[DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

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Hermes
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[DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Hermes »

Ciao Ragazzi,
l'altro giorno ho scritto UN POST in cui andavo a riassumere questi ultimi mesi.
Accogliendo il suggerimento di @Valby (che ringrazio) in merito all'idea di realizzare un diario, eccomi pronto ad iniziare il mio racconto e a condividere con voi il percorso che mi attende.
L'idea del diario la trovo fantastica perché mi consente di rendervi partecipi sia dei successi che delle difficoltà che incontrerò, con la speranza di ricevere dei suggerimenti e, soprattutto, la motivazione di cui ho davvero bisogno per non arrendermi e continuare a correre.

OBIETTIVO
Se non ci fissiamo un obiettivo, quelle che verranno scritte in questo thread rischiano di diventare soltanto chiacchiere.
L'obiettivo deve essere ambizioso e motivante, ma anche realistico e tangibile.
Nelle mie condizioni, ciò che potrebbe rispecchiare queste caratteristiche è quello di correre una 5Km tutta d'un fiato, dall'inizio alla fine, senza mai dover ricorrere a tratti di camminata per recuperare, e di riuscire a farlo entro la prossima gara che mi attende, una 5K prevista per il prossimo 24 ottobre. Per rendere il tutto un po' più complicato, l'ideale sarebbe riuscire farlo arrivando alla fine con un ritmo medio di 6'00'' - 6'05'' al chilometro.

Cominciamo allora!

Di seguito riporto il quote del primo messaggio che darà il calcio d'inizio a quest'avventura.

Buona lettura, grazie a tutti voi e... Keep Run!

Hermes ha scritto: 18 ago 2021, 13:19 Ciao Ragazzi,

come state? Riprendo questo mio primo thread per rinnovare i miei saluti dopo quasi due anni di assenza.

Il 2020 è stato un anno proprio del "cavolo" (per usare un eufemismo), e con i vari lock down (soprattutto il primo) in cui ci siamo ritrovati bene o male quasi sempre confinati in casa, allenamento e preparazione fisica sono andati un po' a quel paese.

Poi, sulla scia del precedente, è arrivato il 2021, nel corso del quale ci è stata concessa un po' più di libertà, comunque non sufficiente a compensare malinconia, disagio generale, scarsità di voglia ed entusiasmo che hanno continuato a metterci del loro per farmi accantonare un po' la corsa, anche se ho comunque mantenuto lo stimolo per dedicarmi ad altre attività fisiche.

Infatti, come se il COVID (dal quale - almeno finora - sono riuscito a scampare) non bastasse, sul finire del 2019 la curiosità di approfondire il mio stato di salute generale in vista di una (allora) sempre crescente attività fisica, mi ha portato a scoprire che una malformazione toracica congenita che avevo sempre sottovalutato sin dalla mia nascita, mi causa non pochi problemi cardio-respiratori. Ergo: o mi sottopongo ad un doppio intervento di chirurgia toracica madornale a cielo aperto con convalescenza prevista nell'ordine di almeno 8-12 mesi, oppure sarò sempre limitato nell'esercizio di attività fortemente aerobiche come il running, con l'impossibilità di raggiungere risultati soddisfacenti e la presenza di continui rischi per la mia salute ogni volta che pratico lo sport. Secondo i medici e specialisti interpellati, se non mi opero l'unica alternativa è quella di abbandonare totalmente la pratica di qualsiasi attività sportiva, salvo qualcosina ogni tanto, come magari il quindicinale appuntamento per la "Scapoli vs. Ammogliati" di calcetto.

Morale della favola: fanculo all'intervento e fanculo ai rischi, ma col cavolo che rinuncio alla corsa ed allo sport in generale! Quindi, nonostante le pause imposte dal COVID, ho cominciato a fare ancora più di prima, quasi come spinto dal desiderio di dimostrare a tutti questi sedicenti "luminari" che nessuno può conoscermi a fondo come me stesso. Accantonata un pochino la corsa come detto all'inizio, ho iniziato quindi a giocare a tennis quasi tutti i giorni, poi mountain bike, trekking, down hill e, se proprio il tempo non invitava a pratiche outdoor, spinning in casa.

Nutrivo tante aspettative per me stesso nella corsa. Tra gli obiettivi per il 2020 (QUI IL POST) avevo messo il voler correre la mia prima mezza. Un giorno contavo di arrivare magari anche ad una 42K e chissà, forse anche oltre. Invece non potrò mai correre oltre una 10 chilometri perché nelle mie condizioni non possono rilasciarmi il certificato per l'idoneità all'esercizio della pratica sportiva agonistica, precludendomi l'accesso a competizioni oltre tale distanza. Ecco forse perché proprio sulla corsa avevo un pochino mollato.

