Lungo in due parti
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Lungo in due parti
Vorrei provare in occasione del prossimo lungo a dividere il medesimo in due frazioni di 18 km ciascuna da affrontare nella stessa giornata, una il mattino e l'altra il pomeriggio/sera; ho letto qualche cosa sull'argomento, circa il fatto che tale soluzione potrebbe comunque avere la stessa efficacia allenante del lungo classico e prevenire eventuali infortuni, chi di voi sa qualcosa in più sul tema o ha già provato a farlo? Mi dispiacerebbe sbagliare e veder vanificato tutto il lavoro di preparazione fatto finora.
Ciao Paolo, sarai sempre con noi...
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Re: Lungo in due parti
A quanto ho letto, lo stimolo è tanto più vicino a quello di un'unica uscita da 36 km quanto più il pasto tra le due uscite è ipoglicidico, in modo che il glicogeno (gli zuccheri) disponibili si esauriscano in fretta durante il secondo allenamento.
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Re: Lungo in due parti
Non è esattamente la stessa cosa, perchè comunque nella pausa ti puoi reidratare e riposare, però anche io ne ho sentito parlare di questo tipo di allenamenti, che servono a far imparare al corpo a bruciare i grassi.
Due "allenatori on-line" che propongono questo tipo di bigiornaliero sono Speciani e Albanesi.
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http://www.thegreatrun.net
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Re: Lungo in due parti
Beh, dipende da che scopo ha il tuo "lunghissimo"...
In teoria (secondo me), dovrebbe aiutarti, man mano che la maratona a cui punti si avvicina, a prepararti al ritmo, alla distanza, ed alla fatica mentale che dovrai affrontare in gara...
Spezzarlo secondo me è poco specifico, perchè simuli una situazione non presente in gara ad un ritmo che deve essere molto vicino alla velocità della gara (il lunghissimo, o almeno gli ultimi, andrebbero corsi massimo 10" al km piu' lento del ritmo maratona...)
Impostato nel modo corretto, è il lavoro determinante per preparare la maratona (e solo quella).
E' vero anche che probabilmente tra il primo ed il secondo lunghissimo, non fai in tempo a ripristinar le scorte di glicogeno che col primo lavoro dovresti aver abbassato di molto, quindi la seconda uscita ti porterebbe a correre con poco glicogeno ed a usare maggiormente un meccanismo di produzione di energia a base di "grassi"... Secondo me pero' è rischioso per un amatore (che tra un uscita e l'altra non ha un massaggiatore pronto ad attenderlo...) Forse meglio allora fare sera-cena (ipoglicidica) e mattina, cosi' almeno si da' il tempo alle fibre di riposarsi ma contemporaneamente non si permette al corpo di recuperare glicogeno...
La cosa a cui devi fare piu' attenzione durante il lunghissimo, piuttosto che spezzarlo o no, è il ritmo a cui lo fai man mano che ti avvicini alla maratona...
In teoria (secondo me), dovrebbe aiutarti, man mano che la maratona a cui punti si avvicina, a prepararti al ritmo, alla distanza, ed alla fatica mentale che dovrai affrontare in gara...
Spezzarlo secondo me è poco specifico, perchè simuli una situazione non presente in gara ad un ritmo che deve essere molto vicino alla velocità della gara (il lunghissimo, o almeno gli ultimi, andrebbero corsi massimo 10" al km piu' lento del ritmo maratona...)
Impostato nel modo corretto, è il lavoro determinante per preparare la maratona (e solo quella).
E' vero anche che probabilmente tra il primo ed il secondo lunghissimo, non fai in tempo a ripristinar le scorte di glicogeno che col primo lavoro dovresti aver abbassato di molto, quindi la seconda uscita ti porterebbe a correre con poco glicogeno ed a usare maggiormente un meccanismo di produzione di energia a base di "grassi"... Secondo me pero' è rischioso per un amatore (che tra un uscita e l'altra non ha un massaggiatore pronto ad attenderlo...) Forse meglio allora fare sera-cena (ipoglicidica) e mattina, cosi' almeno si da' il tempo alle fibre di riposarsi ma contemporaneamente non si permette al corpo di recuperare glicogeno...
La cosa a cui devi fare piu' attenzione durante il lunghissimo, piuttosto che spezzarlo o no, è il ritmo a cui lo fai man mano che ti avvicini alla maratona...
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Re: Lungo in due parti
Grazie ragazzi; il lungo è in assoluto l'allenamento che più mi piace fare. Non lo temo, anzi....quando è ora lo preparo nei minimi particolari: vestiario, integrazione, percorso ecc. Riguardo al passo da tenere io cerco di avvicinarmi a quello "teorico" che farò in maratona; nel senso che se miro a fare 3h45', cerco di stare su una media di 5'20''/25'' a km. E' troppo veloce un lungo così impostato? Ho paura che se vado più lentamente, l'allenamento perda di qualità e non simuli il ritmo gara.
Per quanto riguarda la divisione in due parti proverò la prossima volta a fare la sera 15 km e il mattino dopo altri 15 (per ora sono arrivato ai 30 km totali) per vedere come funziona, anche se personalmente le sensazioni migliori le sento dopo almeno un'ora di corsa: non vorrei ne venissero fuori due medi...
