Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Appuntamenti, esperienze, domande sulla più classica delle gare: la maratona

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Arizona
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da Arizona »

grazie @babbone!!!
ma ho letto bene? fermo ai box?? :shock:
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dilar2001
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da dilar2001 »

JenaPlinsky ha scritto:Io l'ho fatta l'anno scorso, oggi rivedendo le immagini su Rai Sport mi sono emozionato... :)
idem per me...complimenti a tutti ..in particolare alla "vecchia guardia" del Forum :wink: :thumleft:
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CorriBabboneCorri
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da CorriBabboneCorri »

@Arizona

si sono fermo ai box dalla maratona di Cesenatico, ho dovuto concedere un pò di riposo alla mia gamba, spero di riprendere entro metà novembre :)
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poco82
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da poco82 »

Vero, prezzi non indifferenti, ma la prima quota era a 40, Milano è a 50 non so se mi spiego...
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da poco82 »

La mia maratona numero 5 inizia esattamente 10 mesi fa, quando la vigilia di Natale decido di farmi un bel regalo ed iscrivermi, del resto ritengo che un maratoneta italiano non possa non correre questa gara, e ora che l’ho percorsa non posso che confermare.
Contrariamente alle mie abitudini, consigliato da alcuni amici decani (@giampis su tutti) e per limitare giorni di ferie e/o assenza mi decido a fare tutto in giornata, partenza con un bus di podisti della zona alle 5 (quindi sveglia alle 4) e rientro con il bus stesso direttamente da Tronchetto. Logisticamente forse la scelta migliore, ma il rovescio della medaglia, oltre alla levataccia (ma anche chi alloggiava in zona non ha potuto evitare di fare trasferimenti), è stata l’impossibilità di godere la città nel pre e post gara e soprattutto il clima della vigilia, in particolare l’expo e l’ingresso alla Villa Parini. Davvero un peccato, ma non si può avere tutto.
Come da tradizione dormo poco ma stavolta esagero: ben 2 ore dalle 22 a mezzanotte! Sento che il corpo nonostante tutto ha riposato, ma la mente continua a frullare: la prossima volta giuro che mi bevo una bella camomilla :wink:
Il bus arriva a Stra di buon ora, abbiamo tutto il tempo per prepararci, e ci vengono distribuiti pettorali e pacco gara. Qualcuno ha già descritto il pacco gara, a me tutto sommato non è dispiaciuto, anche la maglia la trovo diversa dalla solita mezza manica e la M mi calza bene, forse solo le maniche sono un po’ lunghe…
Per arrivare alla partenza si cammina attorno alle mura della villa, c’è già un sacco di gente e ne approfitto per il bagno, le file sono già lunghe…per fortuna non fa troppo freddo, e la pettorina gentilmente fornita dal mio gruppo è sufficiente sopra la maglia a mezze maniche, così consegno la sacca e, mentre bevo una miscela esplosiva di the bollente e Red Bull, mi dirigo sulla linea di start per il raduno RF. Non riconosco nessuno, così mostro il cellulare con la home page (maialino compreso :pig: ) ma tutti mi guardano come si guarderebbe un venditore di rose in mezzo al deserto, quindi con aria poco rassicurante, ergo nessuno è ancora arrivato, così ne approfitto per fare una capatina al parco della villa per le foto di rito.
Al mio ritorno ai gradini mi accorgo di essere l’ultimo ad arrivare al raduno: un saluto veloce a @raptor che rivedo con piacere dopo la ColleMarathon e una stretta di mano a tutti gli altri. Meno male che c’ero io col telefono per fare la foto! :mrgreen:
Nel giro di pochi minuti è ora di entrare in griglia, e così entro in compagnia di @Kitt e @Zoi93: vedo che loro due sono già belli carichi e concentrati, entrambi puntano a un tampone, io non dico che sono rilassato ma sento meno la tensione, così un po’ chiacchieriamo ma non ci dilunghiamo più di tanto, ci saranno a breve altre occasioni per farlo! :wink:
Cresce l’attesa e con essa l’emozione: molto bello davvero trovarsi in mezzo a tutti gli altri con l’elicottero di Raisport che ci riprende, lo speaker che ci incalza, l’adrenalina che sale!
Piccolo intoppo con l’Inno Nazionale fatto partire troppo tardi, così senza nemmeno il count down nel bel mezzo dell’Inno si parte. Ma era così tassativo rispettare l’orario di partenza? Non si potevano aspettare quei 30 secondi in più? Probabilmente ragioni tecniche legate al cronometraggio o esigenze televisive…
Siamo in buona posizione, perdo subito di vista i due forumisti, ed ho già il primo problema: la vescica! La miscela di cui sopra, l’emozione, il fresco, … sta di fatto che non posso correre 42km in questa condizione, e così imito un altro corridore e alla prima siepe del km 2 ne approfitto. Mi accorgerò che contrariamente al mio solito e pur bevendo molto durante e dopo la gara non espleterò le mie funzioni idrauliche fino alle 21. La maratona davvero comporta tali stravolgimenti al fisico.
L’ambizione era quella di stare nei ritmi della Wachau Marathon di un mese fa e giocarsela nel finale, ma fin dai primi km mi accorgo che oggi non è sagra, le gambe sono dure e capisco che non sarà una passeggiata. Ma è davvero emozionante attraversare tutti i paesi nella Riviera del Brenta, con una sacco di gente festante, applausi, musica (ho contato 21 gruppi musicali!), i bambini, qualche cartellone, … insomma una grande festa.
Nei primi km mi avvicino ad un gruppo di volontari vestiti di giallo schiamazzanti e fischiettanti: sono gli amici di Sammy Basso, e così ho il buontempo di tirar fuori il telefono e immortalare il mio incontro con questo ragazzo simpaticissimo con un selfie in corsa: sono un pessimo fotografo e non sono neppure fotogenico, ma per l’istante colto, le nostre espressioni, lo sfondo dei volontari incitanti, bah questo scatto me lo ricorderò a lungo. Grande Sammy e grandi i suoi amici accompagnatori!
Ai ristori bevo e mi nutro regolarmente e con parsimonia, questa è la prima volta che trovo le bottigliette e devo riconoscere che è moooooooolto meglio dei bicchieri, è un peccato sullo spreco ma davvero si beve senza spezzare il fiato, mi rinfresco pure, soprattutto in faccia per cercare di mantenere la lucidità (tentativo vano dal 30esimo in poi). I volontari sono eccezionali, ma a Mestre mi lascio andare ad un istante di nervosismo quando prendo dalla mano di uno di essi una marmellatina ancora confezionata: azz avrei mangiato pure la carta per non mettermi lì ad accartocciarmi per aprirla!
Comunque pian piano si arriva a Mestre, bello il passaggio in città con la folla festante, poi nel parco San Giuliano davvero un bel clima con molta gente, biker, passeggiatori, molti con parole di incitamento, pure un tizio un cartello che recitava più o meno WE’RE PRIDE OF YOU col quale ci siamo scambiati un energico five, supero un encomiabile atleta in carrozzina che giustamente riceve molti elogi dagli altri atleti e dal pubblico.
E poi si parte con i ponti: su quello in uscita dal Parco mi sembrava davvero di essere ubriaco! Oddio non che fossi del tutto lucido, più o meno in quel tratto la stanchezza comincia a farsi sentire e sono costretto a calare il ritmo, sento che la fiammella comincia a spegnersi ma ho ancora un buon margine per stare nelle 3h25. Fortunatamente il clima mite e quasi per niente ventoso mi aiuta a superare il Ponte della Libertà senza ulteriori patemi, ma i veri problemi inizieranno con l’ingresso a Venezia: più avanzo e più faccio fatica, agli ultimi due ristori decido pure di fermarmi per qualche secondo, imponendomi