Ma i veri amori non possono finire alla prima complicazione. Quindi, dopo aver sperimentato molto altro, alla fine sono tornato sulla corsa. E che ritorno!! La prima gara ce l'ho in programma per il prossimo 24 Ottobre: una 5 Km alla quale partecipai già in una passata edizione. La preparazione non è proprio al 100%, anche se sono comunque abbastanza in forma, quindi ho tirato giù un bel programma di allenamento da oggi al giorno della gara. L'obiettivo è semplice: fare meglio dell'altra volta!

Fanculo anche i certificati medici agonistici, le mezze e qualunque distanza oltre i 10Km!
Prendendo spunto dalle parole di un film che credo un po' tutti conosciamo: se è così che deve essere, "vivrò la mia vita un quarto di maratona alla volta!"

Arrivato alla fine di questo lungo racconto, non so se scusarmi con voi o ringraziarvi. Da un lato, perché non avrei voluto tediarvi con il penoso e noioso racconto della mia esistenza negli ultimi mesi, dall'altro sentivo però il bisogno di condividere la mia storia. E anche il solo sapere che qualcuno la leggerà non immagiate quanto riesca a farmi stare meglio e a darmi ancora più motivazione di ripartire alla grande!

Quindi SCUSATEMI per il prolisso testo, ma soprattutto GRAZIE A TUTTI VOI. Non ci conosciamo, ma sapete comunque tutti essere davvero importanti per me!

Alessandro (Hermes)

19.08.2021
Oggi primo giorno di allenamento "vero". 5 Km, anzi 5,01 secondo il mio Watch, percorsi lungo le rive del laghetto di Via Europa.
Non avevo voglia di correre in strada, cosi ho preferito ricorrere ad una superficie più "morbida" come lo sterrato pressoché regolare che circonda il piccolo bacino.
Un intero giro corrisponde esattamente ad un chilometro (ok, metro più metro meno) e qualche piccolo dislivello contribuisce ad una minima varietà del percorso.
Risultato dell'allenamento? Cinque giri @ 35'29'' per un corrispondente passo medio di 7'05''/Km... una schifezza! ](*,) Considerando anche che sono riuscito a fare continuativi soltanto i primi due chilometri, poi ho dovuto rifiatare.
Quando ero molto più allenato nella corsa ero arrivato a fare 5,41 Km @ 32'54'' per un passo medio di 6'04'' al chilometro. Eppure non ricordo che corressi per due chilometri filati... il fiato corto arrivava prima, ma al contempo mi affidavo probabilmente ad un ritmo iniziale più alto (o dovrei dire basso ...?? Vabbeh, più veloce insomma) che sul totale rendeva di più. Quale sarà la strada migliore tra le due? Puntare sulla costanza ma ad un ritmo più lento, o puntare al tempo con un ritmo più veloce ma anche maggiormente intervallato da forti rallentamenti in camminata? Vedremo.
Sensazioni tutto sommato comunque positive. Se da un lato non sono stato mai completamente fermo per quanto riguarda l'attività fisica, dall'altro era prevedibile che tornare sui 5 Km mi avrebbe portato alla peggior prestazione registrata su Runkeeper per quella distanza, considerando che tutte le altre sono stare registrate dopo una più lunga preparazione e, soprattutto, nel periodo invernale (il caldo proprio non lo sopporto neanche per andare a passaggio! :D).
Il prossimo allenamento sarà decisivo: mi aspetto un netto miglioramento. Anche qui, vedremo.

Stay tuned and keep run!


23.08.2021 - Il Test di Cooper
Avete mai sentito parlare del Test di Cooper? Se non lo conoscete, andate a dargli uno sguardo anche sulla relativa pagina di Wikipedia. In sostanza è un test redatto da questo medico americano della NASA, tale Kenneth H. Cooper, che è stato poi adottato anche da molti istituti scolastici ed università nel mondo come strumento di valutazione di una generica condizione fisica del soggetto. Il test consiste nel percorrere la distanza massima possibile in 12 minuti. A seconda del risultato, ovvero della distanza percorsa allo scadere del tempo, delle tabelle restituiscono il risultato che va da "Molto Bene" a "Malissimo", passando per "Bene", "Normale" e "Male". Le tabelle sono suddivise per fascia di età e sesso, e ne troviamo una specifica anche per gli atleti esperti.
Uno dei miei primi obiettivi, tanto per avere un'idea, era proprio quello di cimentarmi nel Test di Cooper, sperando di arrivare almeno al livello "Normale", parola per me molto importante, considerando soprattutto il fatto che il Test si basa sul massimo consumo di ossigeno dell'atleta (VO2MAX), elemento di analisi per me e per la mia situazione molto importante.
Ebbene, oggi sono andato ad allenarmi su un percorso sotto casa che "navigavo" molto in passato, così da avere anche dei raffronti con gli anni scorsi pre lock down e disallenamento. Il risultato è stato 5,29 Km in 34'45'' @ 6'34''/Km di media, decisamente molto meglio della mia ultima uscita. Quei 6'34'' mi avvicinano già molto, almeno psicologicamente, ai 6'00''/6'05'' che mi sono prefissato e mi fanno davvero ben sperare per il raggiungimento del mio obiettivo.
Ma come è andata a finire con l'amico Cooper? Beh, in realtà pensavo di riuscire ad unire entrambe le cose: vado a correre per il mio solito allenamento e ci butto dentro anche il Test. Purtroppo, ragionando su una distanza di corsa di 5 Km, non mi sono attenzionato sulla massima performance nei 12' richiesta dal Test. Ma forse è stata anche una fortuna, perché pur fallendo con un risultato di "solo" 1.892 metri nei primi dodici minuti, mi sono comunque ritrovato a soli 8 metri dal punteggio necessario per il livello "Normale", quindi concentrandomi su quel tempo e non sui 5K sono sicuro di poter fare quel poco in più che mi serve per rientrare nel "Normale". Magari farò un'uscita dedicata per fare solo questo Test, oppure aspetto di riuscire a superarlo integrandolo nuovamente in un allenamento ordinario come ho fatto oggi, certo che con i prossimi ulteriori miglioramenti potrò superarlo anche in questo modo. Lo scopriremo solo correndo!


