sono stati riportati. Un esercizio diverso molto interessante è stato quello di stare in equilibrio sul bordo di un gradino, fermo, appoggiato solo sulle dita dei piedi. Un altro è il passo del bruco. Dopo qualche settimana le dita dei piedi sono diventate molto più forti. Ho fatto un paio di saune alla settimana con seguito di doccia fredda alternata calda sul piede dolorante. Molto difficile dire se queste attività abbiano contribuito alla soluzione del problema oppure abbiano solo allungato la convalescenza. Se mi dovesse ricapitare, partirei con una pausa immediata di almeno una settimana e riprenderei la corsa con lo stesso sistema. Lascerei perdere ogni tentativo di corsa con qualsiasi calzatura in questa fase. Il crosser in palestra è stato un macchinario affidabile per la ripresa. Quando sono riuscito ad usarlo un'ora senza sentire nulla, anche la corsa ha funzionato.
Questo era il mio tipico ritmo. Senza dolore a riposo parto con belle speranze per la corsa. Dopo 10 minuti di corsa il dolore arriva, torno a casa alternando corsa a cammino. Poi il tendine si infiamma e il dolore rimane. Dopo due giorni il dolore passa. Nessun dolore a salire e scendere le scale, stare in punta di piedi, un paio di saltelli e corsa sul posto. Lascio passare altri 3-4 giorni così, la fiducia aumenta e mi sento pronto e riprovo a correre. Dopo 10/15 minuti devo tornare indietro. Così per tre volte, alla quarta ha funzionato. Qui avevo fatto passare ancora più giorni senza dolore a riposo prima di riprovare. Solo all'inizio ho provato a correre con dolore, ma l'effetto è stato pessimo.