di limitare la sosta il più possibile non tanto per il crono ma per non spezzare il ritmo (se così si può definire la mia andatura in quei frangenti), molti runners mi superano, da lì in poi sarà sempre peggio, così, facendo tutta quella fatica sui primi ponti, quando capisco che il PB è ormai lontano, non impiego molto a mettermi il cuore in pace e a iniziare a corricchiare. Ma non tutto il male viene per nuocere: sono distrutto ma procedendo lentamente (gli ultimi due km sono intorno ai 6’) riesco a godermi meglio la magnifica vista e atmosfera. In Piazza San Marco è un tripudio, la attraverso tutta a braccia alzate richiamando il pubblico, la gente mi sta davvero spingendo verso l’arrivo, davanti alla Basilica ho pure la forza di fare il gesto del Cristiano (in quei momenti avevo bisogno davvero di tutti i Santi). Mi superano a vagonate, dopo la U in Piazza incrocio pure i pacers delle 3h30. Eh no va bene tutto ma almeno il sub 3h30 non posso lasciarmelo scappare e così ritrovo un piccolo obiettivo, la mente si riaccende, esco dallo stato di catalessi in cui mi stavo piacevolmente cullando e raccolgo le energie residue per tenerli a distanza.
Ultimi faticosi ponti, nuovo tripudio di folla, e l’esaltante arrivo. Il crono dice 3h29, il real sarà poi di circa 30 secondi meno.
Sono esaltato ma stravolto, mi siedo davanti al deposito borse, gentilmente mi viene chiesto di fermarmi solo pochi minuti, trangugio succo e integratore del sacchetto post gara. Vorrei fermarmi ai massaggi ma c’è troppa fila, e così mi ripiglio su una panchina e mi sembra di rinascere. Vago alla ricerca delle docce, praticamente non ho trovato indicazioni e ho chiesto informazioni non so a quante persone, pure ad una cameriere di un ristorante, finché sotto l’acqua e in mezzo al delirio di quei corpi nudi rinasco definitivamente (non per i corpi nudi eh).
Di nuovo bello lavato e profumato mi fermo un po’ in zona arrivo, siamo intorno alle 4h30, e mi emoziono vedendo le facce stravolte e soddisfatte dei runners ancora in gara. Chiamo pure mamma, la quale ha seguito la diretta e per una vaga somiglianza era convinta che fossi il pettorale 19, per intenderci la lepre della prima donna. Magari! :mrgreen: però devo dire che con quelle riprese televisive finalmente molti amici profani e i miei genitori hanno potuto apprezzare la bellezza di questi eventi, l’emozione di viverli da dentro, la fatica e la soddisfazione che si provano a correrla.
È anche ora di mettere qualcosa sotto i denti che non sia frutta o liquidi e così mi dirigo al vaporetto verso il Tronchetto, un po’ mi dispiace lasciare quell’atmosfera e quella meraviglia di città, ma al bus ho appuntamento all’abbondante ristoro del gruppo, dove oltre a riempirsi la pancia ci si racconta la bellissima esperienza appena provata. Ed i racconti e le chiacchiere proseguiranno pure nel viaggio di rientro praticamente fino a sera…
Tirando le somme, al di là di piccoli intoppi questa maratona merita un 10 e lode per il percorso, l’organizzazione e tutto il contorno in una realtà problematica come ben sappiamo essere Venezia, posso confermare alla grande i racconti entusiasti di chi mi ha preceduto quest’anno e gli anni scorsi.
Quando non batti il PB dici che il crono non conta: ebbene sarebbe stato magnifico fare 5 minuti meno, ma per le mie aspirazioni il bicchiere è sempre abbondantemente mezzo pieno, tutti confermiamo che il finale è molto duro, scambio volentieri le emozioni provate ieri e tuttora presenti con un record personale! Per quello ci saranno altre occasioni…
Ringrazio tutti quelli che mi hanno prima incoraggiato e che poi si sono complimentati, ringrazio gli amici del raduno, è stato un piacere conoscersi anche per pochi minuti!
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kinkio
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da kinkio »