13.09.2021
Mio caro amico Diario,
è un po' che ti trascuro, ma il fatto che non ti sia venuto a trovare negli ultimi 20 giorni non significa che abbia trascurato anche gli allenamenti ed il mio progetto. Anzi, tutt'altro!!
Ad inizio settembre ho cominciato a stufarmi della discontinuità di funzionamento dell'accoppiata RunKeeper + Apple Watch S3, che spesso mi vedeva scoprire, solo a fine allenamento, che la memorizzazione dei dati aveva avuto qualche intoppo e il GPS con la relativa mappa non erano visualizzabili, oppure ad essere saltati erano i parziali, o altre volte entrambi... una bella scocciatura, soprattutto quando fai affidamento a quei dati per monitorare la qualità dell'allenamento che stai effettuando, dei progressi che stai facendo e dei punti di miglioramento sui quali dovresti lavorare di più.
Così mi sono fatto un regalino ed ho deciso di comprare un Garmin Forerunner 245 da utilizzare nei miei allenamenti, passando contestualmente da RunKeeper a STRAVA. Dopo aver trasferito "a manella" tutto lo storico delle mie corse dalla vecchia app alla nuova, ho iniziato gli allenamenti con il nuovo setup e, forse spinto dalla volontà di apportare qualche modifica alla mia attività che non si limitasse all'uso di un nuovo dispositivo e di una nuova app, ho deciso anche di modificare il mio allenamento.

Come?

Beh, io ho sempre e solo corso in solitudine e la mia difficoltà più grande è sempre stata quella di trovare il giusto ritmo, commettendo ogni volta l'errore di partire troppo veloce. Così, dopo il primo Km a 5':35''/5':40'' di passo medio, mi ritrovavo a fare gli altri 4-5 (ho sempre corso su distanze di 5-6 Km max, almeno sino ad oggi) tutti sopra i 6':30''/Km, alternando momenti di corsa a momenti di camminata più o meno lunghi per recuperare. Svolgendo la mia attività in tal modo, avevo sempre ritenuto che i tratti di camminata mi rallentavano significativamente. Così, nonostante a fine allenamento portavo a casa un passo medio finale di ca. 6'15''/Km, ero convinto che quando fossi riuscito a correre ininterrottamente per tutto l'allenamento, ancorché ad un tempo inferiore rispetto ai 5':35''/5':40'' del primo chilometro, la mia media complessiva sarebbe comunque stata migliore.
Spinto da tale pensiero ho quindi assestato il tiro e, partendo più lentamente, lunedì 6 settembre ho corso la mia prima sessione di corsa dall'inizio alla fine, senza romperla con tratti di camminata. Contrariamente alle mie aspettative, però, il passo medio è stato piuttosto deludente, chiudendo 5,05 Km in 37':09'' @ 7':21''/Km di media. In tale allenamento mi sono concentrato sulla distanza.
Galvanizzato comunque dall'aver corso per la prima volta 5 Km ininterrottamente, non vedevo l'ora di ripetermi e, dopo il giusto recupero, mercoledì 8 settembre sono ripartito con un nuovo allenamento, stavolta concentrandomi sul tempo, nello specifico 40' di corsa continua come obiettivo. Anche stavolta target raggiunto ma, anche stavolta, passo medio piuttosto deludente, con 5,47 Km percorsi in tale tempistica per un passo medio di 7':19''/Km.
La terza chance me la sono concessa sabato 11 settembre, concentrandomi stavolta sul percorso. Niente giri ripetitivi, bensì un tracciato unico ad anello lungo 5,35 Km con inizio e fine coincidenti. Sono riuscito a completare la sessione in 37':27'' scendendo per un pelo sotto il muro dei 7'/Km con un passo medio di 6':59''/Km.
Tirando le somme, sono soddisfatto dei miei progressi. Intanto vedo dei miglioramenti (e non è poco), poi vedo ottime prospettive di miglioramento (e non è poco), vedo anche l'avvicinarsi del mio passo medio migliore di quando ero decisamente più in forma e allenato di adesso (ed è davvero tanto), infine vedo tutto questo con ormai l'aver superato lo scoglio della corsa continua (ed è grandioso!!).
Ora il mio programma è quello di mantenere questo tipo di allenamento per ancora qualche seduta, con l'obiettivo di migliorare la mia base aerobica ed abituando il mio corpo allo sforzo - anche se, ad onor del vero, devo dire che alla fine di ognuna delle ultime tre sessioni di allenamento anzidette, mi sentivo davvero bene, stanco ma non troppo, come se avessi dato e speso molto ma ne avessi ancora un po' per spingere di più. OTTIMO!! - magari aumentando ogni tanto tempo di corsa e/o distanza. Fatto ciò, mi dedicherò ad aggiungere qualche differente tipo di allenamento nella sessione, come ad esempio le ripetute, utili ad aumentare anche la velocità.