Per quanto riguarda la divisione in due parti proverò la prossima volta a fare la sera 15 km e il mattino dopo altri 15 (per ora sono arrivato ai 30 km totali) per vedere come funziona, anche se personalmente le sensazioni migliori le sento dopo almeno un'ora di corsa: non vorrei ne venissero fuori due medi...
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Re: Lungo in due parti
La velocità potrebbe esser corretta... Il passo per 3h 45' è di 5'20 al km, quindi se corri a 5'25... Se gli ultimi lunghissimi riesci a farli in maniera "adeguata" (cioè senza massacrarti), a quel passo, è probabile che tu possa correre sotto le 3 ore e 45''... Tieni presente pero', che non è che devi fare una gara, per preparati ad una gara...
Ma hai dei termini di paragone, qualche parametro o altre maratone-mezze fatte
ultimamente che ti hanno fatto decidere di fare la maratona a quel passo ?
Ma hai dei termini di paragone, qualche parametro o altre maratone-mezze fatte
ultimamente che ti hanno fatto decidere di fare la maratona a quel passo ?
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Re: Lungo in due parti
L'unico termine di riferimento è l'unica gara che ho fatto e cioè una maratona in 3h59''; considera che sono un "novello" in quanto ho cominciato a correre ad agosto 2006 ed a preparare seriamente la maratona solo 7 mesi prima del suo svolgimento; per cui penso, e sento, di poter avere un discreto margine di miglioramento, nonostante (ahimè) quest'anno vado per i quarantacinque
L'anno scorso facevo praticamente solo dei lenti o lunghi, da un paio di mesi avendo cambiato orario d'allenamento (non più il mattino presto) e soprattutto correndo con altri runners, ho cominciato ad inserire dei medi abbastanza tirati di 12 km al 90% fcmax: inoltre faccio ripetute in pianura e qualche volta salita fino alla fcmax (179bpm).
Vedo che nel lungo riesco a tenere un ritmo di circa 12 sec/km più veloce di prima.
Ora devo allungare pian piano i lunghi (sono a 30 km) per arrivare ai 35/36 km; prima della prossima maratona, Padova, farò una mezza il 30 marzo come test. Vedremo...
L'anno scorso facevo praticamente solo dei lenti o lunghi, da un paio di mesi avendo cambiato orario d'allenamento (non più il mattino presto) e soprattutto correndo con altri runners, ho cominciato ad inserire dei medi abbastanza tirati di 12 km al 90% fcmax: inoltre faccio ripetute in pianura e qualche volta salita fino alla fcmax (179bpm).
Vedo che nel lungo riesco a tenere un ritmo di circa 12 sec/km più veloce di prima.
Ora devo allungare pian piano i lunghi (sono a 30 km) per arrivare ai 35/36 km; prima della prossima maratona, Padova, farò una mezza il 30 marzo come test. Vedremo...
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Re: Lungo in due parti
Stavo per aprire un post simile, ma approfitto di quello che hai aperto tu gio..come era andato poi l'esperimento?ti è sembrato di aver fatto due medi o hai avuto sensazioni da lunghissimo?gio63 ha scritto:.
Per quanto riguarda la divisione in due parti proverò la prossima volta a fare la sera 15 km e il mattino dopo altri 15 (per ora sono arrivato ai 30 km totali) per vedere come funziona, anche se personalmente le sensazioni migliori le sento dopo almeno un'ora di corsa: non vorrei ne venissero fuori due medi...
Sto vagliando l'opportunità di sostituire un lunghissimo con un bigiornaliero alla "Speciani". 20 km mattina e 20 la sera intervallati da un pasto povero di carboidrati..
-http://iniziareacorrere.blogspot.com Passioni ed emozioni raccontate sul filo dei secondi..da Central Park ad Heldenplatz, lasciatevi trascinare nel mondo del mio running..e seguitemi!
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Re: Lungo in due parti
Purtroppo non posso aiutarti, lunghi finora non ne ho più fatti causa impedimenti fisici vari
Domenica 6 aprile farò il lungo di 33/35 km ma tutto intero, non voglio rischiare esperimenti nell' unico lungo pre-maratona; speriamo bene...
Domenica 6 aprile farò il lungo di 33/35 km ma tutto intero, non voglio rischiare esperimenti nell' unico lungo pre-maratona; speriamo bene...
Ciao Paolo, sarai sempre con noi...
Re: Lungo in due parti
"Sto vagliando l'opportunità di sostituire un lunghissimo con un bigiornaliero alla "Speciani". 20 km mattina e 20 la sera intervallati da un pasto povero di carboidrati..[/quote "
Credo che questa sia la tecnica adottata da Baldini,lui però fa scarico totale di carboidrati,ovvero tra una corsa di 20km ca e l'altra ,introduce soltanto proteine.Questo per cercare il più possibile di mandare in crisi l'organismo e simulare certe sensazioni di gara.Ha una serie di personaggi però che gli girano attorno mentre fa queste prove,quindi occhio all'ipoglicemia se corriamo da soli!!
Credo che questa sia la tecnica adottata da Baldini,lui però fa scarico totale di carboidrati,ovvero tra una corsa di 20km ca e l'altra ,introduce soltanto proteine.Questo per cercare il più possibile di mandare in crisi l'organismo e simulare certe sensazioni di gara.Ha una serie di personaggi però che gli girano attorno mentre fa queste prove,quindi occhio all'ipoglicemia se corriamo da soli!!