E' il momento di un racconto molto personale (lungo e serio)
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- Guru
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Leggo tutto solo ora.
Che dire, un abbraccio Patrick, a te ed Alessandra.
Che dire, un abbraccio Patrick, a te ed Alessandra.
Marathon: 3:37'38'' - Firenze 27-11-11
1/2 Marathon: 1:29'19'' - Pisa 13-10-13
10k: 39'25'' - Firenze - 2-7-13
5k: 19'26' - Firenze 2-7-13
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- Maratoneta
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Leggo ora e la sola cosa che mi viene da dire è che sei una persona meravigliosa.
Sono certo che la miglior cura per la tua Alessandra sia stata proprio quella di aver trovato un uomo come te.
In bocca al lupo, ragazzi.
Sono certo che la miglior cura per la tua Alessandra sia stata proprio quella di aver trovato un uomo come te.
In bocca al lupo, ragazzi.
PB 10K 54'18" 26/10/2010 (72 Kg)
20/03/2013: 91,5 kg - 10/07/2013: 76,5 kg
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- Mezzofondista
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Caro Rogeraccio,
io non scrivo quasi mai sul forum, ma lo leggo spesso quando trovo il tempo. Ho letto subito il tuo messaggio e ho pensato a lungo se era o no il caso di risponderti e nel caso cosa dire senza essere melenso.
Può darsi che tu non ci creda,ma io nonostante non ti conosca avevo e ho una grandissima ammirazione per te!
Ricordo molto bene i tuoi primi post quando provavi ad allenarti per la prima mezza maratona di Riva. Ho letto diversi dei dei tuoi scritti delle tue "avventure" durante le gare di bicicletta che facevi agli esordi. In te ho sempre ammirato la tua
grandissima tenacia, l'impegno, la serenità e la straordinaria umanità che traspare dai tuoi racconti!
Per me sei sempre stato un grande esempio, molto più che i grandi maratoneti se proprio vogliamo fare un paragone, probabilmente perchè ti sento simile a me. Dentro di me, quando faticavo lungo le strade, ma anche quando avevo qualche altra difficoltà di altro genere mi dicevo: "Devo fare come lui! Devo fare come lui!"
E ora? dopo questa novità... che dire? Mi sento solo di dirti che ti ammiro ancora più di prima. Naturalmente ti invito a non mollare, ne tu ne la tua splendida (per quel che ne so) famiglia, ma sono sicuro che non lo farai.
Sei uno straordinario esempio per tutti noi!
svitol
io non scrivo quasi mai sul forum, ma lo leggo spesso quando trovo il tempo. Ho letto subito il tuo messaggio e ho pensato a lungo se era o no il caso di risponderti e nel caso cosa dire senza essere melenso.

Può darsi che tu non ci creda,ma io nonostante non ti conosca avevo e ho una grandissima ammirazione per te!
Ricordo molto bene i tuoi primi post quando provavi ad allenarti per la prima mezza maratona di Riva. Ho letto diversi dei dei tuoi scritti delle tue "avventure" durante le gare di bicicletta che facevi agli esordi. In te ho sempre ammirato la tua
grandissima tenacia, l'impegno, la serenità e la straordinaria umanità che traspare dai tuoi racconti!
Per me sei sempre stato un grande esempio, molto più che i grandi maratoneti se proprio vogliamo fare un paragone, probabilmente perchè ti sento simile a me. Dentro di me, quando faticavo lungo le strade, ma anche quando avevo qualche altra difficoltà di altro genere mi dicevo: "Devo fare come lui! Devo fare come lui!"
E ora? dopo questa novità... che dire? Mi sento solo di dirti che ti ammiro ancora più di prima. Naturalmente ti invito a non mollare, ne tu ne la tua splendida (per quel che ne so) famiglia, ma sono sicuro che non lo farai.
Sei uno straordinario esempio per tutti noi!
svitol
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- Maratoneta
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Carissimo Roger,
leggo solo ora il tuo post e sono sommerso da un mare di emozioni.
Le prime due sono un senso di grande affetto e un'enorme ammirazione. Unite a un senso di ottimismo coinvolgente e che trasuda dalle tue parole, e dai commenti dei medici.
Credo che il tuo atteggiamento sia molto importante per aiutare Alessandra a vincere questa battaglia. La scienza medica va avanti veloce e fai bene a essere fiducioso. Fantastico il tuo atteggiamento di questi mesi, riletto alla luce di quanto ci hai raccontato.
Permettimi un commento senza alcuna retorica: sei una bellissima persona. Spero di incontrarvi prima o poi.
Ciao "imbecillone".
Marco
leggo solo ora il tuo post e sono sommerso da un mare di emozioni.
Le prime due sono un senso di grande affetto e un'enorme ammirazione. Unite a un senso di ottimismo coinvolgente e che trasuda dalle tue parole, e dai commenti dei medici.
