Oste come è il vino???

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gada72
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Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

Ciao a tutti, imbattutomi per caso nei vari siti che parlano di corsa naturale mi sono immediatamente detto: "Ecco l'uovo di Colombo, si è vero è questo il metodo corretto di correre, basta con lo stile imposto riscopriamo il gusto naturale di correre". Infatti, spinto da questa iniziale euforica scoperta che consentirà di eliminare i probelmi fisici (correrai leggero come una gazzella) entro nel merito delle vaire discussioni leggo e rileggo le pagine che trattano la materia e......con mio rammarico scopro che non è oro tutto ciò che luccica. Le letture mi fanno sorgere dubbi, interrogativi, si perchè è un continuo ripetersi di messaggi di allarme, dolori, infortuni (pensate che mi ero convito al natural running a seguito di un problema al tda e scopro che con questo stile molti hanno avuto problemi del genere).
Allora vorrei aprire una dicussione, sperando che non ci sia solo l'oste a discutere, per capire da chi pratica da un pò questo stile (capisco i problemi iniziali per riadattare il fisico) se effettivamente sia o meno un metodo migliore di correre e se effettivamente ci sono tutti i benefici promessi.
Ciao e grazie per le risposte
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ubald
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da ubald »

Risposta breve: se non hai qualche problema serio, qualche situazione patologica e fai le cose con calma, ti troverai bene.
Sinceramente la mia esperienza è stata positiva. Una transizione frettolosa si paga.
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immax
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da immax »

Quoto @ubald e mi permetteo di aggiungere che come sempre bisogna premettere che non tutti siamo uguali (struttura fisica e forma atletica in primis) quindi la soluzione perfetta per tutti non può esistere.

Comunque la disputa "corsa naturale" vs "corsa abituale" dove con corsa abituale intendo quella fatta con le classiche scarpe A3/A4 da un podista amatoriali di media capacità, non può che risolversi a favore della prima a mio avviso.
Lo dico perchè a supporto di questa teoria si trovano diversi studi medico scientifici di una certa serietà mentre al contrario a spingere verso l'utilizzo delle scarpe A3/A4 classiche ci sono solo delle argomentazioni che inquadrerei più nell'ottica del marketing.
Comunque il mio personale consiglio è quello di provare: io ho fatto così constatando che i vantaggi erano enormemente superiore agli svantaggi (perchè cambiare le proprie abitudini di corsa non è certo un qualcosa a costo zero, anzi...) e a distanza di quasi due anni sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta.

Prova e facci sapere !

PS: secondo me i più grandi vantaggi dal punto di vista fisico utilizzando scarpe con una suola bassa (1cm al massimo) e senza differenziali li avrai proprio a livello articolare e tendineo comunque... cerca nel forum troverai diverse testimonianze a supporto di questa affermazione da parte di chi ha svolto una transizione scrupolosa.
kappa2
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da kappa2 »

Eccomi.
Io sono in transizione e non sono ancora convinto del mio futuro da natural runner.
Ho cominciato perchè correvo male, pesante, e con dolori alla schiena.
Corro minimal da ottobre, col beneficio di correre meglio, più leggero, divertendomi di più, ma....
Ma ho avuto vari problemini.
Il primo un dolore la metatarso per un sasso sotto il piede.
Il secondo, più grave, una tendinite al tda sx dopo aver provato a fare degli allunghi con delle scarpe a drop 0 ma protettive.
Poi un fastidio (fascite?) sotto il piede sx, rientrata presto.
E la schiena la valuterò quando potrò coprire distanze maggiori, "ad impressione" pare che comunque dolga lo stesso un pò.
Le mie prestazioni e le distanze percorse sono calate, ma continuo a lavorarci.
La paura è che appena forzerò pagherò con qualche altro problema, in tal caso tornerò alle a3.
Però per me il tentativo è da farsi, dopo 4 mesi e qualche problema ancora non mollo, sicchè ci sarà un perchè.
In primavera però la sentenza....
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Marcos
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da Marcos »