Concludo dicendo soltanto due cose:

1 - La prima è che mi sono iscritto alla CorriBicocca, la gara che fungerà da esame per tutto il mio lavoro, prevista per il 24 ottobre prossimo. Oltre questa, mi sono iscritto anche ad un'altra "Tapasciata" prevista per i primi di ottobre, sempre 5 Km non competitiva, che fungerà da test intermedio.

2 - Aggiungerò presto STRAVA alla mia firma, come ho visto fare a diversi altri utenti del forum, così che chi vuole potrà seguire in tempo reale i miei progressi.

A presto e... keep run!
Ultima modifica di Hermes il 13 set 2021, 16:04, modificato 4 volte in totale.
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Hermes »

19.08.2021
Oggi primo giorno di allenamento "vero". 5 Km, anzi 5,01 secondo il mio Watch, percorsi lungo le rive del laghetto di Via Europa.
Non avevo voglia di correre in strada, cosi ho preferito ricorrere ad una superficie più "morbida" come lo sterrato pressoché regolare che circonda il piccolo bacino.
Un intero giro corrisponde esattamente ad un chilometro (ok, metro più metro meno) e qualche piccolo dislivello contribuisce ad una minima varietà del percorso.
Risultato dell'allenamento? Cinque giri @ 35'29'' per un corrispondente passo medio di 7'05''/Km... una schifezza! ](*,) Considerando anche che sono riuscito a fare continuativi soltanto i primi due chilometri, poi ho dovuto rifiatare.
Quando ero molto più allenato nella corsa ero arrivato a fare 5,41 Km @ 32'54'' per un passo medio di 6'04'' al chilometro. Eppure non ricordo che corressi per due chilometri filati... il fiato corto arrivava prima, ma al contempo mi affidavo probabilmente ad un ritmo iniziale più alto (o dovrei dire basso ...?? Vabbeh, più veloce insomma) che sul totale rendeva di più. Quale sarà la strada migliore tra le due? Puntare sulla costanza ma ad un ritmo più lento, o puntare al tempo con un ritmo più veloce ma anche maggiormente intervallato da forti rallentamenti in camminata? Vedremo.
Sensazioni tutto sommato comunque positive. Se da un lato non sono stato mai completamente fermo per quanto riguarda l'attività fisica, dall'altro era prevedibile che tornare sui 5 Km mi avrebbe portato alla peggior prestazione registrata su Runkeeper per quella distanza, considerando che tutte le altre sono stare registrate dopo una più lunga preparazione e, soprattutto, nel periodo invernale (il caldo proprio non lo sopporto neanche per andare a passaggio! :D).
Il prossimo allenamento sarà decisivo: mi aspetto un netto miglioramento. Anche qui, vedremo.

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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da HappyFra »

Ciao Hermes,
sono qui che scrivo e cancello di continuo.
Il motivo è che avrei tantissima voglia di incoraggiarti ma allo stesso tempo non è giusto farlo.
Quando scrivi " fanculo all'intervento e fanculo ai rischi"..."Fanculo anche i certificati medici agonistici" che cosa intendi?
Perchè scritto così, personalmente con enorme rammarico non posso che essere in disaccordo con te.
Se un parere medico ti ha messo di fronte ad un rischio così grave, davvero credi che ascoltando solo il tuo entusiasmo puoi passarci sopra?
A meno che non ti abbiano consentito di correre almeno questi 5km (e in questo caso allora ok e mi scuso) ma sul serio vuoi sfidare la vita? :(
Ti prego, perdonami se ho frainteso o se hai omesso di dirci che questo ti è consentito ma se così non fosse io non voglio motivarti ad un qualcosa che ti può fare molto male. Per tutto l'amore che si possa avere per la corsa.
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ludovico_van
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da ludovico_van »