Credo che il tuo atteggiamento sia molto importante per aiutare Alessandra a vincere questa battaglia. La scienza medica va avanti veloce e fai bene a essere fiducioso. Fantastico il tuo atteggiamento di questi mesi, riletto alla luce di quanto ci hai raccontato.
Permettimi un commento senza alcuna retorica: sei una bellissima persona. Spero di incontrarvi prima o poi.
Ciao "imbecillone".
Marco
Personal Best
5 km 25:48 (allenamento 29.1.11)
10 km 53:16 (Maliebaanloop Utrecht 21.10.12)
21.1 km 2h03'28" (allenamento 26.02.11)
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- Aspirante Ultramaratoneta
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- Iscritto il: 25 feb 2010, 22:33
Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Caro Roger,
anche io leggo ora queste tue righe.
Mesi fa anche io, dopo mille dubbi, ho aperto qui il mio post, sulla mia storia personale.
Mi sono detta e ridetta più volte, prima di pubblicarlo, se era il caso di mettere alla luce la mia situazione di salute, in uno spazio come questo, pieno di vitalità, di persone sportive, che forse, pensavo, non avevano bisogno di storie di malattia o di difficoltà.
A dire la verità , nel corso del tempo, mi sono resa conto che mi facevo i problemi degli altri, ..in realtà era il mio.
Perchè mi sono arrivati centinaia di messaggi di tutti voi, che mi hanno fortissimamente aiutato a non sentirmi "malata", un peso o limitata.
penso che se avessi scritto in un sito di patologia specifico, dopo un pò mi sarei tagliata le vene.
Perchè sentirsi "malato", in qualche modo, attira la storia di chi si sente "malato".
Qui invece ho scoperto mille storie, dietro un avatar allegro od una resa sportiva invidiabile.
Non si possono e non si devono comparare malattie, patologie o difficoltà.
Meglio o peggio.
Si possono mettere insieme tante storie, diverse, ognuna con la propria intensità e vissuto.
Una mano è fatta da 5 dita, tutte diverse, ma insieme.
E qui, di mani e di piedi ce ne sono a migliaia, Rogeraccio!
Con le vesciche,o in ottima forma, artigliate per mangiare l'asfalto, altre leggere..
Ognuno a modo suo, porta una storia ed una motivazione personale.
Credo che chi non sta bene, soffre per la sua battaglia, in prima linea.
Chi sta vicino, lotta, con tutte le forze che ha, per sè, per l'altro, per il presente, per il futuro, per mantenere vivo un passato migliore e un domani ancora meglio.
Penso, senza essere dissacrante, che la malattia sia un segno di qualcosa che c'è dentro, da tanto tempo, da qualcosa che , forse, esiteva prima di noi.
E che si fa sentire prepotente.
Spesso accade, come a me, che presi dalla battaglia, non si cede, non ci si piega, perchè piegarsi è ammettere che non prorprio tutto è accettabile e la cosa migliore che si può fare e non fare entrare il nemico dalla porta principale, questo sconosciuto indesiderato.
Le persone che ci stanno vicino, e devono essere pochissime perchè sono quelle super-selezionate dalla lotta, purtroppo o per fortuna sono sovente quelle che esprimono ciò che noi, chiusi con la porta blindata per sopravvivenza, concentrati nella guarigione, non possiamo permetterci di esprimere.
perciò, Rogeraccio, hai una grossa e preziosissima resposabilità: quella di dire, scrivere, esprimere, urlare, imprecare, accartocciarti, risalire, riscendere, risorgere, ridere, rinascere ogni giorno, dopo ogni tregua.
Io, noi, siamo qui.
Hai fatto un bellissimo regalo, a te e ad Alessandra.
Buttati a corpo leggero dal palco, come le grandi rock star!
Troverai tante braccia e mani a sorreggerti e trasportarti, con fiducia, per poi ripartire, di corsa!
Mi sento di parlare per esteso, perchè sento di che pasta sono fatte tutte queste persone.
E lo sai anche tu.
Un caro abbraccio.
Elisa
anche io leggo ora queste tue righe.
Mesi fa anche io, dopo mille dubbi, ho aperto qui il mio post, sulla mia storia personale.
Mi sono detta e ridetta più volte, prima di pubblicarlo, se era il caso di mettere alla luce la mia situazione di salute, in uno spazio come questo, pieno di vitalità, di persone sportive, che forse, pensavo, non avevano bisogno di storie di malattia o di difficoltà.
A dire la verità , nel corso del tempo, mi sono resa conto che mi facevo i problemi degli altri, ..in realtà era il mio.
Perchè mi sono arrivati centinaia di messaggi di tutti voi, che mi hanno fortissimamente aiutato a non sentirmi "malata", un peso o limitata.
penso che se avessi scritto in un sito di patologia specifico, dopo un pò mi sarei tagliata le vene.
Perchè sentirsi "malato", in qualche modo, attira la storia di chi si sente "malato".