Io distinguerei tra la tecnica di ccorsa e le scarpe minimaliste.
Per quanto mi riguarda curare la tecnica di corsa (postura, appoggio, frequenza, ecc ecc) è un qualcosa che cpuò solo che fare bene a tutti. Anzi, per me sarebbe la prima cosa di cui un principiante del podismo dovrebbe occuparsi (altro che "le scarpe giuste").
Per quanto riguarda le scarpe minimaliste è un fattore di scelta se vogliamo "secondario". Io mi trovo benissimo con le NB MR00 (ieri mezza di Verona in 1:36 e oggi solo lieve indolenzimento, ma stasera esco a correre senza problemi, anzi) ma c'è chi invece rimane sulla "classiche".
Così come spunto di riflessione. 8)
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immax
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da immax »

Vero @Marcos ma il corridore medio che non viene seguito da nessun ben difficilmente avrà una tale percezione di se e riuscirà a perfezionare la sua tecnica di corsa e in particolare l'appoggio se corre con una scarpa iperprotettiva e ad elevato drop a mio avviso.....
Invece correndo con una MR , ad esempio, te ne accorgi eccome se stai tallonando (magari perchè stanco o perchè sei in una discesa impegnativa e non te la senti di lasciarti andare...) e viene abbastanza naturale, non dico cominciare a correre in maniera perfetta, ma quantomeno sforzarsi di non prendere quel tipo di contraccolpo.
Ecco io l'utilizzo delle scarpe minimaliste lo intendo così.
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Marcos
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da Marcos »

Sono d'accordo con te, ci tenevo solo a precisare.
Che le scarpe minimaliste e in buona parte anche molte delle cosiddette "di transizione" aiutino a migliorare la corsa è vero.
Ma è altrettanto vero che non basta la scarpa minimalista per correre bene, serve comunque un "lavoro" da fare su di se (a me ha aiutato molto sia il forum che il dvd del chi-running da cui ho preso un pò spunto).
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gada72
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

ubald ha scritto:Risposta breve: se non hai qualche problema serio, qualche situazione patologica e fai le cose con calma, ti troverai bene.
Sinceramente la mia esperienza è stata positiva. Una transizione frettolosa si paga.
Ecco è quello che non capisco. La corsa naturale, da quanto ho letto, dovrebbe alleviare lo stress/trauma dovuto alle sollecitazioni. Questo inciso mal si coniuga con l'affermazione "se non hai qualche problema serio, qualche situazione patologica e fai le cose con calma, ti troverai bene".
Quindi fatemi capire please.
Cmq grazie intanto per non essere dei locandieri :beer:
gada72
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

immax ha scritto: Comunque la disputa "corsa naturale" vs "corsa abituale" dove con corsa abituale intendo quella fatta con le classiche scarpe A3/A4 da un podista amatoriali di media capacità, non può che risolversi a favore della prima a mio avviso.
Lo dico perchè a supporto di questa teoria si trovano diversi studi medico scientifici di una certa serietà mentre al contrario a spingere verso l'utilizzo delle scarpe A3/A4 classiche ci sono solo delle argomentazioni che inquadrerei più nell'ottica del marketing.
Prova e facci sapere !
Ok ma se così fosse come mai non è ancora, visto che ormai come tipologia di corsa esiste dal 1960, diventata la più praticata. Non penso possa essere solo marketing.
gada72
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Re: Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

immax ha scritto: PS: secondo me i più grandi vantaggi dal punto di vista fisico utilizzando scarpe con una suola bassa (1cm al massimo) e senza differenziali li avrai proprio a livello articolare e tendineo comunque... cerca nel forum troverai diverse testimonianze a supporto di questa affermazione da parte di chi ha svolto una transizione scrupolosa.
Ma i dubbi mi sono venuti proprio leggendo i messaggi nel forum che dimostrano come in molti hanno invece acuto problemi ai tendini.

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