HappyFra ha scritto: 20 ago 2021, 13:00 Ciao Hermes,
sono qui che scrivo e cancello di continuo.
Il motivo è che avrei tantissima voglia di incoraggiarti ma allo stesso tempo non è giusto farlo.
Quando scrivi " fanculo all'intervento e fanculo ai rischi"..."Fanculo anche i certificati medici agonistici" che cosa intendi?
Perchè scritto così, personalmente con enorme rammarico non posso che essere in disaccordo con te.
Se un parere medico ti ha messo di fronte ad un rischio così grave, davvero credi che ascoltando solo il tuo entusiasmo puoi passarci sopra?
A meno che non ti abbiano consentito di correre almeno questi 5km (e in questo caso allora ok e mi scuso) ma sul serio vuoi sfidare la vita? :(
Ti prego, perdonami se ho frainteso o se hai omesso di dirci che questo ti è consentito ma se così non fosse io non voglio motivarti ad un qualcosa che ti può fare molto male. Per tutto l'amore che si possa avere per la corsa.
Mah, in linea di massima ti do ragione. Cmq, col passare degli anni sto scoprendo che ci sono diversi medici senza laurea. In tal caso io non darei loro ascolto.
" Al diaul l' è mort ! " M. T.

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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Hermes »

HappyFra ha scritto: 20 ago 2021, 13:00 Quando scrivi " fanculo all'intervento e fanculo ai rischi"..."Fanculo anche i certificati medici agonistici" che cosa intendi?
Intendo dire che con questo problema, o difetto, chiamiamolo come preferiamo, ci sono nato e ci ho convissuto per tutti i miei 35 anni. Non mi ha mai pregiudicato di fare nulla, qualsiasi tipo di sport, qualsiasi tipo di attività. Magari alcune con meno possibilità e più difficoltà rispetto agli altri, ma in ogni caso mai il mio corpo mi ha fatto dire "No, questo non posso farlo" oppure "non riesco a farlo".
E' un difetto che colpisce, in media, una persona ogni 6.000 circa... molte delle quali hanno problemi di postura, mal di schiena, dolori al torace durante l'attività fisica anche minima. Non riescono a fare praticamente nulla, se non rischiando infortuni o peggio.
Io, onestamente, non mi sento come loro. Al di là di quello che dicono test ed analisi, non ho alcun tipo di fastidio o dolore, sia durante l'attività che a riposo. Chiaro, poi ho le mie limitazioni nelle attività aerobiche come ho detto, ma come penso le possa avere un fumatore incallito o una persona fortemente asmatica.
Allora, perché dovrei sottopormi ad un intervento chirurgico cosi tosto ed invasivo, correndo il rischio di non aggiustare niente e di avere invece poi altri problemi? C'è gente che si è sottoposta allo stesso intervento e, tornando indietro, non lo rifarebbe per i postumi, i fastidi e i dolori che ha avuto durante la degenza e per quelli che sono rimasti anche dopo, forse per sempre. In poche parole dicono: "Stavo meglio prima!"
I miei polmoni lavorano al 75% rispetto ai valori normali. Il mio cuore fatica più di quanto dovrebbe a parità di sforzo. Ok, ne sono consapevole. Infatti, non pretendo di fare una maratona in 2h30', ma faccio mio quel 75% e aspiro a poter fare 3/4 di quello che riesce a fare una persona media senza il mio problema.

Voglio essere chiaro: nessun medico mi ha detto che non posso fare sport.
Mi è stato però detto che:
- Se non ho una vita sedentaria, l'intervento è fortemente consigliato;
- Se non mi opero adesso comunque dovrò operarmi intorno ai 40 anni, soprattutto se nel frattempo farò molta attività fisica;
- Se non mi opero non posso ottenere il certificato medico agonistico (questo non significa che, se mi opero, lo otterrò certamente!)
- I test anche sotto sforzo che ho affrontato non evidenziano nulla di preoccupante. E' la patologia in sé a rendere più prudenti i medici nei miei confronti.

Forse, quella che sto davvero cercando, è la motivazione che mi manca proprio per fare l'intervento. Forse lo scopo inconscio di tutto questo è proprio raggiungere il mio limite e capire se mi può bastare. E se mi renderò conto che effettivamente non mi basta, allora forse avrò la stessa determinazione di tutti quelli che non vedevano l'ora di operarsi e dopo averlo fatto sono rinati, sotto ogni punto di vista. Per il momento, l'operazione mi promette più cose da perdere che non da guadagnare.