Qui invece ho scoperto mille storie, dietro un avatar allegro od una resa sportiva invidiabile.
Non si possono e non si devono comparare malattie, patologie o difficoltà.
Meglio o peggio.
Si possono mettere insieme tante storie, diverse, ognuna con la propria intensità e vissuto.
Una mano è fatta da 5 dita, tutte diverse, ma insieme.
E qui, di mani e di piedi ce ne sono a migliaia, Rogeraccio!
Con le vesciche,o in ottima forma, artigliate per mangiare l'asfalto, altre leggere..
Ognuno a modo suo, porta una storia ed una motivazione personale.
Credo che chi non sta bene, soffre per la sua battaglia, in prima linea.
Chi sta vicino, lotta, con tutte le forze che ha, per sè, per l'altro, per il presente, per il futuro, per mantenere vivo un passato migliore e un domani ancora meglio.
Penso, senza essere dissacrante, che la malattia sia un segno di qualcosa che c'è dentro, da tanto tempo, da qualcosa che , forse, esiteva prima di noi.
E che si fa sentire prepotente.
Spesso accade, come a me, che presi dalla battaglia, non si cede, non ci si piega, perchè piegarsi è ammettere che non prorprio tutto è accettabile e la cosa migliore che si può fare e non fare entrare il nemico dalla porta principale, questo sconosciuto indesiderato.
Le persone che ci stanno vicino, e devono essere pochissime perchè sono quelle super-selezionate dalla lotta, purtroppo o per fortuna sono sovente quelle che esprimono ciò che noi, chiusi con la porta blindata per sopravvivenza, concentrati nella guarigione, non possiamo permetterci di esprimere.
perciò, Rogeraccio, hai una grossa e preziosissima resposabilità: quella di dire, scrivere, esprimere, urlare, imprecare, accartocciarti, risalire, riscendere, risorgere, ridere, rinascere ogni giorno, dopo ogni tregua.
Io, noi, siamo qui.
Hai fatto un bellissimo regalo, a te e ad Alessandra.
Buttati a corpo leggero dal palco, come le grandi rock star!
Troverai tante braccia e mani a sorreggerti e trasportarti, con fiducia, per poi ripartire, di corsa!
Mi sento di parlare per esteso, perchè sento di che pasta sono fatte tutte queste persone.
E lo sai anche tu.
Un caro abbraccio.
Elisa
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- Guru
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- Iscritto il: 4 set 2009, 15:18
- Località: Roma
Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
rogeraccio ha scritto:Cari Amici,
Ieri è stata una giornata importantissima dal punto di vista "clinico": i medici hanno detto che - se tutto va come previsto - la strada d'ora in poi potrebbe essere in discesa. Non vi nascondo che ho corso più leggero del solito![]()
Ovviamente è prestissimo per abbassare la guardia, rimango sull'attenti esattamente come prima, ma una buona notizia dopo quasi sette mesi di battaglia fa davvero bene!
Alessandra ha fatto un bel crollo post-dimissioni, sia dal punto di vista fisico che (forse dovrei dire "soprattutto") da quello psicologico, ma è assolutamente normale dopo una tensione continua come quella a cui è stata sottoposta nell'ultimo periodo. Anche a detta dei medici adesso deve prendersi il tempo di tirarsi su, senza fretta e senza obblighi.
Io invece (per fortuna) continuo a reggere benissimo (sarà la tensione per Riva), non è il momento di cedere
![]()
Ottima notizia Patrick!! Un grosso abbraccio a tutti voi e continua a non mollare



P.B.
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Ho letto ora la tua storia. Sono colpito dal tuo coraggio e dalla forza morale che trasmetti. Tua moglie è davvero in ottime mani e sono contento che stiano arrivando notizie positive.
Avanti così!
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- Località: Bergamo
Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Stesso mio stato d'animo.Fatdaddy ha scritto:Questo messaggio dà un senso tutto nuovo alla giornata! I'm happy!

"Quel senso di libertà e leggerezza che provo quando percorro i miei sentieri,
quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
Cecilia Mora
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- Ultramaratoneta
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- Località: Taranto
Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Forza e coraggio sempre!!
In bocca al lupo Rogeraccio a te e alla tua cara moglie!
In bocca al lupo Rogeraccio a te e alla tua cara moglie!
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10km 4.29 m/km 44m01s 18/10/15
21km 4.55 m/km 1h44M56S Monopoli 06/12/2015
42km 5.59 m/km 4h14m50 Maratona di Roma '17
La più bella: 42km 6.01 m/km 4h17m20 Maratona di New York '17
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- Aspirante Ultramaratoneta
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Re: E' il momento di un racconto molto personale (lungo e se
Niente, ci ho pensato giorni e giorni, anche oggi mentre correvo, ci ho riflettuto. Qualsiasi cosa dica ora è superflua, però ecco, a quanto pare non sei solo.
Un abbraccio
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