Che bei racconti, appena riesco metto giù qualcosa anch'io.
mezza: 1h44'40" (Ferrara 2017)
maratona 3h51'39" (Reggio Emilia 2018)
50 km 5h02'10" (50 km di Romagna 2019)
100 km 12:38:06 (Passatore 2022)
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Andrej
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da Andrej »

Io ero alla prima maratona, e mi si è aperto un mondo. Ho letto tanto sulla maratona prima di farla, ma davvero viverla è un'altra cosa!

Tante cose sono andate molto peggio di quanto pensassi, ma altre sono andate molto meglio, quindi nonostante il tempo al di sotto delle aspettative (4h33'07") alla fine ero esaltatissimo! :-D

Purtroppo sono arrivato al giorno della maratona veramente esausto per motivi personali, cosa che mi ha riempito di dubbi dell'ultimo secondo. Nel cuore della notte prima della gara mi sono svegliato e non sono più riuscito ad addormentarmi, rimuginando sul da farsi. Avevo programmato di fare tutta la gara a 5'40"/km sperando di non incocciare nel muro del 30° km, ma non avevo previsto di essere così distrutto (e per giunta tremendamente stitico) ancora prima di cominciare a correre.

Ovviamente non presentarsi alla partenza era fuori discussione, ma mi tentava molto partire a 6'00"/km o a 6'20"/km per essere sicuro almeno di finire. Sono rimasto in dubbio fino al momento di entrare nelle gabbie, quando ho deciso di fregarmene e di partire lo stesso a 5'40"/km, pensando che mi stavo facendo troppe paranoie e che se non ci avessi almeno provato non me lo sarei mai perdonato. Quello che è successo dopo invece mi ha insegnato che, quando si è in dubbio, spesso è il tuo istinto di sopravvivenza che ti parla, ed è meglio dargli retta e scegliere l'opzione più tranquilla. :-p

Miracolosamente, appena dato il via tutti i dubbi sono spariti. All'inizio l'adrenalina era così tanta che facevo fatica perfino a mantenere i 5'40"/km, dovevo proprio frenare le gambe che, spinte dall'eccitazione e abituate ai 5'00"/km delle maratonine, volevano andare più veloci a tutti i costi. Se avessi deciso di partire a 6'00"/km o a 6'20"/km, non so proprio come avrei fatto!

Avevo deciso di tenere i 5'40"/km fino alla mezza maratona, e poi decidere il da farsi. Il GPS mi dava 200 metri di troppo fin dal primo km (e li ha mantenuti fino alla fine della gara), probabilmente dovuti ai sorpassi del primo km che mi hanno costretto a fare tantissimi slalom, quindi ho smesso subito di guardarlo e mi basavo invece sui cartelli: 5'40" al primo km, 11'20" al secondo, 17'00" al terzo, e così via fino alla mezza maratona, passata a 1h59'35" esattamente come preventivato. Alla mezza maratona fisicamente stavo così bene (nessun dolorino, nessun crampo, nessun malessere, perfino nessuna fatica!) che non avevo il minimo dubbio di riuscire a mantenere i 5'40"/km fino alla fine, anzi ero esaltatissimo all'idea di farmi altri 21 km!

Questo stato di grazia dura fino al parco San Giuliano (davvero odiosissimo quel circuito che non finisce mai, la cosa peggiore del percorso secondo me), quando passo il cartello dei 31 km e vedo che ho fatto l'ultimo km in 6'20" anziché in 5'40" come tutti gli altri. Mi sembra molto strano perché la mia impressione era di andare sempre alla stessa velocità. Al cartello dei 32 km il tempo è ancora peggio: addirittura 6'50"! Eppure non avevo nessun tipo di problema fisico ed ero sicuro di non avere rallentato! Mentre medito su cosa stia succedendo, improvvisamente sento di non riuscire più a correre e che devo cominciare a camminare. È una sensazione difficile da spiegare. Le gambe semplicemente si rifiutano di alzarsi, e per quanto tu gli ordini di correre loro non lo fanno. Eccolo qua, alla fine è arrivato il famoso muro del 30° km. L'estate passata a fare lunghissimi non è bastata per farmi fare l'upgrade da mezzo maratoneta a maratoneta. :-p

Vabbè, mi dico, è andata così, pazienza. Sfuma il sogno di stare sotto le quattro ore, ma posso ancora almeno arrivare al traguardo. Ne approfitto per mangiare una barretta e prendere un gel mentre cammino. Sul Ponte della Libertà, intorno ai 33,5 km, provo a ricominciare a correre e in effetti ci riesco, ma penosamente piano; e più avanti, intorno ai 35 km, le gambe decidono un'altra volta di mettersi a camminare. Cammino altri 700 metri e poi riprovo a correre: stavolta dura ancora meno, dopo 500 metri di corsa devo tornare a camminare. A questo punto (ero a 36,25 km, ormai alla fine del Ponte) mi rassegno: mi toccherà camminare fino al traguardo. La cosa è veramente paradossale perché fisicamente sto benissimo, non ho dolori, crampi o fastidi di nessun tipo, e non mi sento neanche particolarmente stanco: è solo che le gambe non si vogliono alzare!

Dopo un km di camminata (in un altro circuito veramente odioso, quello del Tronchetto) calcolo che ho fatto l'ultimo km in 9'40" e mi dico che sono veramente ridicolo: anche in condizioni disastrose sono capace di camminare più velocemente di così, va bene camminare ma perché almeno non cammino velocemente? Detto fatto, da quel momento comincio a camminare spedito, riuscendoci senza nessun problema.

