interval training e fartlek... ma c'è differenza?

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sasinera
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interval training e fartlek... ma c'è differenza?

Messaggio da sasinera »

:nonzo: ciao a tutti!! sono appena tornata da un''ora di corsa ( ore 18.00 di un pomeriggio afoso di agosto :rambo: ) , oggi ho provato a cambiare ritmo. Mi stavo annoiando dopo mesi e mesi di corsa in fascia aerobica quindi non velocissima. Oggi ho provato ad alternare momenti di corsa velocissima più che potevo , in cui pompavo tantissimo fino a raggiungere 180 battiti (la mia media di battiti è di 135/140) a momenti di corsa blanda o camminata veloce quando stavo proprio morendo.... :emb: si bè io sarei una ballerina classica non una runner professionista.

dopo questa breve introduzione vi chiedo: come si chiama l'allenamento che ho fatto?
Ultima modifica di sasinera il 2 ago 2010, 19:27, modificato 1 volta in totale.
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spartan
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza? in che

Messaggio da spartan »

Diciamo che hai fatto fartlek,cioè variazioni di ritmo non programmate a tavolino ma a sensazione,invece interval training è quando imposti tipo 400m da correre in 1'50'' e poi recupero 1'20'' per 10 volte.
Compriende :D
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sasinera
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza? in che

Messaggio da sasinera »

:salut: :thumleft: aaaaaa capito!! bè la cosa mi appassiona 8)
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spartan
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza? in che

Messaggio da spartan »

Sei tu quella nell'avatar ?
Sei magrissima .
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sasinera
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza?

Messaggio da sasinera »

si sono io proprio un'ora fa! il fatto è che facendo molto sport ho il 13% di massa grassa e la massa magra molto sviluppata , grazie anche alla danza. Faccio danza classica da 15 anni :albino:
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spartan
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza?

Messaggio da spartan »

Infatti il fisico è quello. =D> =D> =D>
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Now and forever
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza?

Messaggio da Now and forever »

Di base il fartlek, per come è nato, erano variazioni di ritmo eseguite a sensazione (fartlek svedese).
Gli americani poi lo hanno codificato (fartlek americano :wink: ) impostando determinate lunghezze e recuperi, tendenzialmente lavorando più a tempo che a distanze.
L'IT è sempre ripetuta breve che tendenzialmente lavora più a distanze, 100/400 metri che a tempo.
qui trovi tutte le descrizioni che ti servono

http://www.runningforum.it/viewtopic.php?f=1&t=4012
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bodo
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Re: interval training e fartlek... ma c'è differenza?

Messaggio da bodo »

Questo argomento mi interessa moltissimo :asd2: perché sto per entrare in un periodo nel quale riuscire a fare degli allenamenti di qualità sarà molto difficile ](*,) .
Da ottobre mi alleno con un preparatore che quindi mi fornisce una tabella mensile di allenamenti. Non sapendo quanto e quando potrò allenarmi nel prossimo periodo, gli ho chiesto di non farmi la tabella per agosto.
La mia paura era di non poter tenere fede a un allenamento fatto di sedute di allenamento lunghe (di solito con lui 1h-1h30') per mancanza di tempo, che se poi comincio a saltarle mi ritrovo a fare solo 1-2 allenamenti a settimana (o peggio) e non riesco più a rispettare tempi e distanze della tabella.
Ritengo che sarà invece più facile (e più allenante) riuscire a trovare 30-40' 2-3 volte a settimana e poi magari il tempo per un lungo nel week-end, prediligendo dunque la frequenza degli allenamenti alla loro durata. Volevo però evitare di fare corsette medie che tendano a "plafonarmi", ma, non potendo appunto programmare in anticipo uscite e recuperi, pensavo di affidarmi affidarmi a delle variazioni "a sensazione". Al Fartlek, appunto (non mi dite di applicarmi per programmare delle tabelle di volta in volta, perché oltre al tempo mi mancherà anche la testa :stordita: ), inteso come fartlek libero.

Dopo questa lunga spiegazione, la mia domanda è: quando corrererò in ambiente collinare/montano, su sentiero, il fartlek libero verrà da se....ma quando dovessi farlo su un percorso pianeggiante, come si fa a correre "a sensazione" senza il rischio di fare un lavoro poco intenso (soprattutto co' 'sto caldo, la svogliatezza potrebbe prendere il sopravvento) o, peggio, troppo tirato?

Si, forse è una domanda un po' troppo filosofica, mi rendo conto....ma ho l'impressione che sia un allenamento adatto ad atleti esperti, più che a un principiante come me...non esiste qualche parametro mooolto di massima per potermi aiutare a gestire un allenamento così? Del tipo, durata min/max delle variazioni, oppure frequenza cardiaca min/max? :nonzo:
Dico quello che penso, faccio quello che dico.

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