La corsa è forse l'attività sportiva dove i confronti sono più tangibili: tante persone che la praticano e tanti elementi oggettivi per fare paragoni, come distanze, velocità, tempi, bpm etc. Per questo dico "Fanculo l'intervento e fanculo i rischi. Fanculo anche i certificati medici agonistici". Adesso quello di cui ho bisogno è mettermi alla prova, capire cosa di meglio posso fare con quello che ho, con ciò che sono. Se io, come sono nato, con i miei limiti e con le mie possibilità, alla fine di questo test di vita mi basterò, allora va bene. Altrimenti vedremo se è il caso di operarsi.
Ma per capire questo, devo correre, allenarmi, fare sport, faticare, sudare, stressare il mio corpo, portarlo al massimo... E devo farlo adesso, come sono ora, quindi senza intervento (fanculo uno), con tutti i rischi (fanculo due) e senza certificato medico agonistico (fanculo tre).
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da HappyFra »

Mi dispiace per la situazione che stai affrontando, sia per come ti tocca vivere lo sport sia per la decisione dell'intervento.
L'importante è che non passi il messaggio di mandare a fanculo la salute o quello che dicono i medici, primo perché siamo su un forum che tutti possono leggere e alcune persone potrebbero pensare di fare altrettanto secondo perché un conto è soprassedere su una contrattura muscolare un conto è su organi vitali quali cuore e polmoni.
Spero tu ti spinga a quel limite consapevole che ti è consentito: " presenza di continui rischi per la mia salute ogni volta che pratico lo sport" perché è questa tua frase che pesa come un macigno.
Ti auguro ogni bene.
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Valby »

Ciao Hermes e sono contento che tu abbi deciso di aprire un diario. La tua storia è molto interessante e come tutti, ti auguro il meglio. Sono d’accordo che è fondamentale (e direi che vale per tutti!) essere a braccetto con quello che La medicina dice. Per tutti c’è da trovare il giusto equilibrio tra ciò che corrisponde a un rischio per la salute, e la totale assenza di movimento, endorfine, motivazione, attività. L linea per alcuni è più facile, per altri meno da valutare, ma è fondamentale farlo per non correre rischi! Una cosa che mi sento di consigliarti è di non fissarti con obiettivi di tempo: perché 7 min/km sarebbero una schifezza? Io penso che facendoti seguire da un medico e vivendola per gradi, come era lo spirito del tuo primo post, puoi raggiungere grandi traguardi personali. Sarò qui a leggere e supportarti, concordo sul fatto che il supporto di un buon parere medico aiuterà la tua avventura e ti renderà più fiducioso nell’intraprendere delle attività. Un forte abbraccio!
Su runforfun.eu le info e i miei racconti di viaggi e corsa :beer:
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10K: 46’05” Copenhagen 18/09/22
21.1K: 1h39’54” Copenhagen 18/09/22
42.2K: 3h53’54” Copenhagen 15/05/22
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Hermes »

HappyFra ha scritto: 21 ago 2021, 10:36 Mi dispiace per la situazione che stai affrontando, sia per come ti tocca vivere lo sport sia per la decisione dell'intervento.
L'importante è che non passi il messaggio di mandare a fanculo la salute o quello che dicono i medici, primo perché siamo su un forum che tutti possono leggere e alcune persone potrebbero pensare di fare altrettanto secondo perché un conto è soprassedere su una contrattura muscolare un conto è su organi vitali quali cuore e polmoni.
Spero tu ti spinga a quel limite consapevole che ti è consentito: " presenza di continui rischi per la mia salute ogni volta che pratico lo sport" perché è questa tua frase che pesa come un macigno.
Ti auguro ogni bene.
Ciao Fra, e grazie del supporto, anche se su alcune tue osservazioni non mi trovi proprio d'accordo. Io ho detto, o meglio scritto, come anche da te correttamente riportato, " Fanculo all'intervento e fanculo ai rischi" ... "Fanculo anche i certificati medici agonistici". Tali parole sono scaturite a valle di un mio personale colloquio con vari dottori svolto sulla base di una mia personale condizione fisica, nonché a valle di una mia personale (ed attenta) valutazione di tutto ciò che caratterizza la mia (personale) situazione. L'intervento è un atto materiale, i rischi sono soggettivi ed interpretativi e da soli non costituiscono pericolo se non rapportati alla probabilità che si verifichino, il certificato medico agonistico è un pezzo di carta che mi preclude l'accesso ad alcune attività. Mandare a fanculo questi tre elementi, non significa farlo nei confronti di tutti i medici, di tutta la medicina e di tutto il sistema sanitario, men che meno che lo debbano fare altri sulla base delle MIE PERSONALI considerazioni che andrebbero ad influenzare la LORO PERSONALE situazione e forse vita.
E' come se avessi un problema con il vicino e sentissi il parere di un avvocato con l'intenzione di fargli causa. L'avvocato mi dice che secondo lui non ne vale la pena e io, fanculo l'avvocato, decido di procedere lo stesso facendo una citazione per conto mio. Non significherebbe di certo mandare a fanculo tutti gli avvocati, i giudici, le leggi, la giurisprudenza o l'intero ordinamento giuridico italiano, no?! Sarebbe una mia opinione, contraria a quella di un professionista della materia, scaturita sulla base di una mia differente opinione e/o considerazione di tutta la situazione.
I medici possono vedere tutte le analisi del mondo, ma solo io so come mi sento. Se ho fastidi o dolori e che fastidi o dolori sono. Quanto sforzo metto per fare una cosa e quanto mi trattengo. Lo so solo io, non lo sanno loro. Giusti o sbagliati, onesti o interessati, condivisibili o meno che siano, i loro restano soltanto dei consigli. Mentre si tratta del mio corpo, della mia vita e della mia sola decisione di accettarli, accettarli in parte o ignorarli.