Nel frattempo ho passato i primi due o tre ponti di Venezia, dove mi accorgo che camminando giù dal ponte fatico a frenare le gambe. Bene, mi dico, dal prossimo ponte in poi la discesa la faccio di corsa, almeno quello!, e poi riprendo a camminare. E invece (sono a 39,5 km) una volta sceso dal ponte di corsa le gambe continuano a correre e non si fermano più! È come un miracolo, mi sembra di non avere così tanti km sulle spalle e di avere appena cominciato la gara! Così faccio tutti i ponti successivi, il ponte di barche, piazza San Marco, e poi ancora ponti, ponti, ponti correndo a 6'10"/km, senza problemi, senza fatica, con l'adrenalina a mille e un sorriso ebete sulla faccia confermato da numerose testimonianze fotografiche. ;-)

Dopo l'ultimo ponte faccio anche un accenno di sprint, è il traguardo e mi dispiace perfino che sia finita, ho ancora l'adrenalina a mille e avrei corso volentieri per altri due o tre km! :shock:

Dopogara tranquillissimo: nessun dolore (nemmeno alle articolazioni che in passato mi hanno dato problemi) tranne un punto del basso ventre che ieri sera mi faceva male al tatto e oggi un po' anche stando seduto (immagino che sia dovuto alla gara corsa in condizioni di stitichezza). So che il peggio verrà fuori domani, ma per ora sono molto soddisfatto della tenuta della mia vecchia carrozzeria. :-D

E per il tempo... be', il tempo è quello che è, ma pazienza! Adesso almeno ho una base da cui partire per migliorare, no? ;-)
Ultima modifica di Andrej il 24 ott 2016, 17:53, modificato 1 volta in totale.
5K: 23'01", allenamento, 11/10/17
10K: 46'58", allenamento, 25/9/16
21.1K: 1h44'36", Maratonina di Udine, 18/9/16
30K: 2h44'12", Maratonella di Campalto, 1/10/17
42.2K: 4h15'46", Ljubljanski maraton, 29/10/17
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momo71
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da momo71 »

Sintetizzare le mille emozioni provate ieri è praticamente impossibile. Potrei partire dalla modifica della firma qua sotto (- 11' rispetto al mio PB precedente) per continuare con il sostegno del pubblico a piazza San Marco, alla lunga avventura degli allenamenti iniziati a maggio, ai miei cari al seguito. Ho terminato parole e lacrime.
21 K: 1h27'10"(07/05/2017 - Trieste Half Marathon)
42 K: 3h06'59"(02/04/2017 - EA7 Milano Marathon)
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da nicodemo »

@andrej: leggendo il tuo racconto ho trovato diverse cose interessanti che integrate con la mia esperienza forse possono aiutare ad analizzare la gara di entrambi. Anch'io prima maratona con praticamente identico personale sulla mezza (1.44.40 il mio...).
Sulla media da tenere in partenza stessi dubbi (partire a 6 o a 5:40) ma conclusioni diverse, ragionando e confrontandomi con altri miei compagni di squadra ho capito che all'esordio stare sotto le 4 ore era impensabile...
Quindi partito a 6 trattenendomi molto ma godendomi tutto quello che la riviera del Brenta offriva (musica, bambini a cui dare il 5 etc...).
Da San Giuliano in poi stessa cosa successa a te, netto abbassamento del passo pur senza percepire problemi particolari. A quel punto lavoro di testa e mi pongo un nuovo obiettivo: correre anche pianissimo ma correre sempre, e chiudere sotto le 4:30. E così è stato, correvo veramente piano ma non mi sono mai fermato, solo qualche metro di cammino ai ristori per bere con calma senza ingozzarmi. Moralmente mi ha aiutato molto ad arrivare al traguardo anche perchè superare tutti quelli che camminano è comunque gratificante e passare tutti i famigerati ponti correndo mi ha dato grande carica...
Risultato finale: 4.27 sicuramente peggio di quanto mi aspettassi... ho anche pensato che se fossi partito più forte magari andava meglio, ma sono contento così.
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fujiko Utente donatore Donatore
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Re: Venice Marathon - 23 Ottobre 2016

Messaggio da fujiko »

Bravissimi tutti, chapeau Alice!
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