Valby ha scritto: 21 ago 2021, 19:54 perché 7 min/km sarebbero una schifezza?
Ciao Valby e grazie anche a te del supporto. La schifezza era assolutamente relativa e non assoluta, ci mancherebbe. Sono stati una schifezza rispetto ad altri allenamenti che avevo fatto, come ad esempio quello dei 5,41 Km in 32'54'' con un passo medio di 6'04''. Intendevo dire che posso fare (ed ho fatto) molto meglio, ecco. Lungi da me dire che chi fa 7'/Km fa schifo, assolutamente! ;)
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Re: [DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

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23.08.2021 - Il Test di Cooper
Avete mai sentito parlare del Test di Cooper? Se non lo conoscete, andate a dargli uno sguardo anche sulla relativa pagina di Wikipedia. In sostanza è un test redatto da questo medico americano della NASA, tale Kenneth H. Cooper, che è stato poi adottato anche da molti istituti scolastici ed università nel mondo come strumento di valutazione di una generica condizione fisica del soggetto. Il test consiste nel percorrere la distanza massima possibile in 12 minuti. A seconda del risultato, ovvero della distanza percorsa allo scadere del tempo, delle tabelle restituiscono il risultato che va da "Molto Bene" a "Malissimo", passando per "Bene", "Normale" e "Male". Le tabelle sono suddivise per fascia di età e sesso, e ne troviamo una specifica anche per gli atleti esperti.
Uno dei miei primi obiettivi, tanto per avere un'idea, era proprio quello di cimentarmi nel Test di Cooper, sperando di arrivare almeno al livello "Normale", parola per me molto importante, considerando soprattutto il fatto che il Test si basa sul massimo consumo di ossigeno dell'atleta (VO2MAX), elemento di analisi per me e per la mia situazione molto importante.
Ebbene, oggi sono andato ad allenarmi su un percorso sotto casa che "navigavo" molto in passato, così da avere anche dei raffronti con gli anni scorsi pre lock down e disallenamento. Il risultato è stato 5,29 Km in 34'45'' @ 6'34''/Km di media, decisamente molto meglio della mia ultima uscita. Quei 6'34'' mi avvicinano già molto, almeno psicologicamente, ai 6'00''/6'05'' che mi sono prefissato e mi fanno davvero ben sperare per il raggiungimento del mio obiettivo.
Ma come è andata a finire con l'amico Cooper? Beh, in realtà pensavo di riuscire ad unire entrambe le cose: vado a correre per il mio solito allenamento e ci butto dentro anche il Test. Purtroppo, ragionando su una distanza di corsa di 5 Km, non mi sono attenzionato sulla massima performance nei 12' richiesta dal Test. Ma forse è stata anche una fortuna, perché pur fallendo con un risultato di "solo" 1.892 metri nei primi dodici minuti, mi sono comunque ritrovato a soli 8 metri dal punteggio necessario per il livello "Normale", quindi concentrandomi su quel tempo e non sui 5K sono sicuro di poter fare quel poco in più che mi serve per rientrare nel "Normale". Magari farò un'uscita dedicata per fare solo questo Test, oppure aspetto di riuscire a superarlo integrandolo nuovamente in un allenamento ordinario come ho fatto oggi, certo che con i prossimi ulteriori miglioramenti potrò superarlo anche in questo modo. Lo scopriremo solo correndo!
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Hermes
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[DIARIO] La mia vita un quarto di maratona alla volta

Messaggio da Hermes »

13.09.2021
Mio caro amico Diario,
è un po' che ti trascuro, ma il fatto che non ti sia venuto a trovare negli ultimi 20 giorni non significa che abbia trascurato anche gli allenamenti ed il mio progetto. Anzi, tutt'altro!!
Ad inizio settembre ho cominciato a stufarmi della discontinuità di funzionamento dell'accoppiata RunKeeper + Apple Watch S3, che spesso mi vedeva scoprire, solo a fine allenamento, che la memorizzazione dei dati aveva avuto qualche intoppo e il GPS con la relativa mappa non erano visualizzabili, oppure ad essere saltati erano i parziali, o altre volte entrambi... una bella scocciatura, soprattutto quando fai affidamento a quei dati per monitorare la qualità dell'allenamento che stai effettuando, dei progressi che stai facendo e dei punti di miglioramento sui quali dovresti lavorare di più.
Così mi sono fatto un regalino ed ho deciso di comprare un Garmin Forerunner 245 da utilizzare nei miei allenamenti, passando contestualmente da RunKeeper a STRAVA. Dopo aver trasferito "a manella" tutto lo storico delle mie corse dalla vecchia app alla nuova, ho iniziato gli allenamenti con il nuovo setup e, forse spinto dalla volontà di apportare qualche modifica alla mia attività che non si limitasse all'uso di un nuovo dispositivo e di una nuova app, ho deciso anche di modificare il mio allenamento.

Come?

Beh, io ho sempre e solo corso in solitudine e la mia difficoltà più grande è sempre stata quella di trovare il giusto ritmo, commettendo ogni volta l'errore di partire troppo veloce. Così, dopo il primo Km a 5':35''/5':40'' di passo medio, mi ritrovavo a fare gli altri 4-5 (ho sempre corso su distanze di 5-6 Km max, almeno sino ad oggi) tutti sopra i 6':30''/Km, alternando momenti di corsa a momenti di camminata più o meno lunghi per recuperare. Svolgendo la mia attività in tal modo, avevo sempre ritenuto che i tratti di camminata mi rallentavano significativamente. Così, nonostante a fine allenamento portavo a casa un passo medio finale di ca. 6'15''/Km, ero convinto che quando fossi riuscito a correre ininterrottamente per tutto l'allenamento, ancorché ad un tempo inferiore rispetto ai 5':35''/5':40'' del primo chilometro, la mia media complessiva sarebbe comunque stata migliore.
Spinto da tale pensiero ho quindi assestato il tiro e, partendo più lentamente, lunedì 6 settembre ho corso la mia prima sessione di corsa dall'inizio alla fine, senza romperla con tratti di camminata. Contrariamente alle mie aspettative, però, il passo medio è stato piuttosto deludente, chiudendo 5,05 Km in 37':09'' @ 7':21''/Km di media. In tale allenamento mi sono concentrato sulla distanza.
Galvanizzato comunque dall'aver corso per la prima volta 5 Km ininterrottamente, non vedevo l'ora di ripetermi e, dopo il giusto recupero, mercoledì 8 settembre sono ripartito con un nuovo allenamento, stavolta concentrandomi sul tempo, nello specifico 40' di corsa continua come obiettivo. Anche stavolta target raggiunto ma, anche stavolta, passo medio piuttosto deludente, con 5,47 Km percorsi in tale tempistica per un passo medio di 7':19''/Km.
La terza chance me la sono concessa sabato 11 settembre, concentrandomi stavolta sul percorso. Niente giri ripetitivi, bensì un tracciato unico ad anello lungo 5,35 Km con inizio e fine coincidenti. Sono riuscito a completare la sessione in 37':27'' scendendo per un pelo sotto il muro dei 7'/Km con un passo medio di 6':59''/Km.
Tirando le somme, sono soddisfatto dei miei progressi. Intanto vedo dei miglioramenti (e non è poco), poi vedo ottime prospettive di miglioramento (e non è poco), vedo anche l'avvicinarsi del mio passo medio migliore di quando ero decisamente più in forma e allenato di adesso (ed è davvero tanto), infine vedo tutto questo con ormai l'aver superato lo scoglio della corsa continua (ed è grandioso!!).
Ora il mio programma è quello di mantenere questo tipo di allenamento per ancora qualche seduta, con l'obiettivo di migliorare la mia base aerobica ed abituando il mio corpo allo sforzo - anche se, ad onor del vero, devo dire che alla fine di ognuna delle ultime tre sessioni di allenamento anzidette, mi sentivo davvero bene, stanco ma non troppo, come se avessi dato e speso molto ma ne avessi ancora un po' per spingere di più. OTTIMO!! - magari aumentando ogni tanto tempo di corsa e/o distanza. Fatto ciò, mi dedicherò ad aggiungere qualche differente tipo di allenamento nella sessione, come ad esempio le ripetute, utili ad aumentare anche la velocità.

Concludo dicendo soltanto due cose:

1 - La prima è che mi sono iscritto alla CorriBicocca, la gara che fungerà da esame per tutto il mio lavoro, prevista per il 24 ottobre prossimo. Oltre questa, mi sono iscritto anche ad un'altra "Tapasciata" prevista per i primi di ottobre, sempre 5 Km non competitiva, che fungerà da test intermedio.

2 - Aggiungerò presto STRAVA alla mia firma, come ho visto fare a diversi altri utenti del forum, così che chi vuole potrà seguire in tempo reale i miei progressi.

A presto e... keep run!
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